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I legali della famiglia della prof Guzzo: ” Si sa dal 2007 che l’adenovirus provoca trombosi”

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La manifestazione silenziosa “Giustizia per Zelia” organizzata per stamattina dalle 9.30, davanti al Tribunale dal marito Andrea Nicosia , è stata preceduta da dichiarazioni all”Adkronos dell’avv.Valerio Messina e del collega Antonio Cozza, i due legali della famiglia della sfortunata prof gelese deceduta  a 37 anni dopo la somministrazione della prima dose del vaccino Astrazeneca.

Dichiarazioni che puntano l’indice sulla ditta produttrice del vaccino per aver  colposamente omesso nelle note informative dello stesso farmaco gli effetti collaterali, quali le trombosi polidistrettuale e trombocitopenia.Quello che ha provocato la morte della prof gelese.

Nei giorni scorsi la Procura di Gela ha chiuso l’indagine a carico dei medici e degli infermieri che avevano in carico la donna.

Per i pm “non ci sono correlazioni di rilievo penale” tra la somministrazione del vaccino AstraZeneca e la morte dell’insegnante “imputabili a medici o sanitari che hanno avuto in cura la donna”. L’inchiesta nei confronti di ignoti era per omicidio colposo.

Ma i legali della famiglia della prof sostengono che , la “omissione di alcuni rischi di trombosi nelle note informative del vaccino non ha permesso alla insegnante di auto determinarsi in maniera libera e consapevole in ordine alla vaccinazione, che ricordiamo è frutto di un atto di amore verso se stessa e verso gli altri”.

L’avv.Cozza  ricorda: “E’ stato riscontrato scientificamente il nesso eziologico tra l’inoculazione del vaccino Vaxzevria Anti-covid 19 ed il decesso della signora Zelia Guzzo, in assenza, frattanto, di alcuna concausa”. E ricorda: “La consulenza tecnica a firma dei c.t.p.m., capeggiati dal professor Cristoforo Pomara, nominati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Gela, invero, mettono nero su bianco che la causa della morte della signora Guzzo è avvenuta per trombosi polidistrettuale e trombocitopenia, quali reazioni avverse da vaccino Astrazeneca“.

“A quel punto la Procura di Gela nelle persone dei sostituti procuratori Ubaldo Leo e Gaetano Scuderi coordinati dal Procuratore Fernando Asaro, chiedevano l’archiviazione del caso, poiché se da un lato veniva accertata una responsabilità oggettiva , dall’altro non emergono- a parere dei pubblici ministeri- indizi di reità su determinati soggetti”, proseguono i legali nelle dichiarazioni rilasciate all’Adnkronos .

Dagli elementi raccolti unitamente all’ausilio dei consulenti tecnici di parte, Mauro Bacci e Carmine Gallo, ci risultano degli importantissimi studi condotti da una equipe di scienziati americani, risalenti ad oltre un decennio fa e segnatamente nell’anno 2007, che dimostrano come l’adenovirus (vettore virale utilizzato dal vaccino astrazeneca) provocasse trombosi diffusa e trombocitopenia, una volta entrato a contatto con gli organismi umani”, spiegano ancora.

“Tali studi , ignorati colposamente, sono stati pubblicati nella rivista blood, quale fonte medico scientifica di autorevolezza mondiale, citata tra l’altro quale fonte di approfondimento dai C.T.P.M. firmatari della consulenza tecnica de qua”, aggiunge l’avvocato Messina. 

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Polo educativo “Padre Giovanni Minozzi”: inaugurazione al termine di un anno di lavoro 

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Inaugurati i locali del Polo educativo Padre Giovanni Minozzi al termine dei lavori di ristrutturazione e di efficientamento energetico durati un anno. Questa mattina la cerimonia cui hanno preso parte, tra gli altri, don Savino D’Amelio, presidente dell’Opera nazionale per il Mezzogiorno d’Italia, don Cesare Faiazza segretario generale dell’Opera ed il vescovo di Piazza Armerina Rosario Gisana.

Da parte del direttore dell’istituto, Giuseppe La Spina, la condivisione del percorso quinquennale avviato per far “rinascere” la struttura che vede oggi la presenza di quasi 200 alunni.

Grazie al contributo del progetto “Città nido – Poli integrati per l’infanzia”, selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, al Don Minozzi si trova anche un micronido per bimbi da 0 a 24 mesi: un importante sostegno alle necessità di tante famiglie. 

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Linea dura della Impianti Srr contro gli assenteisti

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Linea dura della Impianti Srr. Tornano a fioccare come neve i procedimenti disciplinari della Impianti SRR contro i dipendenti assenteisti e deontologicamente scorretti.

È di poche ore fa la notizia di un procedimento disciplinare contro un dipendente reo di non avere raccolto la plastica cadutagli dalle operazioni di raccolta e di averla lasciata a terra, come se nulla fosse.

Ad un altro dipendente con contratto a termine, invece, già più volte richiamato e sospeso, non verrà rinnovato il contratto in scadenza a causa delle numerose assenze, molte delle quali senza avviso, mettendo spesso in difficoltà il servizio.

La Impianti SRR tiene a precisare che le azioni intraprese devono servire da monito affinché altre simili azioni non si ripetano a tutela della propria immagine ma, soprattutto, a tutela del servizio da rendere ai cittadini.

L’amministratore porge le proprie scuse a nome di tutta la società ,e a tutela degli operatori che di contro mantengono comportamenti corretti, a tutta la cittadinanza per i disservizi e i disagi arrecati da dipendenti incivili.

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Da madre in figlia, nel segno della Polizia

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C’era anche la nissena Vera Anzalone, tra i 368 corsisti del 229′ corso che oggi hanno giurato come allievi agenti, nella Scuola della Polizia di Stato di Alessandria.

Vera è figlia dell’Assistente Capo Coordinatore della Polizia di Stato Maria Biancheri, in servizio alla Questura di Caltanissetta.

Con la consegna degli alamari e il giuramento, i giovani Allievi sono diventati Agenti in prova e tra pochi giorni raggiungeranno le sedi di servizio, iniziando la vita da poliziotti per la tutela della collettività.

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