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Lo sport abbatte le barriere: al PalaLivatino in campo pazienti e operatori

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Il Gruppo Cappadona ha promosso la seconda edizione del trofeo “Nuccio Cappadona”, un torneo di calcio a 5 giocato da pazienti affetti da patologia psichiatrica, in onore del fondatore del gruppo. Il Gruppo Cappadona, che gestisce in Sicilia varie strutture sanitarie, opera nel settore della salute mentale da un ventennio attraverso le sue comunità terapeutiche assistite che affrontano il difficile ed impegnativo compito della riabilitazione psichiatrica.

Questa mattina al PalaLivatino si è svolta la manifestazione sportiva, cui hanno partecipato operatori e pazienti delle strutture di quattro province: Palermo, Ragusa, Caltanissetta, Agrigento. Nelle intenzioni della presidente del gruppo, Giulia Cappadona, l’obiettivo è quello di promuovere l’inclusione delle persone con patologia psichiatrica e di utilizzare anche la pratica sportiva, come in questo caso, per riuscirci.

Questa mattina, inoltre, l’evento ha rappresentato l’occasione per ricordare la giovane operatrice Nicoleta Gallo, recentemente scomparsa, che ha lavorato presso la Cta “Villa Isabella”: quest’ultima è la struttura del Gruppo Cappadona presente in città. 

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La nona sinfonia del Niscemi. Comandatore: “La vittoria non è un’ossessione”

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«Gioco per vincere, ma la mia ossessione non è la vittoria. L’importante è trasmettere qualcosa, tirare fuori qualcosa dai ragazzi, dare loro il massimo e metterli nelle condizioni di fare il massimo». Fabio Comandatore è l’allenatore del Niscemi dei record: la sua squadra comanda il girone D del campionato di Promozione con 27 punti, frutto di nove vittorie in nove gare.

Anche domenica scorsa gara senza storia, contro il Priolo un secco 3-0 per suonare la nona sinfonia. «Se contiamo anche le gare della passata stagione – dice il tecnico dei gialloverdi –, siamo ormai a 18 o 19 gare vinte consecutivamente. Sincero? Ho perso il conto. Perché io non penso alla vittoria di una gara ma al percorso, a lavorare bene con i ragazzi per raggiungere i risultati».

Risultati che, classifica alla mano, stanno arrivando alla grande: tra la capolista e la sua diretta inseguitrice, l’Atletico Megara, ci sono già otto punti di differenza. Numeri che parlano.

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L’Albert Nuova Città di Gela chiude il mercato con un grande colpo: arriva Selene Gambini

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Un ultimo grande colpo di mercato come sigillo del grande lavoro svolto in questi mesi dall’Albert Nuova Città di Gela, che ha costruito una rosa di alto livello. Qualità, esperienza e tanta passione contraddistinguono Selene Gambini: l’atleta originaria di Comiso è una nuova giocatrice giallorossa.

Classe 1991, ruolo centrale, l’ultima stagione in forse alla Pvt Modica vincitrice del Campionato Serie B2: Gambini è adesso a disposizione di mister Bonaccorso che potrà contare sul suo prezioso contributo.

«Selene è una ragazza che abbiamo voluto fortemente ed è con lei che chiudiamo il nostro mercato – dichiara il direttore sportivo, Fortunato La Rosa -. Ha molta esperienza e notevole qualità, siamo certi che potrà diventare un punto di riferimento per questa squadra. Ci aspettiamo grandi cose da lei, ci darà sicuramente quel qualcosa in più che sino ad ora possibilmente è mancato in campo».

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Poker di successi per il Gela basket, Bernardo: “Adesso siamo grandi”

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Quattro vittorie in sei gare di campionato ma, soprattutto, un poker di successi consecutivi che ha proiettato la squadra nelle altissime sfere della classifica di Serie C. Gli otto punti del Gela basket sono “figli” del percorso di crescita avviato dalla squadra del presidente Cipolla, che è tornata dall’ultima sfida di Milazzo con una vittoria in rimonta preziosissima per morale e classifica.

«A Milazzo siamo rimasti compatti anche nelle situazioni più difficili – spiega coach Totò Bernardo -, su un campo ostico e contro un’ottima squadra di giovani che sul campo “volavano”. Questa è la partita che ha dato il segnale su ciò che possiamo fare. In due anni siamo diventati una grande squadra».

E adesso è già cominciato il conto alla rovescia per la supersfida casalinga di domenica contro la capolista Comiso: «Volevamo arrivare alla sfida di domenica con la condizione morale giusta, speriamo di avere duemila persone al palazzetto dove – annuncia Bernardo – ci sarà ancora la raccolta fondi per il nostro Flavio».

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