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Cronaca

Arresto dei carabinieri per furto

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Ragusa – I Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Ragusa hanno denunciato per ricettazione due giovani di origini rumene che stavano trasportando materiale risultato essere di provenienza furtiva: un motociclo d’epoca, più svariati materiali e attrezzature utilizzate per l’edilizia.

Nel corso di un servizio di controllo della circolazione stradale nella zona industriale di Ragusa, le gazzelle del Nucleo Operativo e Radiomobile si sono imbattute in un’autovettura che oltre ad avere al suo interno numerosi arnesi edili, aveva assicurata al tetto una moto d’epoca senza targa. Insospettiti dall’autovettura, che si accingeva all’immissione sulla S.P.25, i Carabinieri hanno raggiunto e sottoposto a controllo gli occupanti per procedere a un controllo ed elevare eventualmente le sanzioni amministrative previste dal Codice della Strada. Durante il controllo emergeva però che i due giovani rumeni, rispettivamente di 19 e 21 anni, erano sprovvisti di documenti e non avevano mai conseguito la patente di guida.

L’atteggiamento e le condizioni dei due hanno subito insospettito i militari che, procedendo ad una perquisizione ed ai necessari accertamenti, constatavano che tutto ciò che veniva trasportato era provento di furto.

Grazie ad alcuni documenti trovati tra gli utensili da lavoro, veniva individuato un magazzino ubicato nella zona industriale e, contattata la proprietaria, si accertava che nel corso della serata erano stati asportati sia i materiali edili che la moto d’epoca. Subito dopo le operazioni di riconoscimento e restituzione della refurtiva alla legittima proprietaria, per i due giovani, è scattato il deferimento all’Autorità Giudiziaria iblea per il reato di ricettazione, più un’elevata sanzione per le violazioni amministrative inerenti il Codice della Strada.

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Cronaca

Prova ad evadere: arrestato

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Ragusa – Su richiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa, che ha coordinato le indagini, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile e della Stazione di Ispica, hanno eseguito un’ordinanza di sottoposizione al regime carcerario nei confronti di un 29enne, residente e domiciliato nella città di Ispica, già agli arresti domiciliari.

L’uomo è stato arrestato poiché risulta gravemente indiziato del reato di evasione commesso in più circostanze nel corso dell’ultimo mese a seguito della sottoposizione alla precedente misura, sicuramente meno afflittiva, degli arresti domiciliari a cui però l’uomo non è riuscito a conformare la sua personalità.

Infatti, durante i controlli ordinari effettuati dalla Stazione di Ispica e dall’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Modica nei confronti dei vari soggetti agli arresti domiciliari, l’uomo non era quasi mai presente all’interno della sua abitazione ma, violando la misura in essere, circolava per la città e in un’occasione si era anche allontanato dal comune di Ispica.

Motivo per cui l’Arma di Modica ha riferito all’Autorità Giudiziaria competente in merito alla costante violazione della misura da parte del 29enne, nei cui confronti è stata necessaria l’applicazione della custodia cautelare in carcere che, fatta salva la presunzione di innocenza del suo destinatario, è stata ritenuta allo stato degli atti l’unico strumento utile a contenere i comportamenti dell’uomo contrari alle prescrizioni impostegli.

La misura cautelare si è resa necessaria anche al fine di non destinare i militari impegnati nei controlli quotidiani alla sua costante ricerca, attività necessaria al fine di evitare che potesse commettere altre tipologie di reati durante le varie evasioni.Tutte le ipotesi accusatorie, allo stato condivise dal Gip in sede, dovranno trovare conferma allorché verrà instaurato il contraddittorio tra le parti, come legislativamente previsto.

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Minacce e molestie all’ex compagna, eseguito divieto di avvicinamento

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La Squadra Mobile di Caltanissetta, ha eseguito una misura cautelare personale, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di un nisseno di 34 anni. L’indagato, dalla ricostruzione investigativa realizzata, si sarebbe reso responsabile di reiterate condotte persecutorie nei confronti della ex compagna, non rassegnandosi alla decisione di questa di interrompere la relazione sentimentale in atto, tanto da minacciarla e molestarla, controllandone le frequentazioni e gli spostamenti, utilizzando nei suoi confronti epiteti ingiuriosi e offensivi.

L’attività d’indagine eseguita ha consentito di ottenere a carico dell’indagato, la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa con contestuale applicazione del “braccialetto elettronico”. Nello specifico, infatti, il Giudice per le Indagini Preliminari, valutati positivamente i gravi indizi di colpevolezza a carico dell’indagato, ha emanato apposita ordinanza esecutiva con cui è stata disposta l’applicazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi abitualmente frequentati dalla persona offesa, estendendola anche alle due figlie minori, stabilendo la distanza minima da tenere, con l’ulteriore prescrizione di non comunicare con le stesse attraverso qualsiasi mezzo.

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Cronaca

Precipita in un burrone, tragico incidente nel Nisseno

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Tragico incidente stradale autonomo nelle vicinanze del ponte Capodarso, in territorio di Caltanissetta. Un uomo di 61 anni, Calogero Giuseppe Giusto, di Barrafranca, alla guida della sua Fiat Panda, per cause da accertare, è uscito fuori strada finendo in un burrone.

L’automobilista è morto sul colpo. Sul posto sono intervenuti i Vigili del fuoco e gli operatori del 118.

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