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Cronaca

I carabinieri ricordano il sacrificio del Maresciallo D’Immè

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Gela – Il 7 luglio 2021, i Carabinieri del Reparto Territoriale di Gela, in occasione del 25° anniversario
della morte, hanno commemorato il sacrificio del Mar. Ord. Medaglia d’Oro al Valore Militare
“alla memoria” Sebastiano D’IMME’, ucciso in un conflitto a fuoco da due malviventi che avevano
appena messo a segno una rapina.
Il 6 luglio 1996, nel corso di un servizio antirapina, il Mar. Ord. D’Immè, in forza al Nucleo Operativo
del Gruppo Carabinieri di Como, intercettava, in Locate Varesino (CO), due pericolosi pregiudicati,
armati di kalashnikov, che viaggiavano a bordo di una Fiat Croma di provenienza furtiva. Intuendo
che i due, accortisi della sua presenza si sarebbero dati alla fuga, li affrontava con eccezionale
coraggio e determinazione. Nel violento conflitto a fuoco purtroppo veniva gravemente ferito e
decedeva il giorno successivo all’Ospedale di Varese.
Il 18 maggio 1998 gli è stata conferita, alla memoria, la Medaglia d’Oro al Valor Militare con la
seguente motivazione: «Addetto a nucleo operativo di Comando Provinciale, nel corso di
predisposto servizio antirapina svolto unitamente a parigrado, intercettava due pericolosi
pregiudicati a bordo di un’autovettura di provenienza furtiva. Percependo che gli stessi, avvedutisi
di essere stati individuati, potessero sottrarsi al successivo controllo già predisposto con il concorso
di personale di rinforzo, non esitava ad affrontare i malviventi, venendo però fatto segno a violenta
azione di fuoco. Benché colpito in più parti del corpo, con eccezionale coraggio e non comune
determinazione, replicava con l’arma in dotazione finché si accasciava esanime al suolo. Fulgido
esempio di elette virtù militari e di altissimo senso del dovere, spinto fino all’estremo sacrificio.
Locate Varesino (CO), 6 luglio 1996.»
Presso la Chiesa S. Giovanni Evangelista di Macchitella, il Cappellano Militare della Legione
Carabinieri Sicilia, Don Salvatore Falzone, ha celebrato una Santa Messa di suffragio, alla quale
hanno preso parte i familiari di Sebastiano, il Col. Baldassare DAIDONE, comandante Provinciale
dei Carabinieri di Caltanissetta, il Ten. Col. Ivan BORACCHIA, comandante del Reparto Territoriale
dei Carabinieri di Gela la cui caserma – dal 2010 – è intitolata proprio al Mar. Ord. D’Immè, il sindaco
di Gela, i Carabinieri delle Stazioni di Riesi, Mazzarino, Butera, Niscemi, Gela e i Carabinieri in
congedo dell’Associazione Nazionale Carabinieri di Gela.
La semplice ma toccante cerimonia si è conclusa nel locale cimitero, sulle note del silenzio intonate
da un Trombettiere della fanfara del 12° Reggimento Carabinieri “Sicilia”, dinanzi il monumento
funebre dove riposano le spoglie mortali dell’eroe

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Cronaca

Amministratori sotto tiro: la Sicilia terza regione più colpita

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Roma – Oltre 5.300 atti intimidatori, di minaccia e violenza nei confronti di Amministratori locali e personale della Pubblica Amministrazione in 14 anni. Sono questi i numeri che emergono dal report “Amministratori sotto tiro” redatto dell’associazione Avviso Pubblico. Enti locali e Regioni contro mafie e corruzione che censisce da quattordici anni il fenomeno a livello nazionale.

Sono 315 quelli censiti nel 2023, un caso ogni 28 ore. È quanto emerge dalla presentazione del nuovoRapporto “Amministratori sotto tiro”, ospitata il 17 aprile a Roma nella nuova sede della Federazione nazionale della stampa italiana.


«I dati confermano quantitativamente un fenomeno inaccettabile, che in alcuni luoghi d’Italia ha una pervasività tale da diventare quasi “ordinaria” modalità di relazione con le istituzioni. Atti concreti come violenza fisica, incendi e attentati dinamitardi – non solo lettere minatorie, offese, fake news e ingiurie sui social – si concentrano soprattutto al Centro-Sud», dichiara il presidente di Avviso Pubblico, Roberto Montà.

«Una condizione che si cronicizza, in particolare laddove la presenza criminale è più forte e dove si registrano scioglimenti dei comuni, a dimostrazione di un nesso pericoloso che deve essere oggetto di attenzione da parte del legislatore in vista di una possibile revisione della legge».

Per la prima volta la Calabria – e in particolare la provincia di Cosenza, dove sono stati registrati ben 30 atti di intimidazione in 15 differenti aree comunali – si attesta la regione italiana più colpita, con 51 episodi di atti intimidatori. Seguono la Campania, la Sicilia e la Puglia.

La Sicilia con 35 casi (- 30% rispetto al 2022) si situa quindi al terzo posto tra le regioni più colpite dal fenomeno Amministratori sotto tiro. Palermo (12 casi) è la terza provincia più colpita del 2023, dietro Cosenza (30) e Napoli (21).

Qui i dati aggregati in Sicilia dal 2010 al 2023.

Con 862 atti intimidatori la Sicilia si situa al primo posto della graduatoria davanti a Calabria e Campania

Con 214 casi censiti Palermo è la quarta provincia più colpita su tutto il territorio nazionale. Agrigento, con 162 casi, si situa al sesto posto.

Con 208 Comuni colpiti (il 53% del totale presenti sul territorio regionale) la Sicilia è la seconda regione che fa registrare il più alto numero di Enti locali colpiti da atti intimidatori a livello nazionale, dietro alla Campania e davanti la Calabria.

Palermo (47 Comuni), Catania (31) e Agrigento (28) le province con il maggior numero di Enti locali coinvolti.

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Cronaca

Il cordoglio dell’Asp2 per la morte del dott.Portelli

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La Direzione Strategica dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Caltanissetta, a seguito dell’improvvisa scomparsa del Dr. Maurizio Portelli, Dirigente Medico Anestesista che prestava servizio presso il Sevizio di Rianimazione del P.O. V. Emanuele di Gela, si unisce al cordoglio di familiari ed amici e proclama il lutto aziendale.

La Direzione del Presidio Ospedaliero Vittorio Emanuele di Gela e tutto il personale del nosocomio gelese esprimono il proprio dolore per la perdita del caro collega scomparso, stringendosi alla famiglia in questo triste momento.
L’agghiacciante notizia è arrivata nelle prime ore del mattino quando, a fine turno, i colleghi lo hanno trovato privo di vita lasciando tutti nello sgomento. I colleghi lo ricordano come un gran lavoratore, sempre disponibile ed operativo in reparto.

“𝐿𝑒 𝑝𝑖𝑢 s𝑒𝑛𝑡𝑖𝑡𝑒 𝑐𝑜𝑛𝑑𝑜𝑔𝑙𝑖𝑎𝑛𝑧𝑒 𝑣𝑎𝑛𝑛𝑜 𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑚𝑜𝑔𝑙𝑖𝑒, 𝑎𝑛𝑐ℎ𝑒 𝑙𝑒𝑖 𝑢𝑛𝑎 𝑛𝑜𝑠𝑡𝑟𝑎 𝑑𝑖𝑝𝑒𝑛𝑑𝑒𝑛𝑡𝑒, 𝑎 𝑐𝑢𝑖 𝑟𝑖𝑣𝑜𝑙𝑔𝑜 𝑢𝑛 𝑝𝑒𝑛𝑠𝑖𝑒𝑟𝑜 𝑑𝑖 𝑝𝑟𝑜𝑓𝑜𝑛𝑑𝑜 𝑎𝑓𝑓𝑒𝑡𝑡𝑜 𝑒 𝑑𝑖 𝑣𝑖𝑐𝑖𝑛𝑎𝑛𝑧𝑎” afferma il Commissario Straordinario Salvatore Ficarra.
In occasione dei funerali le bandiere dell’Azienda saranno a mezz’asta in segno di lutto.

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Cronaca

Volontario Procivis interviene durante un volo per salvare una donna di 33 anni

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Un volontario paramedico della Pubblica Assistenza Procivis odv di Gela ha salvato la vita ad una giovane passeggera del volo Pisa – Catania.

È’ accaduto ieri mattina a bordo di un aereo Rayanair. Il volontario della Procivis ha saputo ben gestire un’emergenza a bordo dell’aereo scongiurando il peggio per una donna di 33 anni che ha accusato per ben tre volte crisi epilettiche. Plauso è arrivato dai passeggeri e dal comandante. La paziente è stata soccorsa in pista all’atterraggio a Catania.

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Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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