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Lucisano non poteva ricoprire due ruoli di commissario: lo ha decretato l’Anac

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L’Anac si è pronunciata a posteriori su denuncia dell’ex direttore dell’Ipab ‘Antonietta Aldisio’:  il commissario Lucisano non avrebbe potuto ricoprire due ruoli in contemporanea, all’Ipab e  all’Ato Cl2, Lucisano infatti ha lasciato quell’incarico. L’ Autorità nazionale anticorruzione si è pronunciata a seguito della denuncia dell’ingegnere Renato Mauro, coinvolto nel terremoti giudiziario che ha travolto l’Ipab e sottoposto a misura interdittiva.  Il pronunciamento dell’Anac è stato notificato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Gela e alla Corte dei Conti. Mauro nella sua segnalazione aveva messo in evidenza che si configurano anche danni erariali, e ha avanzato perplessità sulla legittimità degli atti sottoscritti dal commissario. Lucisano aveva presentato delle controdeduzioni evidentemente non accolte. Secondo l’ Anac, non avrebbe potuto svolgere funzioni di commissario in un ente pubblico come l’Ipab e nel contempo ricoprire l’incarico di commissario presso l’Ato rifiuti in liquidazione, ritenuto invece ente privato a controllo pubblico.

L’Anticorruzione fa rilevare la dichiarazione di insussistenza di cause di incompatibilità, non pubblicata ne’ sul sito di Ato né su quello Ipab. Mauro aveva segnalato le incongruenze più volte sulla posizione di Lucisano ma solo oggi incassa una risposta positiva.

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Attualità

Impianto pubblicitario a rischio di crollo in via Crispi

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I vigili del fuoco sono intervenuti in via Crispi transennando l’area in cui insiste un impianto pubblicitario.

Venerdì durante la giornata dell’allerta meteo il vento ha compromesso la stabilità dell’impianto che rischia di crollare da un momento all’altro.

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Attualità

A Settefarine Festa di San Sebastiano tra musica, salsiccia arrosto, sport e cultura

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Le condizioni del tempo hanno consentito che il programma dei festeggiamenti in onore di San Sebastiano martire andasse avanti così come era stato elaborato.

Sabato sera grande festa di quartiere nel cortile della chiesa di Settefarine con tanta musica, carne arrostita sulla fornacella e tanta fraternità.

Oggi ha avuto grande successo il raduno delle auto d’epoca, un appuntamento giunto alla terza edizione. La festa che coinvolge il popoloso quartiere in vari momenti sacri e profani. Tra le altre iniziative la presentazione di libri e il tiro dell’arco per i bambini. Stasera la chiusura.Alle 18.30 la Santa Messa sarà celebrata dal vescovo di Piazza Armerina mons. Rosario Gisana

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Attualità

Cerimonia inaugurale per Agrigento Capitale italiana della Cultura 2025

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Agrigento- Nonostante il freddo e il vento, la politica, i cittadini , le scuole hanno atteso e accolto festanti l’arrivo del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e dei rappresentanti delle altre istituzioni nazionali, regionali e comunali davanti al Teatro Pirandello di Agrigento per la cerimonia inaugurale di Agrigento Capitale italiana della Cultura 2025

“Una lezione di educazione civica all’aperto”, poche ma significative parole che riassumono il senso per le scuole della giornata inaugurale di Agrigento Capitale italiana della Cultura 2025. Parole di una delle dirigenti scolastiche che stamattina insieme ai docenti e al Vicario dell’Ambito Territoriale di Agrigento Elvira De Felice, hanno accompagnato le centinaia di alunne e alunni di alcuni Istituti comprensivi del capoluogo e della provincia. Per la città di Agrigento erano presenti l’I.C. Esseneto, I.C. Quasimodo e I.C. Levi Montalcini, per Porto Empedocle l’I.C. Pirandello e I.C. Livatino, per Favara l’I.C. Camilleri e I.C. Falcone e Borsellino.

«Agrigento, con l’isola di Lampedusa e i Comuni della provincia, ha assunto come ispirazione, riferimento tematico e obiettivo di questo anno la relazione fra l’individuo, il prossimo e la natura, ponendo come fulcro l’accoglienza e la mobilità. Il programma delle iniziative presentato a un pubblico nazionale e internazionale è di grande interesse. Partendo dalla straordinaria eredità culturale del territorio, infatti, valorizza una variegata offerta culturale, nella quale tradizione, intersezioni e contaminazioni culturali consentono di definire una dimensione innovativa che guarda con fiducia allo sviluppo socio-economico che, con fatica ma con determinazione, la Sicilia ha già avviato». Queste alcune delle riflessioni pronunciate dal presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, nella cerimonia di apertura di Agrigento Capitale italiana della Cultura 2025, che si è svolta questa mattina al Teatro Pirandello, alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, del ministro della Cultura, Alessandro Giuli, del presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno, del sindaco di Agrigento, Francesco Micciché, del commissario straordinario del Libero Consorzio di Agrigento, Giovanni Bologna e di tutte le autorità locali.

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