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Greco guida una nave in tempesta con gli occhi bendati

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Politica sui rifiuti: il consigliere Saro Trainito, presidente della commissione sanità boccia il sindaco Greco che guida una nave in tempesta con gli occhi bendati. “La città è sommersa dai rifiuti- dice- ed ancora non sappiamo se a gestire il servizio sarà la SRR, o come spera il sindaco ,l’Aro.
Il viaggio di ieri del primo cittadino a Palermo dove si è incontrato con l’assessore all’energia Baglieri , non ha risolto un bel nulla tanto è vero che non è stata preso alcun impegno e ci si è limitati a posticipare ogni eventuale decisione.
Ancora una volta la città resta in balia di chiacchiere vuote e paga le conseguenze di una politica debole che non sa imporsi a livello regionale .
La situazione è sicuramente grave anche perché il sindaco ha sempre preso ,su questo argomento, posizioni contrastanti e contraddittorie , dimostrando di non avere mai una linea chiara e coerente.
Non si può infatti , di mattina manifestare impedendo l’ingresso dei camion per lo scarico dei rifiuti e poi la sera firmare l’accordo per potere scaricare a Timpazzo da qualsiasi parte della sicilia.
Purtroppo questa è la caratteristica del sindaco.In qualsiasi occasione, come quella dell’azzeramento , prima dice una cosa e poi ne fa un’altra.
Così non si può andare avanti perché quando la situazione è drammatica come quella della nostra città sotto tanti punti di vista, gli interventi devono essere seri , coerenti e radicali?
È una questione di logica .
Non si può guidare una nave in tempesta con gli occhi bendati”

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Attualità

Cerimonia in ricordo del Maresciallo D’Immè

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Ieri, a Gela, in occasione del 29° anniversario della sua scomparsa, i Carabinieri del Reparto Territoriale di Gela hanno commemorato il sacrificio del Maresciallo Ordinario Sebastiano D’Immè, “Medaglia d’Oro al Valor Militare alla Memoria”, caduto in servizio durante un conflitto a fuoco con due malviventi armati che avevano appena perpetrato una rapina.


Era il 7 luglio 1996, quando il Maresciallo D’Immè, in forza al Nucleo Operativo del Gruppo Carabinieri di Como, impegnato in un servizio antirapina, intercettò in località Locate Varesino (CO) due pericolosi pregiudicati armati di kalashnikov, a bordo di una Fiat Croma rubata. Intuendo che i malviventi si fossero accorti della presenza dei militari e potessero sfuggire all’intervento delle pattuglie di rinforzo, il Maresciallo D’Immè decise di intervenire. Fu bersaglio di una violenta sparatoria e, pur ferito gravemente in più parti del corpo, riuscì a rispondere al fuoco con straordinario coraggio, prima di cadere esanime.
Per il suo gesto eroico, gli è stata conferita la “Medaglia d’Oro al Valor Militare alla memoria”. La commemorazione si è aperta con la celebrazione di una Santa Messa di suffragio presso la Chiesa San Giovanni Evangelista di Macchitella, officiata dal Cappellano Militare della Legione Carabinieri “Sicilia”, don Salvatore Falzone, insieme al parroco don Giuseppe Siracusa. Alla funzione hanno preso parte l’anziana madre del Maresciallo, i fratelli, il Cap Fregata Ferruccio Alessandro Grassia, Comandante della Capitaneria di porto di Gela, il Sindaco di Gela, rappresentanti delle istituzioni locali, militari in servizio e una delegazione dell’Associazione Nazionale Carabinieri.


La cerimonia è poi proseguita al cimitero monumentale di Gela, dove davanti alla lapide del caduto è stata deposta una corona d’alloro in suo onore, alla presenza dei familiari e delle autorità intervenute.
Dal 2010, in segno di riconoscenza e memoria duratura, la sede del Reparto Territoriale dei Carabinieri di Gela porta il nome del Maresciallo Sebastiano D’Immè, simbolo di dedizione, coraggio e spirito di servizio.

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Alario (Ugl) lancia l’allarme sui fondi dell’area di crisi di Gela

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Mancano numeri certi e si sa poco, se non nulla, del destino dei fondi da circa ventuno milioni di euro, ancora rivolti all’accordo di programma per l’area di crisi di Gela. A oggi, a seguito di un primo avviso emanato da Invitalia, solo un investimento è stato finalizzato sul territorio. Per il resto, null’altro. Il segretario confederale Ugl Andrea Alario guarda alle istituzioni locali e chiede di fare chiarezza sugli investimenti per l’area di crisi, che colloca Gela come capofila ma annovera inoltre diversi Comuni della provincia e non solo.

“Non ci sono riscontri precisi sull’esito del secondo avviso per gli investimenti – spiega il sindacalista – sappiamo solo che l’accordo di programma è stato rinnovato. Quali sono le iniziative imprenditoriali selezionate? Quanti investimenti saranno concretizzati sul territorio con i fondi ancora a disposizione?”. Da mesi, non si tengono riunioni del gruppo di coordinamento e controllo. Mancano conferme su un eventuale sportello che avrebbe dovuto fare da supporto alle imprese locali. Anche la normativa per le agevolazioni non ha mai convinto del tutto”.

“La proponemmo tempo addietro – conclude Alario – serve una cabina di regia permanente che monitori tutti gli strumenti istituzionali previsti per il territorio, fino a quando non diventeranno investimenti veri e propri. Chiediamo al sindaco di convocare le parti sociali e di fare il punto della situazione. Non possiamo permetterci di rimanere indietro, ancora una volta”.

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Il Pd respinge la nuova rete ospedaliera e reclama Utin e Emodinamica

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Il Partito Democratico di Gela respinge con fermezza la proposta della nuova rete ospedaliera presentata ai primi di luglio dallo Assessorato Regionale alla Sanità, in cui per lo Ospedale di Gela vengono tagliati ben 18 posti letto.

Ciò sarebbe inaccettabile e mortificante per una città di 75.000 abitanti che già peraltro versa in una difficile situazione sanitaria. Altresì permane in uno stato di totale incertezza la questione della Utin unità terapia intensiva neonatale a Gela, in cui la Asp di Caltanissetta invece di attivarsi per la sua apertura in città, dove nel 2024 vi sono state circa 550 nascite, i cui punti Utin più vicini distanti 80 km da Enna e più di 100 km da Catania, mesi addietro ha chiesto alla Regione Sicilia la istituzione di altra unità Utin nella città di Caltanissetta tramite convenzione con la Asp di Enna dove nello stesso anno vi sono state poco più di 400 nascite, distante solo 30 km dalla Utin in funzione alla vicina Enna.

A riguardo, come si giustificherebbe ai cittadini gelesi che la Utin locale non è stata aperta per mancanza di personale medico e con la apertura di altra Utin a Caltanissetta si andrebbe a reclutare il doppio del personale con costi duplicati? Quanto sopra sarebbe un atto di ingiustizia che la città di Gela, le Istituzioni, le forze politiche vicine alla città, non accetttano e per cui lotteranno strenuamente.

Il Partito Democratico di Gela che sostiene generosamente l’ Amministrazione Comunale guidata dal Sindaco Terenziano Di Stefano e’ impegnato in raccordo con la Giunta Comunale per il rafforzamento e consolidamento della Sanità ospedaliera e territoriale. In merito, occorre mettere al più presto e con certezza in condizioni il locale Ospedale Vittorio Emanuele di operare al pieno della due funzioni, ovvero di rendere operativi i posti letto assegnati, per cui vanno riaperti le Unità di Neurologia, implementato il personale medico in generale ed in particolare in Urologia, Ortopedia, Pronto Soccorso. Va anche richiesta la apertura dell’Emodinamica dove ogni anno duecento pazienti vengono trasferiti da Gela a Caltanissetta per interventi coronarici, con pericolo di vita per i pazienti e con seri problemi logistici. Dovrà essere altresi bilanciata l’attività specialistico ambulatoriale tra Gela e Caltanissetta, allo stato in forte squilibrio ai danni di Gela. Va peraltro sostenuto il consolidamento della Senologia in città. Per detta grave situazione della Sanità in città e nel comprensorio il PD opererà in raccordo con i propri riferimenti politici regionali e nazionali, e con il Sindaco e la Amministrazione Comunale per mettere in campo azioni tempestive ed utili a riguardo.

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Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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