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Cucina

Amatriciana doc

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Ci sono ricette che non vanno toccate, rivisitate, modificate. Sono dei capolavori che vanno riproposte con la massima ortodossia. La amatriciana è uno di questi capolavori.

Tre semplici ingredienti, inderogabili: guanciale, pecorino romano, pomodoro. Se volete usare la pancetta o il parmigiano non chiamatela amatriciana. Si parte dal guanciale, tagliatelo a listarelle e lasciatelo sudare in padella senza aggiungere olio, il suo grasso che si scioglierà in abbondanza sarà il nostro prezioso  condimento.

Non appena il guanciale sarà croccante toglietelo dalla padella e mettetelo da parte e mettete al suo posto la migliore passata di pomodoro che riuscite a procurarvi. Un pizzico di sale appena appena ed una presa di pepe nero. Il sugo dovrà essere ben tirato per cui portatelo a cottura senza indugi.

Non rimane che calare la pasta in acqua bollente, il formato che preferite. Io ho un debole per le mezze maniche rigate. Scolate la pasta e passatela nel sugo di pomodoro, mantecate lontano dal fuoco con abbondante pecorino romano ed infine aggiungete il guanciale croccante. Vi avverto sarà una vera goduria.

Chef Totò Catania

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Cucina

Lo chef propone: Spaghetti “burro e alici” con limone, aglio nero e colatura di alici

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Oggi rivisitiamo un grande classico: gli spaghetti burro e alici. Caliamo gli spaghetti perché la ricetta è velocissima e la prepareremo mentre cuoce la pasta. In padella facciamo sciogliere un dose generosa di burro di altissima qualità e due acciughe sott’olio.

Aiutiamoci con l’acqua di cottura, ricca di amido, per creare una bella emulsione in padella che creerà una cremina avvolgente per la pasta. Aggiungiamo all’emulsione uno spicchio d’aglio nero fermentato che conferirà un piacevolissimo retrogusto di liquirizia e della scorza di limone che darà vivacità.

Non rimane che mantecare la pasta con la nostra saporitissima emulsione aggiungendo due gocce di colatura di alici e godere di cotanta semplice bontà.

Chef Totò Catania

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Lo chef propone: Uova strapazzate al tartufo

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Avere un’amica food blogger hai i suoi vantaggi, ricevono in omaggio tante campionature da parte di aziende che cercano di sponsorizzare i propri prodotti. Sapendomi ghiotto di tartufo, la mia amica Rosanella mi ha fatto conoscere uno di questi prodotti: una crema di tartufo nero estivo veramente niente male.

Decido di farmi uno spuntino coi fiocchi e inizio a sbattere due uova. Un pizzico di sale, una macinata di pepe nero, due foglioline di prezzemolo tritato, una manciata generosa di parmigiano reggiano ed un goccio di latte. In un padellino antiaderente faccio scaldare una noce di burro con uno spicchio di aglio schiacciato che tra due minuti tolgo e non appena sfrigola ci tuffo le uova sbattute rimescolando di continuo.

Non appena le uova iniziano a rapprendersi spengo il fuoco, devono rimanere cremose, e aggiungo tutto il barattolino di crema di tartufo, crepi l’avarizia (si tratta di un barattolo da due porzioni). Una rimescolata e schiaffo il tutto dentro due fette di pane ai cereali ben tostate. La merenda è servita.

Chef Totò Catania

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Cucina

Lo chef propone: Risotto primavera

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Che ne dite di un bel risottino con tante cosine buone di questo periodo? Iniziamo mettendo su il brodo vegetale, partendo da acqua fredda mettiamo a bollire una cipolla, una carota, un gambo di sedano, la parte verde delle foglie del porro, qualche gambo di prezzemolo ed una foglia di alloro. In un tegame prepariamo le verdure e i legumi: in un fondo di olio facciamo soffriggere un porro e qualche cipollina novella affettata, lasciamo soffriggere qualche minuto e caliamo i piselli freschi e le fave fresche.

Dopo cinque minuti aggiungiamo delle zucchine a cubetti, degli asparagi tagliati a rondelle, saliamo, pepiamo e facciamo cuocere per altri cinque minuti. Infine aggiungiamo gli spinaci freschi e lasciamo cuocere ancora un paio di minuti. In una casseruola facciamo tostare il riso a secco, scegliete un Carnaroli o un Vialone Nano. Iniziamo a versare sul riso il brodo vegetale regolando di sale, aggiungendo un mestolo per volta e facendo assorbire bene il brodo. Negli ultimi cinque minuti di cottura aggiungete tutte le verdure.

Non appena il risotto è al dente toglietelo dal fuoco e mantecate con burro e parmigiano, mescolate energicamente e lasciate riposare col coperchio per un minuto. La pappa è pronta!

Chef Totò Catania

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