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Fondi a 4 Ati per 61mln per progetti di fogne e depurazione di cui 21 mln nel Nisseno

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Diciannove i progetti di depurazione e lavori di fognatura approvati dalla giunta di governo ammessi al finanziamento di oltre 61 milioni di euro dei fondi Pnrr assegnati alla Regione Siciliana grazie all’accordo di programma quadro con il ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica (Mase). 

Si tratta di opere selezionate dal ministero, ricadenti nei territori di Caltanissetta, Palermo, Catania e Agrigento; 17 interventi rientrano nella lista prioritaria e 2 in quella di riserva. Le infrastrutture saranno finanziate con le risorse del Pnrr dedicate alla Tutela del territorio e della risorsa idrica e dovranno essere completate nell’arco dei prossimi due anni. L’apprezzamento della giunta Schifani dà il via libera alla stipula, da qui a breve, dell’Accordo di programma quadro fra la Regione Siciliana, rappresentata dall’assessore regionale dell’Energia e sei servizi di pubblica utilità, il Mase, gli enti di governo d’ambito di Caltanissetta, Palermo, Catania e Agrigento.

«Grazie a questi interventi che hanno avuto l’ok del Mase – dice il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani – i territori delle quattro province saranno in grado di gestire meglio i disagi della crisi idrica. Con la riqualificazione degli impianti si potranno migliorare le reti di collegamento e sarà possibile, anche grazie all’innovazione tecnologica, trasformare dov’ è possibile gli impianti in “fabbriche verdi” per il riutilizzo delle acque reflue depurate a fini irrigui e industriali, sempre nel massimo rispetto della tutela ambientale».

«Sulla base delle domande presentate dal dipartimento Acqua e rifiuti – afferma l’assessore regionale dell’Energia e dei servizi di pubblica utilità Roberto Di Mauro – abbiamo ottenuto il via libera dal Mase per avviare i lavori di 17 opere in lista prioritaria, sui 19 progetti proposti, e di due in lista di riserva. Un finanziamento di oltre 61 milioni che consentirà alle Ati delle province di Caltanissetta, Palermo, Catania e Agrigento di mettere in sicurezza e adeguare gli impianti esistenti e migliorare complessivamente la depurazione delle acque reflue scaricate nelle acque marine e interne».

Scheda tecnica – elenco delle opere finanziate: 


I primi lavori saranno quelli dell’Ati di Caltanissetta, il cui finanziamento è anche il più cospicuo per un totale di 21,5 milioni di euro. Cinque gli interventi i previsti che saranno realizzati in house dagli stessi enti gestori con affidamento diretto. Si tratta del collegamento all’impianto consortile ID53 per un importo ammesso a finanziamento di 1,6 milioni; dell’adeguamento e del potenziamento dell’impianto di depurazione consortile ID51 (13,3 milioni) e del collegamento all’impianto Stazzone Angeli ID 52 (1,5 milioni), tutti e tre ricadenti nell’agglomerato di Caltanissetta-San Cataldo. E ancora la realizzazione dell’impianto di depurazione in località Santa Barbara ID 50 per un importo di 2,3 milioni nell’agglomerato di Caltanissetta-quartiere Santa Barbara e, infine, l’adeguamento e il potenziamento dell’impianto di depurazione di Contrada Castello ID 47, nell’agglomerato di Montedoro-Bompensiere per un importo di circa 2,8 milioni di euro.

Nel territorio di Palermo approvata l’attuazione di sei interventi per un totale di 21,4 milioni di euro che seguiranno la procedura di gara secondo il codice degli appalti: riguardano l’adeguamento degli impianti di depurazione al servizio dell’abitato di Prizzi e della Frazione di Filaga per un importo di 1,4 milioni; l’adeguamento dell’impianto di depurazione di Casteldaccia (5,8 milioni); la realizzazione di opere di miglioramento e riparazione dell’impianto di depurazione in contrada Vurgi e della relativa condotta di adduzione a Petralia Sottana (1,7 milioni); l’adeguamento dell’impianto di depurazione di Corleone (5,9 milioni); l’adeguamento e il potenziamento del sistema di collettamento al servizio dell’agglomerato di Bolognetta da realizzare con un finanziamento di 4 milioni di euro, e infine l’adeguamento e il potenziamento del sistema di collettamento e depurazione al servizio dell’agglomerato di Ventimiglia di Sicilia finanziato con 2,6 milioni di euro.

Per l’Assemblea territoriale idrica di Catania sono cinque gli interventi finanziati, per un totale di circa 13 milioni la cui procedura dovrebbe avvenire per affidamento diretto: il revamping dei due impianti di depurazione al servizio del Comune di Vizzini, Contrada Ulm e Masera, per un importo di 1,8 milioni; la realizzazione del depuratore acque miste Calatabiano (2,4 milioni); l’intervento di adeguamento dell’impianto di depurazione e riqualificazione di tratti di condotte fognarie al servizio del Comune di San Cono (1,2 milioni), l’ampliamento e l’adeguamento al decreto legislativo 152/06 dell’impianto di depurazione delle acque reflue nell’agglomerato di Santa Maria di Licodia (5,1 milioni); l’intervento di completamento dell’impianto di depurazione al servizio del Comune di Licodia Eubea per un importo ammesso di 2,3 milioni.

Per l’Ati di Agrigento andranno in gara tre interventi per un totale di 5,5 milioni di euro, ovvero i lavori di adeguamento tecnologico e normativo dell’impianto di depurazione dei reflui urbani per un importo di 1 milione nell’agglomerato di Alessandria della Rocca; i lavori per la messa in esercizio e l’adeguamento al decreto legislativo n. 152/99 dell’impianto di depurazione esistente nell’agglomerato di Racalmuto (1,5 milioni) e i lavori per l’adeguamento dell’impianto di depurazione di contrada Trinità per un importo ammesso a finanziamento di circa 3 milioni di euro nell’agglomerato di Naro.

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Non solo spazzatura ma anche medicinali abbandonati incautamente

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Non solo spazzatura ma anche medicinali abbandonati incautamente. Accade in Venezia accanto ad una farmacia, nei pressi della quale c’è un contenitoreper la raccolta di medicine scadute.

Nonostante i titolari dell’ esercizio sanitario abbiano affisso un cartello vicino al contenitore che indica “Fuori Servizio”, i cittadini lo usano abitualmente.

La ditta incaricata fino a qualche trmpo fa della raccolta di questa tipologia di rifiuto speciale, non se ne occupa più in quanto non è stato rinnovato il contratto ma la gente continua a lasciare buste stracolme di medicine che ovviamente si spargono intorno al vecchio contenitore e per terra, con il rischio che qualche bimbo o qualche cane possa,andare incontro a pericolo di avvelenamento.

Questa situazione produce degrado in una parte di strada transitata da migliaia di persone e mezzi.

Il disservizio dovrebbe essere gestito dall Asp ma, come si vede dalla foto di copertina non è opportunamente controllato.

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A tu per tu con l’Etna durante il Gemellaggio tra i licei Vittorini e Descartes di Antony

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A tu per tu col vulcano. Sembra incredibile ma e’ andata cosi. Un’esperienza singolare in una giornata di scoperte e amicizia tra Italia e Francia, il Gemellaggio tra il Liceo Elio Vittorini di Gela e il Liceo Descartes di Antony, quello di venerdì 11 ottobre. Una giornata di significativa importanza per gli studenti gelesi e francesi che si è svolta all’insegna della scoperta, dell’amicizia e della cultura.

In occasione del gemellaggio tra i due istituti, gli studenti, accompagnati dai docenti Selenia Scala, Claudia Signorelli, Antonella Crescimanno, Matteo Peirone e Muriel Rivot, hanno avuto l’opportunità di esplorare le bellezze naturali della Sicilia. La mattina è iniziata con un’emozionante escursione sull’Etna, il vulcano attivo più alto d’Europa, un simbolo non solo della geografia siciliana, ma anche della forza e della resilienza di questa terra.

Gli studenti, visibilmente entusiasti, hanno potuto osservare da vicino i crateri e le spettacolari formazioni laviche, grazie alle spiegazioni fornite dalla professoressa Selenia Scala e la guida ambientale escursionista Salvatore Consoli. Questo incontro con la natura ha permesso ai ragazzi di apprezzare la straordinaria biodiversità e la ricchezza culturale della Sicilia, gettando le basi per una condivisione di conoscenze e esperienze tra le due nazioni.

La giornata si è conclusa con una festa a Gela, dove gli studenti hanno celebrato i legami di amicizia nati durante questo soggiorno. La preside professoressa Serafina Ciotta, il collaboratore Francesco Mammoliti e la professoressa Angela Gallo hanno partecipato con entusiasmo a questo momento di convivialità, sottolineando l’importanza di queste iniziative nel promuovere la collaborazione internazionale e la comprensione reciproca.

Il gemellaggio tra il Liceo Elio Vittorini e il Liceo Descartes rappresenta un esempio concreto di come l’istruzione possa andare oltre i confini nazionali, favorendo lo scambio culturale e la crescita personale degli studenti. Attraverso esperienze condivise come quelle vissute durante la giornata di venerdì, i giovani partecipanti hanno potuto costruire ricordi indelebili e amicizie che, si spera, dureranno nel tempo.

Questa iniziativa non solo arricchisce il percorso formativo degli alunni, ma contribuisce anche a rafforzare i legami tra le due comunità, offrendo una visione di un futuro più unito e collaborativo. In un’epoca in cui l’interazione culturale è fondamentale, momenti come questi rappresentano una luce di speranza e di connessione tra popoli diversi.

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Museo delle navi a Bosco Littorio:solo chiacchiere e sogni se non si sa chi lo custodirà e chi dovrà gestirlo

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Proseguiranno fino al 30 novembre le operazioni di recupero della seconda nave greca di Gela e del suo carico.Mentre i legni già portati a terra hanno avviato il percorso desalinizzazione in una vasca posta nel padiglione prefabbricato di Bosco Littorio (azione propedeutica al restauro vero e proprio) di fronte a quel padiglione c’è -ma è chiuso- il museo che sulla carta dovrà accogliere il primo relitto restaurato da molti anni e poi anche il secondo.

È chiuso, appunto. Per furto di fili elettrici. Questo è però solo il dato esterno. Il furto c’è stato e ha bloccato il cammino verso la musealizzazione del primo relitto. Ma non è il vero ostacolo all’apertura del museo del mare di Bosco Littorio. Con ritardo la Regione ha provveduto a stanziare le somme per ripristinare l’impianto elettrico.

La deputazione locale e la stessa amministrazione comunale dovrebbero invece occuparsi del vero motivo per cui il museo di Bosco Littorio potrebbe non essere mai il sognato volano dell’economia locale. Dovrebbero chiedersi: chi si occuperà della custodia? Chi della biglietteria? Chi degli altri servizi museali. I custodi in servizio oggi non bastano a tenere aperti i siti archeologici, figuriamoci per custodire un museo in più. La gestione di una struttura di quel tipo non si capisce chi dovrà effettuarla. Urge bussare alle porte della Regione e mettere sul tavolo subito questi aspetti. Diversamente ci sarà prima o poi un taglio del nastro con foto di rito e poi l’inevitabile parabola discendente.Il solito flop, il solito nulla.

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