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Licia Abela (Dem): “Con Elly Schlein vogliamo impegnarci senza cercare poltrone”

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“La vittoria alla segreteria nazionale di Elly Schlein è stato un risultato di portata straordinaria. Questo è ovviamente per noi solo un punto di partenza rispetto ad un mandato che abbiamo ricevuto dalle elettrici e dagli elettori che si riconoscono nei valori del Partito Democratico”: lo dice la Dem Licia Abela che ha dato vita in città al comitato pro Schlein.

“Il comitato costituito a supporto della candidata rimane vivo – aggiunge- e ha voglia di essere ancora una volta, e con ancora con più forza, il punto di traino e di unione tra la comunità in cui viviamo ed il partito. Necessario è ritrovare il sentimento di appartenenza verso il valore della partecipazione democratica, necessario è non venire meno alle speranze che le cittadine ed i cittadini hanno riposto nelle nostre mani”. “Vogliamo costruire un rapporto diretto con la segreteria nazionale, portare la Segreteria Schlein -sottolinea- a conoscere la base che l’ha sostenuta davvero, portarla qui a Gela con le lavoratrici ed i lavoratori del territorio, parlare con lei di scuola, ambiente e diritti, aprire con ottimismo ad un nuovo tesseramento per far entrare i cittadini dentro l’anima politica attiva . Occorre riconoscere il valore dell’azione di mediazione politica del segretario Guido Siracusa, bisogna portare le modalità di relazione e dialogo che già a livello nazionale si stanno affermando anche nel nostro territorio per fare in modo di essere realistici rispetto ad una lotta contro le destre. L’impegno del gruppo che ho coordinato ha ancora più valore se si ammira come questo non abbia puntato ad alcun posto al sole, nessuna poltrona, ma solo al desiderio di rinascita mosso dallo spirito di innovazione che questo partito vuole e crede di dovere alla città di Gela”.

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Attualità

Acqua ogni giorno in sei Comuni del Nisseno

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A seguito dell’ultima seduta della Cabina di Regia, è stato autorizzato un maggiore apporto idrico proveniente dall’invaso Ancipa e dal sistema Madonie Est.

Questa decisione ha consentito una rimodulazione della distribuzione idrica in diversi comuni della provincia di Caltanissetta, garantendo l’erogazione dell’acqua tutti i giorni.

I Comuni interessati dal miglioramento del servizio sono: Acquaviva, Marianopoli, Santa Caterina, Serradifalco, Vallelunga e Villalba.

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Attualità

L’attenzione ai bimbi del reparto di pediatria: donazione dell’Interact club

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L’Interact di Gela ha donato un lettino e due saturimetri al reparto di pediatria dell’ospedale Vittorio Emanuele diretto dal dott. Rosario Caci. Materiale che il club gelese ha acquistato grazie ai proventi di un’iniziativa solidale promossa durante le scorse festività natalizie: la vendita dei panettoni.

Il progetto è stato condotto in collaborazione con il Rotary e gli istituti “Eschilo” e “Vittorini”, che hanno partecipato con entusiasmo come evidenziato dal presidente dell’Interact Elias d’Aleo. La referente del progetto per conto del club è invece Beatrice Mangiavillano.

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Daniele Maganuco racconta: “Il Canto della Pivila”

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Nei vicoli stretti e tortuosi di un antico quartiere siciliano, le case dai tetti in coppo si stringevano l’una all’altra come a cercare protezione. Le pale di fichi d’India crescevano indisturbate sui tetti, creando delle sagome verde brillanti che sembravano sfidare il tempo. Era una notte come tante, silenziosa…

In quella notte, un vecchietto, ormai stanco, lottava per trovare la pace. La sua famiglia lo vegliava con devozione, ma le ore si facevano sempre più lunghe, e il respiro affannoso del moribondo riempiva la casa di un silenzio denso. All’improvviso, un canto agghiacciante squarciò l’aria. Era la Pivila, come viene chiamato il barbagianni in lingua siciliana. Il suo verso era spaventoso, simile a un urlo di terrore che si propagava tra le case, un richiamo cupo e minaccioso che solo chi conosceva la tradizione poteva comprendere.

Il barbagianni si posò sul tetto della casa del moribondo. Nessuno lo vide, ma chi conosceva le leggende capì subito. La Pivila era giunta per aiutare l’anima del vecchietto a trovare pace, a permettergli di esalare l’ultimo respiro e passare oltre. Si diceva che questo uccello, considerato portatore di sventura, fosse in realtà un custode tra i due mondi, capace di aiutare chi non riusciva a liberarsi dalla vita terrena.

Il grido inquietante continuò per alcuni minuti, penetrando i cuori dei vicini come un avvertimento. Poi, improvvisamente, tutto si fermò. Il canto cessò e il vecchio spirò, come se quel suono spettrale avesse finalmente liberato la sua anima. La Pivila, silenziosa e invisibile, volò via.

Nel quartiere, però, la Pivila non portava via un’anima sola. Nei giorni successivi, altre tre morti si verificarono nel quartiere. Un’anziana a est, un uomo a ovest, e un altro a sud. E così, come già successo altre volte, le morti formarono una croce immaginaria sulla mappa del quartiere, con il vecchietto al punto nord.

Non era una croce visibile, ma chi conosceva la storia sapeva che quel segno era come un ciclo naturale di vita e morte. Quando la Pivila appariva, le anime pronte a partire la seguivano, tracciando un disegno invisibile sul quartiere. Gli abitanti, però, non osavano parlare apertamente di quella strana coincidenza. La morte era un mistero che preferivano lasciare avvolto nel silenzio.

E così, anche quella notte, il canto del barbagianni si spense nel nulla, lasciando dietro di sé un quartiere segnato dal passaggio tra la vita e la morte, una verità che si tramandava di bocca in bocca, di generazione in generazione.

Disclaimer: Il barbagianni è un uccello bellissimo e maestoso, simbolo di saggezza e protezione in molte culture antiche. La superstizione che lo lega alla sventura nasce da credenze popolari diffuse dai primi cristiani. In epoca pagana, infatti, il barbagianni e la civetta erano simboli sacri, legati alla dea Atena, dea della saggezza e della guerra giusta. Solo in seguito, con l’avvento della religione cristiana, furono trasformati in simboli negativi e demoniaci.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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