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Cronaca

Arresti e denunce durante i controlli

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L’attività di contrasto alla criminalità dei Carabinieri del Reparto Territoriale di Gela, coadiuvati da quelli della Compagnia di Intervento Operativo del XII Reggimento Carabinieri “Sicilia”.

In questi giorni impegnati in un servizio straordinario di controllo del territorio nell’ambito dell’intensificazione delle attività di prevenzione disposta dal Prefetto di Caltanissetta Chiara Armenia, i militari hanno arrestato un minorenne di 17 anni, residente a Gela, per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.

Durante un controllo effettuato da una pattuglia della Compagnia di Intervento Operativo, il giovane è stato sottoposto a perquisizione personale e trovato in possesso di circa 10 grammi di marijuana suddivisi in dosi, occultati all’interno di un marsupio. Inoltre, è stata rinvenuta una somma contante pari a 30 euro in banconote di piccolo taglio, ritenuta compatibile con una presunta attività di spaccio. La successiva perquisizione sul mezzo del ragazzo ha consentito di trovare un bilancino di precisione intriso di residui di sostanza stupefacente, un coltello a serramanico della lunghezza complessiva di 15 cm, ulteriori 7 grammi di marijuana e una dose di cocaina, custodita all’interno di un contenitore in metallo.

L’arresto è stato convalidato dal Tribunale per i Minorenni di Caltanissetta, che ha disposto la misura cautelare delle prescrizioni.Nel medesimo contesto operativo, i militari della Stazione Carabinieri di Gela hanno dato esecuzione a due distinti ordini di carcerazione, emessi dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Caltanissetta. Il primo provvedimento ha riguardato un 51enne pregiudicato, già sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari, riconosciuto colpevole del reato di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, per fatti commessi tra il 2017 e il 2018 nei territori di Gela, Vittoria e Catania e condannato alla pena definitiva di anni 15 di reclusione.

Il secondo ordine di carcerazione ha interessato un 42enne, anch’egli pregiudicato e residente a Gela, chiamato a scontare una pena definitiva di 8 anni di reclusione per il medesimo reato di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti. Tre persone complessivamente sono state deferite all’Autorità Giudiziaria ed in particolare, nel corso di un servizio di controllo del territorio due giovani, mentre viaggiavano a bordo di un auto, alla vista dei Carabinieri gettavano dal finestrino un borsellino contenente circa 6 grammi di sostanza stupefacente del tipo cocaina divisa in 13 dosi, mentre nel secondo caso un uomo, durante un controllo veniva trovato in possesso di un coltello da lancio a lama e punta avente lunghezza complessiva di cm 19.

Nel corso del servizio sono stati, infine, sottoposti a controllo 75 mezzi e identificati complessivamente 90 soggetti.

Cronaca

Prova ad evadere: arrestato

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Ragusa – Su richiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa, che ha coordinato le indagini, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile e della Stazione di Ispica, hanno eseguito un’ordinanza di sottoposizione al regime carcerario nei confronti di un 29enne, residente e domiciliato nella città di Ispica, già agli arresti domiciliari.

L’uomo è stato arrestato poiché risulta gravemente indiziato del reato di evasione commesso in più circostanze nel corso dell’ultimo mese a seguito della sottoposizione alla precedente misura, sicuramente meno afflittiva, degli arresti domiciliari a cui però l’uomo non è riuscito a conformare la sua personalità.

Infatti, durante i controlli ordinari effettuati dalla Stazione di Ispica e dall’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Modica nei confronti dei vari soggetti agli arresti domiciliari, l’uomo non era quasi mai presente all’interno della sua abitazione ma, violando la misura in essere, circolava per la città e in un’occasione si era anche allontanato dal comune di Ispica.

Motivo per cui l’Arma di Modica ha riferito all’Autorità Giudiziaria competente in merito alla costante violazione della misura da parte del 29enne, nei cui confronti è stata necessaria l’applicazione della custodia cautelare in carcere che, fatta salva la presunzione di innocenza del suo destinatario, è stata ritenuta allo stato degli atti l’unico strumento utile a contenere i comportamenti dell’uomo contrari alle prescrizioni impostegli.

La misura cautelare si è resa necessaria anche al fine di non destinare i militari impegnati nei controlli quotidiani alla sua costante ricerca, attività necessaria al fine di evitare che potesse commettere altre tipologie di reati durante le varie evasioni.Tutte le ipotesi accusatorie, allo stato condivise dal Gip in sede, dovranno trovare conferma allorché verrà instaurato il contraddittorio tra le parti, come legislativamente previsto.

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Cronaca

Minacce e molestie all’ex compagna, eseguito divieto di avvicinamento

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La Squadra Mobile di Caltanissetta, ha eseguito una misura cautelare personale, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di un nisseno di 34 anni. L’indagato, dalla ricostruzione investigativa realizzata, si sarebbe reso responsabile di reiterate condotte persecutorie nei confronti della ex compagna, non rassegnandosi alla decisione di questa di interrompere la relazione sentimentale in atto, tanto da minacciarla e molestarla, controllandone le frequentazioni e gli spostamenti, utilizzando nei suoi confronti epiteti ingiuriosi e offensivi.

L’attività d’indagine eseguita ha consentito di ottenere a carico dell’indagato, la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa con contestuale applicazione del “braccialetto elettronico”. Nello specifico, infatti, il Giudice per le Indagini Preliminari, valutati positivamente i gravi indizi di colpevolezza a carico dell’indagato, ha emanato apposita ordinanza esecutiva con cui è stata disposta l’applicazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi abitualmente frequentati dalla persona offesa, estendendola anche alle due figlie minori, stabilendo la distanza minima da tenere, con l’ulteriore prescrizione di non comunicare con le stesse attraverso qualsiasi mezzo.

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Cronaca

Precipita in un burrone, tragico incidente nel Nisseno

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Tragico incidente stradale autonomo nelle vicinanze del ponte Capodarso, in territorio di Caltanissetta. Un uomo di 61 anni, Calogero Giuseppe Giusto, di Barrafranca, alla guida della sua Fiat Panda, per cause da accertare, è uscito fuori strada finendo in un burrone.

L’automobilista è morto sul colpo. Sul posto sono intervenuti i Vigili del fuoco e gli operatori del 118.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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