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Cucina

Acqua pazza

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Se per una cena volete rimanere leggeri senza rinunciare al gusto la tecnica dell’acqua pazza fa per voi. Si tratta di una cottura in umido facilissima da preparare adatta per la cottura del pesce, si prestano spigole, orate, pezzogne, mormore, cefali, san pietro, rana pescatrice e persino pesce spada.

In una casseruola, tutto a freddo, mettete un paio di spicchi di aglio schiacciati, una generosa dose di olio evo, una manciata di ciliegini divisi a metà, un rametto di prezzemolo, un rametto di basilico, una foglia di alloro, un goccio di vino bianco, una tazza o due (dipende dalla dimensione del pesce) di acqua, del sale e del pepe.

Portate a bollore e tuffate in questo guazzetto il vostro pesce che avrete avuto cura di pulire per bene e di condire a sua volta. Il guazzetto deve arrivare a coprire almeno la metà del pesce. Cuocete col coperchio in modo che il valore completerà la cottura. Armatevi di una bella pagnotta per la scarpetta e buon appetito!

Chef  Totò Catania 

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Cucina

Lo chef Totò Catania propone: Frittata a forno di porri, pecorino e tartufo

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Questa volta vi racconto di un pranzetto coi fiocchi che ho preparato per il personale prima di un servizio domenicale. Molto spesso chi lavora in cucina consuma pasti frugali e veloci, a volte in piedi, sempre di fretta senza quelle cure che si riservano ai clienti. Ma dato che avevo in frigo una partita di porri un po’ vecchiotti che nel nuovo menù del ristorante non hanno trovato spazio, ho deciso di deliziare i miei collaboratori con un pasto sì veloce da preparare ma di una goduria degna di un piatto da re. Mi sono recato a lavoro giusto mezz’oretta prima, il tempo necessario per questa ricetta.

Mondate e lavate i porri facendo attenzione a possibili residui di terra ed affettateli grossolanamente. In una casseruola con olio e burro fate appassire i porri avendo cura di salare, pepare e rimestare di tanto in tanto, per evitare una rosolatura troppo aggressiva potete aiutarvi con un goccio d’acqua, i porri dovranno diventare morbidi e leggermente dorati. In una ciotola tuffate delle uova (io ne ho usate 10 per 4 persone, bello abbondante) e sbattete energicamente.

Aggiungete una dose generosa di pecorino romano grattugiato ed un pizzico di timo. Incorporate i porri alle uova e riponete il composto in una teglia di medie dimensioni che andrà in forno a 160 gradi per 15/20 minuti fino a quando la frittata non risulterà soffice e dorata. Il vantaggio di una cottura a forno della frittata consiste in una sofficità e morbidezza molto gradevole. Inoltre preparata in questo modo non serve girare la frittata come quando si prepara in padella.

Per completare il godimento ho messo due gocce di olio al tartufo come fosse Chanel n.5 e schiaffato il tutto dentro i panini. Voi se proprio volete esagerare concedetevi una bella grattugiata di tartufo nero. La frittata di porri e pecorino è già ottima così ma col tartufo raggiunge il livello di capolavoro. Ogni tanto ci trattiamo bene pure noi…

Chef Totò Catania

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Lo chef Totò Catania propone: Rigatoni alla carbonara di asparagi

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Se per chi ha un approccio dogmatico alla cucina, ritoccare i grandi classici può rasentare la blasfemia, viceversa gli innovatori, tra cui mi fregio di appartenere, ritengono opera necessaria e gradita quella di rompere gli schemi tradizionali: dunque oggi si rifà la carbonara versione vegetariana.

Finalmente sono arrivati gli asparagi sulle tavole primaverili e prenderanno il posto del guanciale. Eliminiamo la parte inferiore più legnosa degli asparagi che metteremo a bollire nell’acqua della pasta così da conferire più sapore (prima di calare la pasta bisogna però tirare fuori dall’acqua bollente questi gambi più coriacei). Tagliamo i gambi e le punte della misura che più ci aggrada e spadelliamo con un filo d’olio evo ed uno spicchio di aglio schiacciato, saltando da ultimo e lasciando gli asparagi ancora un po’ croccanti.

Prendiamo le uova, useremo solo i tuorli, calcolate due tuorli a persona. Aggiungete il pecorino romano ai tuorli ed una generosa grattatina di pepe nero. Calate la pasta e quando sarà al dente andate in padella con gli asparagi. A fuoco spento aggiungete la carbo-crema di tuorli e formaggio e fate mantecare. I vegetariani esulteranno, ma vi posso assicurare che anche i carnivori, per una volta, non sentiranno la mancanza della carne. Buon appetito!

Chef Totò Catania

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Lo chef Totò Catania propone agnello in fricassea

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Per questa Pasqua come non pensare all’agnello. Vi suggerisco una ricetta facile da realizzare ma molto gustosa adatta per l’occasione. Vi servirà della polpa di agnello tagliata a tocchetti. In una ampia casseruola fate rosolare l’agnello con olio e burro e un paio di spicchi di aglio schiacciati, salate e pepate a dovere. Quando la carne sarà ben dorata aggiungete poco brodo vegetale oppure della semplice acqua e con l’aiuto del coperchio portate a cottura. Non appena la carne sarà morbida togliete il coperchio e fate evaporare tutto il liquido. A questo punto aggiungete delle uova sbattute, del succo di limone ed un abbondante trito di prezzemolo e di menta, mantecate il tutto e il gioco è fatto. Questo spezzatino della tradizione pasquale, gustoso e nutriente, allieterà il palato dei vostri ospiti. Buona Pasqua!

Chef Totò Catania

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