‘Men sana in corpore sano’. La massima di Giovenale è divenuta il life motiv dell’Asd Gymnastics Club di Gela, che ha spinto la dirigenza a fare dello sport dedicato alla gioventù la propria vita.
Un motivo di origine greca. Come l’origine di Gela, dove nel V secolo si praticava lo sport per essere fisicamente pronti a servire lo Stato.
Oggi l’obiettivo è cambiato ma il risultato lo stesso. Questo, coniugato all’entusiasmo degli insegnanti, porta all’ impegno costante sul territorio che ha formato migliaia di ragazzi al concetto di sport come costante della vita.
In 25 anni tanti atleti sono passati. Oggi sono uomini e donne e i loro figli stanno crescendo con questa struttura mentale.
In questi anni tanti obiettivi sono stati raggiunti: campioni regionali; per tre volte campioni d’Italia e addirittura sono arrivati al sesto posto nella classifica mondiale.
Perché la Gymnastics Club ha partecipato in questi 25 anni a competizioni nazionali ed internazionali.
E questo grazie all’aggiornamento costante del personale insegnante che non si ferma alla preparazione di base per stare al passo con i tempi per trasferirlo agli allievi.
Ecco i corsi rivolti ai soci:
Corso di Ginnastica Artistica maschile e femminile, Ginnastica Ritmica, Corso per Sbandieratori e Musici, corsi over 40 con partecipazioni ad eventi regionali, nazionali e internazionali che ci ha visti protagonisti a Portimao in Portogallo.
Preparazioni per concorsi nelle forze armate.
Partecipazione a programmi televisivi come “Amici” Italia’s got talent, collegiali e stage con Tecnici nazionali e internazionali, esibizioni in alcuni teatri importanti della Sicilia.
Partecipazione annuale ad alcuni Grest utili per l’aggregazione dei Giovani come avviene nella chiesa Regina Pacis di Gela. Eventi nazionali e mondiali con il gruppo del Cheerleading che ci ha visto protagonisti negli USA arrivando al 6° posto mondiale. Stage con il Pluricampione agli anelli Yuri Chechi con l’olimpica Elisabetta Preziosa e Sophia Campana.
Il clima è surriscaldato e i preparativi fervono.
L’associazione è affiliata alla FGI (Federazione Ginnastica d’Italia), US ACLI Unione Sportiva ACLI) e ASI (Associazioni Sportive Italiane), inoltre ha il riconoscimento da parte del CONI (Comitato Olimpico Nazionale Italiano) ed ottiene ogni anno il riconoscimento di CENTRO CONI per allievi dai 5 ai 14 anni
Le sedi operative dell’Associazione sono:
GELA, Palestra Quasimodo via Salonicco,6 – Giovanni XXIII Via Settefarine,2, San Francesco Capuana Via Europa.
Palestra Quasimodo, Ginnastica Artistica Maschile e Femminile dai 3 ai 90 anni, il lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 18 alle ore 20 – Il martedì e il giovedì dalle ore 16 alle 20.
Il quadro è questo. Tutti invitati il 13 e 14 giugno nella palestra dell’ I.C. Quasimodo.
La fortuna aiuta gli audaci. Perché il destino gli uomini se lo costruiscono da sé, anche quando credono che nulla possono fare per incidere sul loro stesso cammino. Non è così. Coraggio, determinazione e resilienza permettono a chiunque di realizzare grandi cose. Ed il calcio, dato che lo sport è metafora assoluta della vita, ce l’ha ricordato domenica scorsa. Luca Savasta è il nuovo uomo della storia del Gela calcio.
Una storia che ha attraversato momenti gloriosi e fasi di profonda decadenza, ma che domenica ha visto chiudersi un cerchio in una giornata epica. Una giornata in cui c’è e ci sarà per sempre la firma dell’attaccante palermitano, 10 gol stagionali prima di arrivare ai playoff, dove ha messo a segno la seconda rete sul campo del Venafro nel ritorno della semifinale per poi realizzare il sogno suo, della sua squadra e di tutti gli sportivi gelesi.
Una doppietta nella finale di ritorno, inframezzata dall’altra splendida rete siglata dal suo compagno di reparto Ivan Agudiak. Quando Luca Savasta ha messo dentro la palla del 3-0, con un gol di grande opportunismo, quello che solo i veri attaccanti hanno, ha scritto la storia e messo al loro posto tutte le tessere di un meraviglioso puzzle biancazzurro. Del suo gol, di questo Gela, di questo “miracolo” sportivo nessuno si dimenticherà mai.
Un momento che può davvero essere storico per lo sport e per la città. Dopo la conquista della Serie D da parte del Gela calcio, assume un valore ancora più importante il progetto di restyling dello stadio comunale presentato alla Pinacoteca di viale Mediterraneo. Gli interventi previsti si riferiscono al rifacimento della copertura della tribuna, la riqualificazione del fronte lungo via Pozzillo, la riorganizzazione dei box dedicati alla stampa, l’adeguamento della gradinata con interventi di impermeabilizzazione e supporto superificiale.
E ancora, l’installazione di un impianto fotovoltaico da 12Kw per l’illuminazione di tribuna e spogliatoi, l’impianto da 12 pannelli solari per l’integrazione del sistema ACS degli spogliatoi, il rifacimento completo degli impianti di illuminazione, riscaldamento solare, idrico ed elettrico.
L’intera struttura sarà caratterizzata da un design innovativo, con una copertura in acciaio zincato a forma di vela che richiamerà i colori sociali del Gela calcio, il bianco e l’azzurro. Durante la presentazione del progetto sono intervenuti il sindaco Terenziano Di Stefano, gli assessori Peppe Di Cristina e Luigi Di Dio, l’arch. Dario Menichetti dello studio Menichetti di Livorno che ha redatto il progetto stesso, il dirigente Porr Tonino Collura ed il Rup Orazio Marino.
I lavori, dopo la documentazione per l’avvio della gara d’appalto già inviata alla Regione, potrebbero partire in autunno per completarsi in otto-nove mesi. Si tratta di un intervento nell’ambito del cluster “Sport e inclusione sociale” del Pnrr, per un importo di 1milione di euro cui va aggiunto il cofinanziamento da parte del Comune con 500 mila euro “sbloccati” grazie alla variazione di bilancio favorevolmente votata in consiglio comunale lo scorso marzo. La volontà della politica, unanime, è quella di intitolare lo stadio – una volta completato il percorso di ristrutturazione – all’indimenticato presidente Angelo Tuccio, un uomo che ha amato Gela e dedicato tutto sé stesso al Gela calcio.
Con un palazzetto gremito, la Gymnastics Club ha celebrato il suo 25º Saggio di fine anno, trasformando una semplice esibizione in un viaggio tra emozioni, talento e valori educativi.
Il saggio non è solo un punto d’arrivo, ma un rituale collettivo che segna la crescita degli atleti. A differenza delle gare, che premiano la performance tecnica, il saggio libera l’espressività, la creatività e l’anima degli allievi, diventando così uno specchio autentico del lavoro svolto in palestra.
La serata si è aperta con “Le ali dorate”, metafora visiva del “prendere il volo nella vita”, seguita dalla sezione di Niscemi con il suo energico ritmo hawaiano. Il pubblico ha partecipato con entusiasmo anche alle coreografie moderne degli atleti più grandi.
Momenti toccanti si sono susseguiti: i piccoli della sezione di Mazzarino, vestiti da “Minions”, hanno danzato in clima tropicale, coinvolgendo anche i genitori, che sono entrati in scena, in un abbraccio simbolico tra generazioni.
Altro passaggio intenso: “I 5 elementi” — aria, inquinamento, terra, acqua, fuoco — una coreografia potente con un messaggio ambientale: proteggere ciò che siamo e ciò che abbiamo. La sezione di Gela ha iniziato con la “gioia dei piccoli surfer” alle “farfalle della ritmica”, la trasformazione da crisalide a farfalla, ogni gruppo ha raccontato un pezzo di sé: il circo, la forza delle emozioni, la “tempesta dell’anima” Una grande gonna scenica accoglie e avvolge le ginnaste, simbolo dell’emozione che le unisce. La ginnastica artistica ha poi travolto con energia e carisma usando attrezzi tipici della disciplina, fino ad arrivare all’imponente esibizione con il “Trampolino Elastico”, novità assoluta che ha impreziosito la scena.
Ogni atleta, piccolo o grande, ha dato il massimo. Questo saggio non è solo sport, è formazione, arte, identità. È il nostro modo di educare alla vita.
Un grazie immenso alle famiglie, agli istruttori e a tutti coloro che credono che la ginnastica possa essere uno spettacolo, ma anche uno strumento di crescita profonda.