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Attualità

Arancio sollecita interventi per il settore agricolo

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Il deputato del Pd Giuseppe Arancio ha presentato un’interrogazione per sollecitare interventi urgenti di rivisitazione della deliberazione della Giunta regionale n. 108 del 10 marzo 2022 nella parte riguardante la riorganizzazione strutturale e gestionale del settore agricolo nisseno, al Presidente della Regione e all’Assessore per l’agricolture. ” Con l’approvazione della Deliberazione sula rimodulazione degli assetti organizzativi dei Dipartimenti regionali – si legge nella mozione – la struttura organizzativa del settore agricolo della provincia di Caltanissetta ha perso n. 4 Unità Operative e precisamente 3 in periferia e una presso l’ispettorato agricolo di Caltanissetta; oltre alla disfunzione generale, particolarmente mortificata risulta essere la viticoltura del Nisseno ove non è prevista una Unità Operativa
“Viticoltura” e salta la gestione dello Schedario vitivinicolo;
allo stato attuale lo schedario vitivinicolo è gestito dall’Ufficio
Intercomunale Agricoltura (UIA) di Mazzarino dove vengono istruite e
risolte circa 1000 istanze di richiesta idoneità produttiva, risoluzione
anomalie, aggiornamento superfici vitate, comunicazione avvenuta
estirpazione, avvenuto impianto, etc.);
le tre Unità Operative periferiche di Mussomeli, Mazzarino e Gela sono
saltate rimanendo aperte solo come sportelli, mentre le attività restano
acefale, senza dirigente;
ATTESO che

con la suddetta riforma della struttura organizzativa e gestionale gli
agricoltori del nisseno sono costretti a rivolgersi ad Agrigento o a Catania o
a Ragusa;
le tre condotte agrarie, con 19 funzionari, sono lasciate senza dirigente,
PER SAPERE:
se non ritengano di dover procedere con urgenza ad una rivisitazione della
deliberazione n. 108 del 10 marzo 2022 nella parte relativa all’assetto
organizzativo e gestionale del Dipartimento regionale dell’Agricoltura,
prevedendo almeno un dirigente per Unità Operativa, al fine di non
lasciare acefale le Unità periferiche;
quali misure sono state adottate a tutt’oggi o si intendano adottare per il
rilancio del comparto vitivinicolo nella provincia di Caltanissetta e in
generale del settore agricolo regionale, tenuto conto l’agricoltura
costituisce una fonte di ricchezza fondamentale per lo sviluppo economico
dell’intera regione

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Attualità

È morto il maestro Antonio Insulla, una vita dedicata all’arte

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La città e tutti gli appassionati di arte in lutto, questa mattina. Si è infatti spento, all’età di 84 anni, il maestro Antonio Insulla. Pittore, scultore, artista a tutto tondo apprezzato in città e oltre per il suo talento. A darne notizia sui social i figli, un messaggio che continua a ricevere tanti attestati di cordoglio ed emozione dai cittadini.

«Sei stato il Padre migliore che Figli come noi potessero desiderare. Il Marito più splendido che abbiamo mai conosciuto. Staremo, comunque, sempre insieme. Perché c’è chi, come Te, non muore mai, restando vivo nei ricordi e, soprattutto, nella sconfinata Arte, di cui eri Maestro indiscusso»: questo il pensiero condiviso da Andrea e Armando Insulla sulla pagina Facebook “Antonio Insulla – Pittore, Scultore”.

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I profili dei candidati sindaco a Lo dico alla radio: si comincia con Totò Scerra

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Sarà Totò Scerra in corsa alle prossime elezioni Amministrative per il ruolo di sindaco di Gela, il protagonista della diciannovesima puntata di Lo dico alla radio in onda oggi alle 18:40; assieme a lui, in studio, il supporter Giuseppe D’aleo. Sarà tracciato, nelle ultime puntate che precedono le votazioni, il profilo personale e politico dei cinque candidati che potranno interagire con gli ascoltatori e rispondere alle domande che saranno formulate nelle chat delle piattaforme del programma. Previsto un affondo sul programma politico, prospettive e strategie per raggiungere gli obiettivi fissati a breve, medio e lungo termine. “Lo dico alla radio” condotto dalla giornalista Fabiola Polara sarà come sempre on air sulle frequenze di Radio Gela Express e Radio Vittoria Express e in diretta streaming sulle pagine social di Radio Gela Express, il Gazzettino di Gela, Hermes Tv e Radio Vittoria Express. E’ possibile partecipare al programma come ospiti, scaricando e compilando l’apposito modulo sul sito de ilGazzettinodiGela.it e inviarlo tramite pec a info@ilgazzettinodigela.it.

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Attualità

Consiglio di Stato dà ragione a Eni su pubblicità del Diesel+

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Eni apprende con soddisfazione la decisione del Consiglio di Stato che dopo 4 anni ha respinto la tesi dell’Autorità Garante della Concorrenza e il Mercato (AGCM) secondo la quale Eni avrebbe messo in atto una pratica commerciale scorretta ai danni dei consumatori per la campagna pubblicitaria del carburante Eni Diesel+.

Il Consiglio di Stato ha infatti integralmente accolto il ricorso di Eni nel procedimento con il quale la società era stata condannata al pagamento di una sanzione di 5 milioni di euro.

L’AGCM nel 2020 aveva contestato la valorizzazione in termini di beneficio ambientale della componente green costituita dalla percentuale di HVO (biocarburante idrogenato) miscelata nel diesel. Con la sentenza del Consiglio di Stato si chiude una vicenda che ha causato a Eni un rilevante danno economico nonché reputazionale, avvalorando ingiuste accuse di ‘greenwashing’ che ora si rivelano totalmente infondate.

Il Consiglio di Stato ha definitivamente accertato che nessuna pratica commerciale scorretta è stata messa in atto da Eni ai danni dei consumatori e che gli addebiti a suo tempo mossi dall’AGCM sono da ritenersi infondati, disconoscendo il principio secondo cui termini quali green e simili non possano mai essere associati a prodotti considerati, per loro natura, non ‘a impatto zero’ sull’ambiente.

Oggi è finalmente riconosciuto che “non può dubitarsi, in linea di principio, della legittimità dell’impiego di claim ‘green’ anche in relazione a prodotti (come nel caso di specie un carburante diesel) che sono (e restano) in certa misura inquinanti ma che presentano, rispetto ad altri, un minore impatto sull’ambiente”.

Eni da sempre ha sostenuto la veridicità dei vanti ambientali del Diesel+ basandosi su prove scientifiche documentate, definendo green la componente di HVO in esso contenuta al 15% e specificando in termini relativi che il Diesel+, grazie a questa componente green, era meno inquinante degli altri carburanti venduti in quel momento sul mercato. E ciò era vero e inequivocabile.

Viene così affermata la correttezza dell’operato di Eni rispetto a un’accusa che è stata spesso utilizzata in modo del tutto ingiusto e strumentale per sminuire in modo infondato le proprietà di abbattimento delle emissioni dei propri biocarburanti, che oggi vengono distribuiti anche in purezza, migliorando ancora di più la riduzione delle emissioni climalteranti. 

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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