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Cronaca

Il cartello di Antifemo per il falò…

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I volontari di “Gela che cambia” ci avevano messo tanto entusiasmo a battezzare la baia intitolandola ad Antifemo ed Entimo. Ma oggi la brutta sorpresa di Ferragosto.


“Stamattina abbiamo trovato il cartello della baia di Antifemo ed Entimo divelto e a terra – racconta Emanuele Sacco – poi, casualmente, parlando con una giovane che stanotte a mezzanotte passava da lì, mi diceva che tre giovani lo avevano rotto per bruciarlo insieme ai legni del falò. Tutto questo perché non ci sono controlli e ognuno fa quello che vuole”.

Magari quei ragazzi non sanno chi sono Antifemo ed Entimo, perché nessuno lo ha detto loro, nell’ambito di una giusta politica di presa di coscienza della storia del territorio.

Antifemo, era un nobile di Rodi; guidò la spedizione che nel 688 a.C. fondò, insieme al cretese Entimo, la città di Gela che fondò importanti città, tra cui Akragas (Agrigento).

Successivamente il condottiero Gelone, a testimonianza del ruolo egemonico ricoperto, trasferì il suo esercito da Gela a Siracusa, divenendone tiranno.

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Cronaca

Scontro auto-moto, centauro ferito

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Sono da chiarire le cause dell’incidente stradale che si è verificato poco prima delle 22 all’incrocio tra via Francesco Crispi e via Pomezia. Lo scontro ha coinvolto una moto ed un’auto. Sul posto sono giunti i sanitari del 118 che hanno prestato le prime cure al centauro, caduto rovinosamente a terra.

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Cronaca

E’ mancato il pediatra Giuseppe Giardina

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Ha seguito migliaia di neonati e bambini dell’hinterland e adesso il pediatra Giuseppe Giardina non c’è più a vedere crescere i più piccoli e curare i pazienti più indifesi.

È morto stamane in una Residenza assistita dove risiedeva da qualche tempo, il medico di Gela, dopo una lunga malattia che lo aveva costretto ad andare in pensione anticipatamente.

Un coro di attestati di stima si è alzato sui social dal momento in cui si è diffusa la notizia.

Per decenni il medico, oggi settantaduenne, ha prestato servizio al reparto di pediatra dell’Ospedale Vittorio Emanuele di Gela.

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Cronaca

Omicidio Santa Croce Camerina: in carcere altri 3 tunisini

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Santa Croce Camerina – A seguito degli interrogatori di garanzia presso il carcere di Ragusa, dei 3 tunisini raggiunti domenica scorsa da un decreto di fermo di indiziato di delitto disposto dal Pubblico Ministero di turno in relazione alla rissa durante la quale è rimasto ucciso un 21 enne loro connazionale, il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale ibleo ha convalidato in toto il provvedimento ed emesso, su richiesta della locale Procura della Repubblica, un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di ulteriori tre tunisini, rispettivamente due 35enni ed un 26enne, anch’essi coinvolti nella rissa di sabato 7 settembre, nel centro storico di Santa Croce Camerina, durante i festeggiamenti di Santa Rosalia.


I tre sono stati rintracciati e tratti in arresto nella serata di ieri, 12 settembre, dai Carabinieri della Compagnia di Ragusa all’esito di una tempestiva attività di ricerca.
Lo sviluppo incessante delle indagini ha permesso di riscontrare a loro carico gravi, precisi e concordanti indizi di colpevolezza per la rissa che ha avuto come triste epilogo il decesso del 21 enne.
I tre, condotti in carcere dai militari dell’Arma, dovranno pertanto rispondere dei reati di rissa aggravata, lesioni personali e porto abusivo di strumenti atti ad offendere.

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Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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