Gela – Rabbia, incredulità e dolore. Sono I sentimenti emerso durante le esequie celebrate dal parroco della chiesa Sant’ Antonio, Michele Mattina per la benedizione all’anima di Tiziano Iudica. Uno ad uno , all’ altare hanno sfilato all’ altare per l’ ultimo saluto. Fra questi il sindaco:
“Con molto dolore – ha detto il sindaco Greco- porgiamo l’estremo saluto a Tiziano, uno degli operatori sanitari che si è distinto e si è sacrificato per difendere e salvaguardare la salute di noi cittadini. Abbiamo l’obbligo di ringraziare lui e tutti coloro che appartengono alla sua categoria professionale, intrepida e generosa, spinta nell’espletamento del proprio lavoro da un grande amore verso il prossimo. In un momento in cui prevalgono gli interessi personali ed egoistici, sono loro che vanno presi come esempio, e come esempio va preso il nostro concittadino Tiziano, persona sempre disponibile, instancabile ed infaticabile lavoratore, sorridente, apprezzato e stimato da tutti.
Come Sindaco, lo voglio ringraziare per il servizio reso alla nostra Città. E sempre come Sindaco, voglio esprimere a tutta la sua famiglia il mio dolore e la mia gratitudine, perché, con il suo esempio, ci ha dimostrato che la nostra comunità può disporre di risorse autentiche, in grado di farla crescere su tutti i piani, soprattutto su quello umano e morale. Capisco che il dolore per una perdita così grave non può trovare alcuna spiegazione, né tanto meno rassegnazione, ma una cosa voglio ugualmente dirla.
Cari familiari, dovete essere orgogliosi di aver contribuito a far crescere Tiziano nel rispetto dei valori che rendono la vita degna di essere vissuta.
Sicuramente, questo non è il momento delle polemiche, ma suonerebbe come pura ipocrisia non sottolineare che la perdita di un giovane operatore costretto a spostarsi, dopo turni massacranti, da Gela verso il capoluogo, ci deve porre davanti a degli interrogativi ai quali tutta la classe dirigenziale e tutta la classe politica dovrebbero rispondere. E probabilmente, si dovrebbe chiedere scusa.
Vi sono vicino, cari familiari, e spero di avere presto l’occasione per dimostrarvi la mia amicizia e la mia riconoscenza per quel che avete saputo donare alla nostra città”.
foto di repertorio