Continua il botta e risposta fra la maggioranza e l’opposizione del consiglio comunale. Il gruppo di sostegno al sindaco risponde alla consigliera Virginia Farruggia sul tema del sistema di compostaggio. La provocazione era già stata rintuzzata dal sindaco che aveva tacciato la grillina di fare disinformazione.
“Ancora una volta, con le sue dichiarazioni, la consigliera del Movimento 5 Stelle Virginia Farruggia continua a fare una cattiva nonché distorta informazione.
Pensavamo che quanto dichiarato dal primo cittadino in occasione della mozione presentata dalla stessa consigliera nella seduta consiliare del 19 luglio sarebbe bastato per far ben comprendere la situazione attuale e futura in merito all’ampliamento del sistema di compostaggio di Brucazzi ma, ahimè, rileviamo che purtroppo così non è. Il vizio di studiare i documenti e valutare nel merito non è un “brutto vizio”, come sostiene la stessa Consigliera. Il brutto vizio sussiste, invece, quando si studia e si valuta senza imparzialità, con l’unico intento di fare una opposizione politica sterile e non a favore del nostro territorio. Sicuramente questa Amministrazione, con in capo il Sindaco, ha a cuore, come più volte dimostrato, il nostro territorio, e non è consentito a nessuno sostenere che chi attualmente amministra non ha valutato le ricadute sullo stesso! Tra l’altro, non è dato comprendere quali siano “le ragioni per temere che tale intervento peggiorerà la situazione attuale”.
Il segnale alle imprese cui fa riferimento la consigliera, riteniamo di averlo dato spiegando che l’ATO CL2 in liquidazione ha avviato una serie di interventi manutentivi significativi nell’impianto, non solo per migliorarne l’efficienza, ma anche per ripristinare alcuni presìdi ambientali nel tempo divenuti obsoleti.
Inoltre, la possibilità di utilizzare correttamente la potenzialità dell’impianto prevede anche il ripristino del sistema di misura e controllo delle fasi di aerazione nelle biocelle e nelle aie insufflate, che, associate al ripristino delle coperture dei cumuli delle stesse aie insufflate che sarà completato entro il mese di agosto, permetterà di trattare una quantità di frazione organica commisurata alla potenzialità dell’impianto, con un incremento del quantitativo giornaliero complessivo del 27,31%. Si tratta di un modesto aumento, ma che potrà assolvere positivamente, seppur parzialmente, alle esigenze di trattamento della FORSU nel quadro emergenziale dei comuni dell’ATO CL2-SRR ATO4.
È opportuno precisare che, con questi interventi di manutenzione straordinaria ed efficientamento in corso, sarà ripristinato il sistema di regolazione e controllo delle portate dei ventilatori, sarà migliorata l’organizzazione dei conferimenti e si otterrà una sensibile riduzione dell’impatto odorigeno dell’impianto, che ha creato non pochi disagi.
Ed in tal senso, a breve verrà avviata su una parte della frazione organica, e nell’ambito dell’attuale processo, una prova dimostrativa (già effettuata con successo presso altri impianti) di miscelazione della FORSU con uno strutturante addittivato in grado di accelerare sensibilmente la fase di ossidazione aerobica con un serio abbattimento delle emissioni odorigene e la produzione di un compost di buona qualità. Tecnicamente, detta prova, che verrà effettuata dapprima su una quantità di 20 tonnellate di FORSU per una durata di 4 settimane, comporterà la miscelazione con un nuovo trituratore-miscelatore e una fase di doppia vagliatura. Una volta ottenuto un esito positivo, si allargherà l’utilizzazione del “nuovo strutturante” interamente recuperabile, alla FORSU dell’impianto migliorando ulteriormente la fase aerobica.
È quanto mai opportuno ribadire che l’attuale gestione commissariale, seppur con finalità di procedere alla liquidazione degli asset, deve tutelare, in termini di valore e per il periodo liquidatorio, l’impianto di Brucazzi, onde consentire ai Comuni soci lo svolgimento dei regolari servizi di raccolta differenziata della FORSU, con l’ulteriore obiettivo di evitare i trasferimenti dell’organico in impianti fuori dal territorio dell’ambito, anche regionale, con conseguenti disservizi e maggiori costi e, soprattutto, scongiurare emergenze igienico-sanitarie e di ordine pubblico“.