La flotta Itabus viaggia in Italia con il biocarburante diesel HVOlution
di Enilive: un nuovo accordo consolida la collaborazione tra Enilive, la società di Eni dedicata ai servizi e prodotti per la mobilità, e Itabus, società di trasporto su gomma a lunga percorrenza che dallo scorso maggio fa parte del gruppo Italo.
L’intesa, che segue quella sottoscritta dalle due società nel 2021, ha l’obiettivo di svilupparee valorizzare l’impegno congiunto di Itabus e Enilive per una mobilità più sostenibile e prevede il rifornimento e l’utilizzo, da parte dei 100 mezzi Itabus dedicati al trasporto
passeggeri in Italia, del diesel HVOlution, il biocarburante diesel di Enilive al 100% da
materie prime rinnovabili (ai sensi della Direttiva europea sulle energie rinnovabili).
Prodotto nelle bioraffinerie Enilive di Venezia e Gela prevalentemente da scarti, come gli oli esausti da cucina e i grassi animali, e da residui provenienti dall’industria agrolimentare, HVOlution
è un olio vegetale idrogenato che può essere utilizzato da tutte le motorizzazioni omologate* e che è disponibile in oltre 1.000 stazioni di servizio Enilive.
Itabus, con la sua flotta di 100 bus di ultimissima generazione, fa della sostenibilità uno dei pilastri del proprio progetto.
La società, che di recente ha presentato la nuova stagione riccadi novità, ad oggi serve 14 regioni, offrendo 500 partenze ogni giorno da oltre 85 città italiane. Grandi centri, snodi infrastrutturali strategici (come stazioni Alta Velocità e
aeroporti), piccoli borghi e località turistiche sono collegati quotidianamente, garantendo così un modello di viaggio condiviso, sicuro e confortevole.
Giovanni Maffei, Head of Commercial and Marketing di Enilive, ha commentato: “La
decarbonizzazione del trasporto su strada, in particolare dei mezzi adibiti ai passeggeri, èuna sfida importante per la transizione ecologica. Siamo orgogliosi che Itabus, un operatore importante per la mobilità delle persone nel nostro Paese, abbia scelto di affrontarla insieme
a Enilive utilizzando HVOlution. Tenuto conto dell’intera filiera del prodotto, che comprendeprincipalmente l’utilizzo di rifiuti e scarti in un’ottica di economia circolare, questo biocarburante diesel contribuisce alla riduzione delle emissioni rispetto al prodotto fossile di
riferimento e non richiede modifiche alle infrastrutture.”
Le stime internazionali prevedono
che la domanda di biocarburanti idrogenati crescerà nel corso dei prossimi anni e, per farfronte a questa richiesta, Enilive prevede di aumentare la propria capacità di bioraffinazionea oltre 5 milioni di tonnellate/anno entro il 2030.
Francesco Fiore, Amministratore delegato di Itabus, ha commentato: “Abbiamo una flotta di autobus all’avanguardia sotto ogni punto di vista e la sostenibilità è da sempre al centrodella nostra strategia.La partnership con Enilive prosegue perché abbiamo gli stessi obiettivi e la stessa visione di intenti. Lavoriamo costantemente per adottare soluzioni che possano contribuire alla riduzione delle emissioni e l’impatto ambientale. Il bus rappresenta uno dei mezzi di viaggio condiviso maggiormente utilizzato e stiamo implementando le soluzioni intermodali con il treno per connettere gli hub strategici del Paese e garantire un efficiente servizio di mobilità ai cittadini”