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Libera Mente con l’ing.Costa unica novità nella Giunta Greco

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L’unica novità della Giunta Greco è  stata l’ingresso degli ormai ex ribelli di  Libera Mente che hanno occupato il posto lasciato vuoto un anno e mezzo fa dal Pd . “Di concerto ed in piena sintonia con il collega Pierpaolo Grisanti – dice il capogruppo Vincenzo Casciana – abbiamo scelto il nome dell’Ingegnere Nanni Costa , persona preparata che ci ha dato la disponibilita’ richiesta con molto  entusiasmo , e a Lui va il Nostro  migliore augurio”
“Siamo stati sempre convinti – continua- che la politica non deve essere fatta per la politica , non deve essere fine a se stessa  , ma deve essere fatta per la collettivita’ La scelta dell ‘ Ingegnere Costa porta  verso  questa convinzione. Lo abbiamo proposto per le sue solide esperienze professionali: è stato per tanti anni Dirigente del settore Lavori Pubblici”.” Essere protagonisti di un Governo cittadino- aggiunge Casciana –  significa anche essere nelle condizioni di  offrire un nome di spessore che puo’ sistemare senza nessun indulgio il settore a cui sarà assegnato , Costa e’ persona preparata e molto esperto di pubblica amministrazione. Inizia questo percorso mettendosi al servizio della comunità con serietà e piena disponibilità.Potrà svolgere al meglio il ruolo di Assessore , grazie alla sua esperienza, competenza, conoscenza delle dinamiche della macchina amministrativa.Inoltre, grazie alla stima di cui gode da parte di tutti, sono certo che saprà collaborare al meglio tanto con gli alleati quanto con le opposizioni.
Sarà una persona competente con tanto tempo e passione da dedicare alla nostra città, portando avanti al meglio la delega che gli sara’ assegnata.Con l assessore Toto’ Cordaro ,che si e’ personalmente complimentato per la nomina ( ci siamo gia’ dati una data per un incontro , in Assessorato Regionale , insieme a Sindaco , assessore e il Gruppo di Libera-Mente ,per discutere il mettere in campo , subito , azioni che potrebbero portare  alla risoluzione di problemi atavici dal punto di Vista patrimoniale e/o ambientale , oltre a definire i confini sul demanio per l’ autorita’ di sistema portuale che permetterebbero il pronti via al nuovo Commissario Pasqualino Monti ), abbiamo trovato una convergenza su un percorso condiviso mettendo sempre al primo posto i bisogni della città.Siamo sicuri che nel suo ruolo l’ingegnere Costa interpreterà e favorirà il cambiamento in atto, contribuendo all’azione amministrativa, in piena sintonia con il Sindaco Lucio Greco e tutta la Giunta”

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Cronaca

La promozione dei valori della democrazia

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Dal prof.Nuccio Mulè riceviamo e pubblichiamo:

La constatazione negli ultimi decenni di vedere manifestazioni pubbliche commemorative non sentite e sempre più disertate, appannaggio solo delle Forze dell’Ordine e delle Associazioni d’Arma, sembra dimostrare che la nostra città è di fronte ad un’arretratezza culturale in cui la storia nazionale e, peggio ancora, quella locale pagano lo scotto di un disinteresse atavico delle istituzioni con la Scuola in primo piano che, soprattutto come sistema formativo, ha fatto e fa poco e niente per divulgare e far conoscere ai giovani la storia locale ma anche quella nazionale riferita in particolare alla Seconda Guerra Mondiale. 

Scuola che, al di là di rari casi nell’ambito delle direttive ministeriali, secondo il parere dello scrivente, ha fatto poco per promuovere i valori della democrazia, della giustizia, dell’uguaglianza e dell’educazione ambientale. E la recente reintroduzione dell’Educazione Civica nelle scuole ne è una dimostrazione, si spera solo che non faccia la stessa fine di quella che c’era prima, considerata spesso opzionale.


La scuola, oltre alla famiglia, nella sua azione formativa dovrebbe considerare primario il compito di formare il cittadino secondo i fondamenti di una civile convivenza e secondo i dettami della Costituzione i cui valori purtroppo oggi risultano sconosciuti e dimenticati dai più, docenti compresi.



La Costituzione, nata dalla Resistenza, al di là della contiguità temporale, ha avuto un sedimento culturale che è maturato grazie alle diverse esperienze di tre generazioni, oltre al fatto che essa deve la sua struttura e il suo spirito alle diverse matrici ideologiche dell’antifascismo. Antifascismo che, visti i rigurgiti fascisti di oggi, sarebbe opportuno rafforzare e rivivificare in tutte le sue componenti.


Una situazione poco studiata se non trascurata dalla storiografia ufficiale, è quella relativa all’attività dei Comitati di Liberazione Nazionale nel territorio siciliano, alla pari degli altri operanti nella Penisola, che ebbero una proficua operosità sia a Palermo che in tutti i centri dell’Isola, Gela compresa, con un notevole contributo alla rinascita della democrazia. 
Quindi, sarebbe opportuno ed efficace che quanto accaduto a Gela in quel periodo diventasse oggetto di studio e di ricerca, non fosse altro per avere un quadro storico più ampio sul contributo della città alla causa nazionale della Liberazione.
Negli archivi degli istituti storici presenti in molte regioni d’Italia si riscontrano centinaia di migliaia di nominativi che parteciparono alla Resistenza a partire dagli anni Quaranta, in particolare in quello dell’Istituto Storico della Resistenza di Torino si trovano gli elenchi dei partigiani che operarono in Piemonte con una lista di quasi centomila nominativi.  

Nell’archivio del DGA (Direzione Generale Archivi) del Ministero della Cultura, alla voce “I Partigiani d’Italia - Lo schedario delle commissioni per il riconoscimento degli uomini e delle donne della Resistenza”, si trovano gli elenchi dei partigiani che operarono in tutte le regioni italiane a partire dagli anni Quaranta. Per quanto riguarda la Sicilia tali elenchi contengono 6.554 nominativi di partigiani ripartiti nelle nove province: Palermo con 1.619, Catania con 1.101, Messina con 1.082, Agrigento con 613, Caltanissetta con 419, Trapani con 542, Enna con 364, Siracusa con 466 e Ragusa con 348. Per il Comune di Gela compaiono 60 nominativi a cui se ne aggiungono altri 20 della ricerca dello scrivente, portando il numero totale, certamente non definitivo, a 80 partigiani gelesi di cui tre donne: Angela Crapanzano, Rosaria Felici e Angela Puzzo.

Infine, un capitolo a parte è rappresentato dai gelesi antifascisti che in diverso modo durante il regime operarono a Gela e in collegamento con diversi esponenti in altre città; il loro numero fino ad oggi arriva a 57, tra essi si citano oltre all’On. Salvatore Aldisio, il Prof. Vincenzo Giunta, l’anarchico Gaetano Di Bartolo Milana e gli insegnanti Giovanni Mangione, Rocco Tignino e Gina Pane.

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Stamattina, in occasione del 79° anniversario della Liberazione d’Italia, il prefetto di Caltanissetta, Chiara Armenia, alla presenza di Autorità civili e dei vertici militari della Provincia, ha deposto una corona d’alloro al Monumento ai Caduti di viale Regina Margherita. La deposizione è stata preceduta dall’alzabandiera e dall’onore ai caduti tributato dallo schieramento del picchetto d’onore Interforze.

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Lotto, vinti a Gela più di 50 mila euro

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