Al via un progetto che riguarda la “Valutazione dei determinanti della contaminazione ambientale da metalli pesanti nel Distretto sanitario di Gela: implicazione di sanità pubblica”.
Lo guida l’Asp di Caltanissetta in collaborazione con l’Istituto per la Ricerca e l’Innovazione Biomedica (CNR-IRIB), nell’ambito dei Progetti Obiettivi del PSN 2015 della Regione Siciliana, Assessorato Regionale della Salute – DASOE.L’ASP CL, ai fini di un’ottimale raggiungimento degli obiettivi progettuali, in considerazione della pregressa collaborazione nell’ambito del Progetto RESPIRA P.O. Italia -Malta ( si svolse tra il 2007 e il 2013) cui le attività del presente Accordo fanno seguito, intende rafforzare l’ indagine sul campo di interesse mediante la collaborazione conclusa il CNR-IRIB;Responsabile delle attività e Referente scientifico per il CNR-IRIB è il dr. Fabio Cibella, Ricercatore II livello.Il Direttore Generale dell’ASp 2 Ing. Alessandro Caltagirone, su indicazione del Direttore del Dipartimento di Prevenzione dott. Franco Iacono, ha affidato la responsabilità delle attività ed ha nominato referente scientifico per ASP il Dott. Giuseppe Piva, Dirigente di Igiene Pubblica del Distretto di GelaObiettivo generale dell’attività oggetto dell’accordo di collaborazione è, come detto, la valutazione della possibile contaminazione da metalli pesanti nell’area del Distretto Sanitario di Gela . Il Progetto è stato approvato dal Comitato Etico Palermo.L’avvio è stato ritardato dall’avvento della pandemia COVID-19 e solo dall’inizio del 2022 si sono potuto avviare le attività sul campo.
L’obiettivo progetto verrà realizzato attraverso cinque fasi. Saranno richiamati 250 soggetti già selezionati nell’esecuzione del progetto “Respira”, cui verranno somministrati questionari.Poi si effettueranno prelievi ematici, campione di uruna e cellule di esfoliazione del cavo orale per determinare la concentrazione di alcune specie di metalli. Infine saranno valutati i dati per definire eventuali rotte di esposizione, valutare possibili determinanti del rischio di esposizione ed infine identificare strategie di intervento finalizzate alla riduzione del rischio individuale attraverso indicazioni mirate a modificare abitudini e stili di vita.