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La festa di Ognissanti

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Il giorno di tutti i Santi, noto anche come Ognissanti, è una festa di certe chiese cristiane che celebrano insieme la gloria e l’onore di tutti i santi, compresi quelli non canonizzati. Nella realtà siciliana ed in quella gelese, il 1 novembre essendo giornata festiva comincia la commemorazione dei defunti che, invece, si celebra domani 2 novembre. Cimiteri gremiti di gente che onora la memoria dei propri cari. File interminabili per arrivare in contrada Farello anche che il Comune ha messo a disposizione gli autobus urbani. A Gela la commemorazione dei defunti è iniziata già da domenica 30 ottobre: i cimiteri sono stati visitati da migliaia di persone che hanno anticipato i tempi nella convinzione vana di evitare le folle.

Nel calendario liturgico della Chiesa cattolica e della Chiesa ortodossa, è chiamata Solennità di Ognissanti oppure Solennità di tutti i Santi.

La solennità del calendario liturgico romano (in latino: Sollemnitas Omnium Sanctorum) cade il 1º novembre (seguita il 2 novembre dalla Commemorazione dei defunti), ed è una festa di precetto; prima delle riforme del papa Pio XII del 1955 aveva anche una vigilia e un’ottava.

Le commemorazioni dei martiri, comuni a diverse Chiese, cominciarono ad esser celebrate nel IV secolo. Le prime tracce di una celebrazione generale sono attestate ad Antiochia, e fanno riferimento alla domenica successiva alla Pentecoste. Questa usanza viene citata anche nella settantaquattresima omelia di Giovanni Crisostomo (407)  ed è preservata fino ad oggi dalle Chiese orientali. Anche Sant’Efrem il Siro (373) parla di tale festa, e la colloca il 13 maggio.

La ricorrenza della Chiesa occidentale potrebbe derivare dalla festa romana della Dedicatio Sanctae Mariae ad Martyres, ovvero l’anniversario della trasformazione del Pantheon in chiesa dedicata alla Vergine e a tutti i martiri, avvenuta il 13 maggio 609 o 610 da parte di papa Bonifacio IV; la data del 13 maggio coincide con quella citata da Sant’Efrem.

In seguito il papa Gregorio III (731-741) scelse il 1º novembre come data dell’anniversario della consacrazione di una cappella a San Pietro alle reliquie “dei santi apostoli e di tutti i santi, martiri e confessori, e di tutti i giusti resi perfetti che riposano in pace in tutto il mondo”. Arrivati ai tempi di Carlo Magno, la festa in onore di tutti i santi era diffusamente celebrata in novembre.

Il 1º novembre venne decretato festa di precetto da parte del re franco Luigi il Pio nell’835. Il decreto fu emesso “su richiesta del papa Gregorio IV e con il consenso di tutti i vescovi”.[2] La festa si dotò di ottava solenne durante il pontificato del papa Sisto IV, quando bandì la crociata per la liberazione di Otranto. La solennità di Tutti i Santi sostituì l’antica festa romana dedicata a San Cesario di Terracina (santo tutelare degli imperatori romani), fissata proprio al 1º novembre: in questo giorno una solenne processione partiva dalla Basilica dei Santi Cosma e Damiano e si dirigeva sul Palatino in onore di San Cesario e degli imperatori. Il papa Gregorio IV avrebbe deciso di trarne partito per sradicare questo culto idolatrico; gli imperiali installati sul Palatino gli ricordavano ogni anno, con la festa di San Cesario, lo spettacolo delle loro pratiche semipagane e semicristiane

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La Regione seleziona i componenti del Comitato etico territoriale

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Un unico Comitato etico territoriale Sicilia si occuperà della valutazione delle sperimentazioni cliniche riguardanti dispositivi medici e medicinali e, in maniera congiunta con le autorità competenti, della verifica dei protocolli di studio.

Lo prevede un decreto del Ministero della Salute, che ha individuato quaranta Comitati in tutta Italia e specificato i criteri relativi alla composizione e al funzionamento di questi organismi, che devono garantire le qualifiche e l’esperienza necessarie a valutare gli aspetti etici, scientifici e metodologici degli studi proposti.
 I venti componenti del Cet Sicilia dovranno essere in possesso di una documentata conoscenza ed esperienza nelle sperimentazioni cliniche dei medicinali e dei dispositivi medici, come richiesto da un decreto dell’assessore regionale alla Salute, Giovanna Volo, che avvia una manifestazione di interesse per individuare le professionalità richieste e formare un elenco di esperti di durata triennale.
«Ritengo importante che la Sicilia possa dotarsi di un organismo prezioso per il corretto funzionamento dell’attività scientifica e sanitaria – sottolinea l’assessore Volo – attingendo alle migliori professionalità presenti sul territorio, con documentata competenza ed esperienza in questo delicato ambito».
In particolare, la composizione del Cet Sicilia dovrà comprendere cinque esperti in materia di sperimentazione clinica, di cui uno nello studio di nuove procedure tecniche, diagnostiche e terapeutiche, invasive e semi-invasive; un medico di medicina generale territoriale, un pediatra, un biostatistico, un farmacologo, un farmacista ospedaliero, un esperto in materia giuridica, un esperto in materia assicurativa, un medico legale, un esperto di bioetica, un rappresentante dell’area delle professioni sanitarie interessata alla sperimentazione, un rappresentante delle associazioni di pazienti o cittadini impegnati sui temi della salute, un esperto di dispositivi medici, un ingegnere clinico o un fisico medico, un esperto in nutrizione (in caso di studi di prodotti alimentari sull’uomo), un esperto in genetica (in relazione agli studi di genetica). La partecipazione degli esperti ai lavori del Cet Sicilia sarà a titolo gratuito.

Il decreto è consultabile sulla pagina istituzionale dell’assessorato della Salute.
La domanda di partecipazione dovrà essere inviata entro il 21 aprile

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Processo contro 29 attivisti del movimento No Muos

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Si è conclusa la fase delle indagini preliminari e il 30 marzo ci sarà la prima udienza al Tribunale di Gela contro 29 attiviste e attivisti No Muos.

Il movimento No Muos ha diffuso un comunicato in cui spiega i motivi dell’agire dei suoi attivisti.


“Si tratta dell’ennesimo processo in cui il tentativo è quello di criminalizzare un movimento antimilitarista, antimperialista e internazionalista che da anni si oppone alla nocività di una delle più grandi basi militari statunitensi, la base M. U. O. S. (Mobile User Objective Sistem): abusiva, situata in Sicilia nella sughereta di Niscemi, serve a coordinare le guerre agite dai più potenti governi mondiali mediante i droni che partono da Sigonella e, come se non bastasse, per via delle enormi emissioni elettromagnetiche emanate, arreca quotidianamente danni gravi alle terre e alla salute di chi abita nei pressi del largo raggio d’azione (di almeno 180 km) in Sud Italia.
Prima che le 3 megaparabole venissero installate all’interno della base NRTF, in cui dagli anni ’90 sorgevano 46 antenne già di per sé nocive e mortifere, le mobilitazioni riuscirono, occupando la base militare, a bloccarne il funzionamento: le accuse che ci venivano rivolte erano di “interruzione di pubblico servizio, per aver impedito le comunicazioni belliche tra 4 continenti”.
Ribadiamo che per noi la guerra non è un pubblico servizio bensì un crimine e continuiamo ad avanzare a testa alta la nostra contrarietà alle politiche belliciste di cui l’Italia si fa promotrice attraverso la produzione e lo spaccio di armi e munizioni, ultima in Ucraina.
Oggi ancor più vediamo gli effetti prodotti da basi militari come quella di Niscemi nelle guerre che la Nato e i governi imperialisti stanno portando avanti nel mondo. Attualmente 59 i conflitti: un circolo vizioso in cui sono condannate alla fuga, nella migliore delle ipotesi, intere popolazioni che respinte alle frontiere rischiano la morte in mare come è successo a Cutro, e, se riescono a sbarcare, vengono criminalizzate e costrette alla clandestinità per essere sfruttate bestialmente al limite della schiavitù.
Inoltre siamo consapevoli di quanto le guerre combattute abbiano un immediato riflesso anche sulla nostra vita con la guerra che i governi al servizio delle multinazionali ci fanno attraverso la dismissione e la svalutazione di servizi pubblici essenziali come sanità e formazione e portando avanti politiche economiche basate sull’estrattivismo, sullo sgretolamento del tessuto sociale e la criminalizzazione del dissenso.
Respingiamo le accuse false e pretestuose che ci vengono dirette ancora una volta in questa circostanza e rivendichiamo con forza la nostra presenza in quel territorio, per lo smantellamento del “Muostro” e di tutte le basi militari, per una società senza guerre e senza sfruttamento, per la liberazione da tutte le oppressioni”. 

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C’è il via libera all’assunzione diretta del personale da parte di Impianti Srr

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Se anche il Comune di Piazza Armerina aderirà al servizio gestito dalla Impianti saranno 300 i lavoratori delle ditte private già impegnate nel servizio nei Comuni d’ambito che potranno essere assunti in via diretta da Impianti.

Questo è possibile applicando l’articolo 20 del Decreto legislativo 201/22. Il parere legale richiesto da Srr e da Impianti è positivo. I concorsi che erano stati sospesi saranno riavviati sia per assumere il personale che non gode della clausola sociale, sia per creare una graduatoria di merito cui attingere per altre assunzioni e sostituzioni. Dopo Pasqua si convocherà un’assemblea dei sindaci per istituire la Cuc a servizio dei Comuni soci e per la gestione ordinaria della Tari.

Intanto Impianti darà il via a un intervento straordinario a Gela per 2 mesi con 20 unità impiegate nello scerbamento a Macchitella e nel lavaggio di varie strade cittadine.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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