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L’Ugl interviene sul provvedimento di sospensione delle assunzioni per effetto di sentenza

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La Segreteria provinciale dell’UGL di Caltanissetta è di recente venuta a conoscenza del fatto che l’ASP provinciale ha disposto precauzionalmente la sospensione dell’efficacia dell’assorbimento potenzialmente già formalizzato – delle unità di personale dalle ditte uscenti, alla società Rekeep, disponendo alla Società, il rinvio dell’attivazione dell’erogazione dei servizi dalla prevista data del 16/01/2022 al 01/02/2022 e ciò a seguito di una sentenza del CGA, ristabilendo al contempo, l’esecuzione dei servizi con le precedenti Ditte esecutrici, in attesa delle determinazioni che verranno assunte dalla Centrale Unica di Committenza (CUC) della Regione Siciliana.
Com’è noto, la Rekeep era subentrata nell’appalto ASP di Caltanissetta, per il servizio di
pulizie ed ausiliarato nei Presidi Ospedalieri di Gela e Caltanissetta a seguito di scorrimento della graduatoria delle società partecipanti al bando e ciò ha determinato il relativo assorbimento nella Società subentrante delle lavoratrici e dei lavoratori che hanno finora prestato servizio nelle attività di pulizia e di ausiliarato presso i già menzionati presidi ospedalieri.
Il Segretario generale dell’UGL provinciale Andrea Alario ed il Segretario organizzativo
dell’UGL provinciale Filippo Crucillà hanno fatto pervenire, lo scorso 19 gennaio, una nota
all’Amministrazione dell’ASP di Caltanissetta, con la quale esprimono preoccupazione
relativamente al quadro che si è venuto a creare con l’emanazione della sentenza giudiziaria e
chiedono alla Committente le notizie necessarie su come vorrà procedere per garantire i servizi di cui all’appalto ed al contempo, richiamano la circostanza per la quale, qualora vi fossero difficoltà di qualsiasi natura tali da impedire la liquidazione diretta delle spettanze economiche ai dipendenti da parte del datore di lavoro, l’ASP dovrà praticare l’intervento sostitutivo, ai sensi delle normative vigenti per stipendi pregressi e futuri alle lavoratrici ed ai

lavoratori così come definito con verbale di incontro dello scorso 29 novembre.

Inoltre, Alario e Crucillà rappresentano che, ogni azione di protesta da realizzarsi in questa

precisa circostanza risulterebbe essere fuori luogo e inopportuna, ancor prima che non vi sia stato il confronto sindacale con la Parte committente e ciò a seguito della ulteriore congiuntura che li vede disinformati, circa le successive determinazioni che la Committenza dovrà intraprendere come conseguenza susseguente alla sentenza del CGA.

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Attualità

Sensazionale scoperta nel sottosuolo di Gela

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Scorte di acque dolci sono state scoperte nel sottosuolo della Sicilia meridionale, tra i 700 e i 2500 metri di profondità al di sotto dei Monti Iblei. A renderlo noto la ricerca di un team composto da studiosi dell’Università di Malta, dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) e dell’Università Roma Tre. 


“Le risorse idriche sotterranee profonde in tutto il mondo rappresentano un’importante fonte potenziale di acqua non convenzionale, che possono supportare le crescenti necessità, legate anche alla crescita demografica globale”, afferma Lorenzo Lipparini, ricercatore dell’Ingv – Università di Malta, professore dell’Università Roma Tre e primo autore dello studio, insieme a Damiano Chiacchieri, assegnista Ingv e dottorando dell’Università Roma Tre, Roberto Bencini collaboratore dell’Università di Bologna e Aaron Micallef, professore dell’Università di Malta. Il tutto è stato recentemente pubblicato sulla rivista “Communications Earth & Environment” di Nature Portfolio, dove è comparso l’articolo dal titolo “Extensive freshened groundwater resources emplaced during the Messinian sea-level drawdown in southern Sicily, Italy,” che rivela appunto la presenza di risorse idriche sotterranee senza precedenti nella Formazione di Gela, una piattaforma carbonatica Triassica nel sottosuolo della Sicilia meridionale.


“Qui documentiamo un esteso corpo idrico sotterraneo di acque dolci e salmastre conservato in un acquifero profondo tra i 700 e i 2500 metri di profondità al di sotto dei Monti Iblei, nella Sicilia meridionale”. La scoperta di questo vasto accumulo d’acqua è il risultato di un approccio innovativo che combina l’analisi di pozzi petroliferi profondi con avanzate tecniche di modellazione tridimensionale del sottosuolo.

 “Abbiamo attribuito la distribuzione di questo accumulo di acque fossili a un meccanismo di ricarica meteorica guidato dall’abbassamento del livello del mare nel Messiniano” continua Lipparini. “Abbiamo ricostruito che questo abbassamento del livello del mare, avvenuto circa 6 milioni di anni fa, ha raggiunto i 2400 metri sotto l’attuale livello del mare nel bacino del Mediterraneo orientale, creando le condizioni favorevoli all’infiltrazione di acque meteoriche e all’accumulo e conservazione di questa preziosa risorsa idrica nel sottosuolo”.


“Queste acque addolcite potrebbero avere utilizzi diversificati, dalla potabilità all’utilizzo per scopi industriali e agricoli, aprendo così nuove prospettive per la Sicilia meridionale e altre regioni costiere del Mediterraneo”, sottolinea il ricercatore Ingv. “Questo approccio innovativo potrebbe, infatti, essere esteso ad altre aree dell’Italia e del Mediterraneo caratterizzate dalla carenza idrica e da condizioni geologiche analoghe”, suggerisce il primo autore. “Grazie ai risultati raggiunti si potrà ora cercare di individuare possibili nuovi accumuli anche in aree quali Marocco, Tunisia, Egitto, Libano, Turchia, Malta e Cipro, per citarne alcune”. “Abbiamo utilizzato le competenze del team, sviluppate in particolare nel settore della ricerca petrolifera, per ricercare, questa volta, potenziali preziose risorse idriche profonde di supporto a uno sviluppo sostenibile, che permetta anche di affrontare le sfide della sicurezza idrica.


Il Progetto è stato inserito tra le “action” in occasione della “Water Conference” dell’ONU del marzo 2023 e, nel prossimo futuro, il team prevede di valutare un piano di sviluppo e un progetto di utilizzo di queste acque. Il finanziamento per questa ricerca è stato fornito attraverso un progetto Marie Curie Grant con l’Università di Malta, il supporto dell’Università Roma Tre e dell’Ingv. Fonte Ansa – Protezione Civile

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La Valle dei Templi festeggia un milione di visitatori

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Agrigento – È arrivato insieme alla moglie e al figlio in occasione dei suoi quarant’anni. Una volta alla Valle dei Templi, il turista spagnolo si è ritrovato a festeggiare anche un altro avvenimento: essere il milionesimo visitatore del Parco archeologico.

Per loro ingresso omaggio con bigliettone n. 1.000.000 consegnato dall’assessore regionale ai Beni culturali, Francesco Paolo Scarpinato, e dal  direttore del Parco, Roberto Sciarratta.

In base ai dati 2022 del ministero della Cultura, il sito archeologico agrigentino si colloca a metà della classifica nazionale dei luoghi culturali più visitati. «Agrigento – ha commentato il presidente della Regione, Schifani – si conferma tra le mete più attrattive

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Attualità

Riprendono i lavori sulla Sp 38

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L’ on.Giuseppe Catania esprime piena soddisfazione nel comunicare che la commissione aggiudicatrice dei lavori, incaricata dalla Struttura Commissariale per il rischio idrogeologico, ha effettuato la sessione di approfondimento richiesta dal Tar confermando l’aggiudicazione alla ditta che stava effettuando i lavori sulla S.P. 38 Mussomeli-Caltanissetta.
A giorni, dunque, riprenderanno regolarmente i lavori per la sistemazione di questa importante arteria viaria che collega tutto il vallone con il capoluogo di provincia
“Ringrazio i vertici della Struttura Commissariale per la celerità con cui sono intervenuti, prendendo in carico immediatamente la problematica che io stesso avevo avuto modo di segnalare.
La buona politica paga sempre”- conclude il deputato meloniano.

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