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Forza Italia fa le prove tecniche per le Regionali

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A fine anno un breve confronto, per gli Auguri, tra il sindaco Lucio Greco e il deputato di Forza Italia Michele Mancuso, l’azionista più importante della coalizione che un tempo si chiamava  “Arcobaleno”, ora però ha perso qualcuno dei suoi colori e ne ha preso altri.Il deputato azzurro è arrivato in piazza municipio nella tarda mattinata dell’ultimo giorno del 2020  ed ha incontrato il sindaco alla presenza del capogruppo Luigi Di Dio e dell’assessore Nadia Gnoffo. Insieme agli auguri,  l’impegno a collaborare in modo da far sentire a Roma e Palermo la voce di una città che ha bisogno di aiuto per superare la crisi economica aggravata dal Covid. Tra Mancuso e Greco in questo anno e mezzo di alleanza i rapporti non sono stati sempre cordiali. Ci sono stati momenti di indifferenza, periodi in cui i due non hanno dialogato e anche fibrillazioni notate all’esterno. Ma sono pur sempre  alleati e, se Greco chiama per chiedere un aiuto per la città, Mancuso non si tira indietro.Un patto conveniente per entrambi. Il deputato forzista è più interessato a ricostruire Forza Italia in città, progetto a cui lavora da tempo. Dopo le festività nascerà il coordinamento cittadino con Enzo Pepe in pole position per la carica di punta .Nelle fila di Forza Italia stanno tornando tanti azzurri che si erano allontanati come Carlo Varchi. Ci sono tanti segnali per credere che il gruppo consiliare oggi composto da Luigi Di Dio e Carlo Romano crescerà con l’adesione di Saro Trainito , del presidente del consiglio Totò Sammito e qualche altra sorpresa cui Mancuso lavora da tempo. La macchina per le prossime Regionali è già in moto e Gela è una piazza fondamentale per centrare l’obiettivo della riconferma. Questo il deputato forzista lo sa bene.Perciò tiene in caldo l’alleanza con Greco e la presenza forzista al governo dell città più popolosa della Provincia.

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Politica

Ponte sullo Stretto: il Presidente Mattarella ha firmato

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Roma – Il sogno dei siciliani accarezzato da decenni diventa realta’. Il decreto era stato approvato in Consiglio dei ministri lo scorso 16 marzo.

Adesso il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha firmato il decreto legge per la realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina, approvato dal Consiglio dei ministri il 16
marzo scorso, e autorizzato la presentazione in Parlamento del relativo disegno di legge di conversione.

Il costo per la realizzazione del Ponte e di tutte le opere ferroviarie e stradali di accesso su entrambe le sponde è stimato in 10 miliardi. 

“Il ponte – si legge nella nota del Mit – è stato progettato con una resistenza al sisma pari a 7,1 magnitudo della scala Richter, con un impalcato aerodinamico di ‘terza generazione’ stabile fino a velocità del vento di 270 km/h”.

Il progetto prevede un ponte con 6 corsie stradali, 3 per ciascun senso di marcia e 2 binari ferroviari.

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Il candidato a sindaco sarà scelto tra le forze dell’intergruppo progressista in consiglio

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Unità progressista continua il suo percorso politico, attraverso il confronto con le forze politiche sane della città.

Il Movimento 5 Stelle è impegnato alle amministrative di molti comuni siciliani, e in tutti i comuni in cui presenterà le liste, andrà in coalizione con le diverse forze progressiste che hanno deciso di condividere un progetto politico che vada in questa direzione.

Le amministrative di fine maggio determineranno scenari più chiari, delimiteranno i confini del fronte progressista allargato. È chiaro che a Gela, così come sta già accadendo nei diversi comuni che andranno al voto, il fronte progressista non potrà andare in coalizione con partiti del centro destra. Saranno alternativi a questa amministrazione di centro destra e a quella che si presenterà alle prossime elezioni. Il nome del candidato sindaco sarà scelto tra le forze progressiste che hanno costituito l’intergruppo in consiglio comunale Unità progressista.

“Come abbiamo sempre dichiarato- si legge in una nota di Up- saremo aperti a tutte le forze progressiste del territorio senza preclusione alcuna. Siamo assolutamente certi del fatto che per essere alternativa alla destra che è oggi alla guida del comune e a quella che gioca a fare l’opposizione, bisogna essere uniti e perseguire gli stessi obiettivi e riconoscere quelle priorità che possano rilanciare un comune che ormai è sull’orlo del baratro grazie all’incapacità amministrativa della destra di cui il sindaco è parte integrante. A brevissimo saremo chiamati a prendere decisioni importanti e determinanti e, qualsiasi sarà l’esito delle vicende finanziarie che coinvolgono l’ente, i prossimi anni saranno decisivi per questo territorio, non possiamo correre il rischio di affidare la guida della città a personaggi che perseguono solo glorie personali e che siano inadeguati al ruolo che le prossime scadenze elettorali impongono”.

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Casciana a Greco: “sa solo creare bagarre politica”

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Botta e risposta tra il sindaco e il consigliere Vincenzo Casciana di FdI. All’attacco di Greco il consigliere si difende così:

“Il crollo della dialettica politica , così puo’ essere definita l’uscita di un Sindaco che riduce l’arte del Governo al gossip giornalistico, mancando di rispetto non solo alle Istituzioni, ma ai cittadini di Gela a cui racconta chiacchiere che non hanno nessuna incidenza sulla loro vita concreta.
L’ intento di screditare e delegittimare chi oggi sta lavorando per cercare rimedio al disastro che lui stesso ha contribuito a lasciare alla città, è smentito dagli incontrovertibili ed incontestabili fatti.
Ma d’altro canto non ci si poteva aspettare nulla di diverso dal Sindaco che è sin troppo scorretto con accuse irripetibili ma che sono una sua abitudine consolidata per meri giochi di potere interno; un primo cittadino che non ha ancora chiarito a sé stesso di che parte politica essere, per potersi magari ricollocare dove tira il vento del consenso”.
“Il consolidamento di rapporti politici a livello nazionale e regionale – continua Casciana- e’ cio’ di cui la città di Gela ha bisogno, soprattutto in questo particolare momento di sofferenza, ma l’incapacità politica non gli permette di realizzarlo.
Abbiamo un Sindaco che dopo oltre tre anni di legislatura non ha ancora la più pallida idea di ciò che accade sulla questione Porto Rifugio avendo una visione zero ed un interesse alquanto parziale da parte di chi, invece, avrebbe dovuto contribuire concretamente invece  preferisce l’inutile polemica politica tanto per cercare di dimostrare che esiste ancora”
“Dovrebbe solo defilarsi e fare un gesto di responsabilità verso una città che soffre: disastri amministrativi, di caos e faide interne, parlano di lui. Ha contribuito alla distruzione di una città, creato milioni di debiti, gettato Gela nel dissesto economico con conseguenze pesantissime per i cittadini. Una macchina amministrativa disarticolata e inefficiente, una città allo sbando e umiliata. Strade dissestate con buche ovunque, scuole e edifici pubblici fatiscenti. Finanziamenti persi senza il minimo accenno di rivalsa. Nessuno dei punti programmatici sbandierati durante la sua campagna elettorale è stato solo iniziato. Siamo all’anno zero sulla politica dei rifiuti, investimenti idrici che non vengono fatti rispettare; agricoltura in ginocchio, la politica sui cimiteri un vero e proprio fallimento.
E’ preoccupante che ritenga più opportuno comunicare attraverso un quotidiano per  attaccare il lavoro dei Consiglieri comunali che hanno la ‘colpa ‘di  verificare, responsabilmente, l’iter procedurale del Porto Rifugio, soprattutto dopo che si è fatto definanziare i 148 milioni di euro per la grande darsena commerciale
È grave che un sindaco infranga le regole del linguaggio istituzionale.
I toni usati sono inadeguati e inaccettabili a maggior ragione perché utilizzati da una persona che riveste un’importante carica pubblica. Non deve mai provare ad intimidire, con parole triviali e poco consone a chi svolge un ruolo istituzionale così importante, chi ha scelto di svolgere il mandato nel rispetto di ruoli e “luoghi” in cui operare  solamente teso a migliorare la qualità dell’attività amministrativa.
Tutto cio” segnala un’insofferenza verso chi, a ragione o a torto, facendo il proprio mestiere evidenzia carenze, criticità o contrarietà al suo operato o a quello dell’Amministrazione che egli dirige.
Al nostro Sindaco auguro di riuscire finalmente a cogliere qualche spunto interessante ed a scoprire che senza sentire il bisogno di creare una bagarre politica potrebbe lavorare molto meglio per il bene dell’intera Comunità”.

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