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Politica

Maltempo “per l’agricoltura ristori del 100%”.

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Licata – L’Assessore regionale all’Agricoltura Salvatore Barbagallo accorre nella zona costiera più colpita dal maltempo e chiama a raccolta i sindaci dei comuni che hanno subito danni consistenti. Ha scelto Licata, il comune piu’ danneggiato dopo l’esondazione del fiume Salso . Prima l’assessore ha visionato le zone disastrate, e poi ha incontrato gli agricoltori al Palazzo di Città in presenza dell’Amministrazione comunale e del sindaco di Butera, altro comune che ha subito danni consistenti.

L’assessore Barbagallo ha spiegato i particolati delle procedure di risarcimento: saranno acquisite le segnalazioni dei danni da parte delle imprese, sarà delimitata l’area di intervento, sarà pubblicato un bando per le aziende che hanno subito danni, le imprese presenteranno una perizia redatta da un tecnico per la descrizione e la quantificazione del danno da risarcire con fondi europei del Piano di sviluppo rurale.

“Il governo Schifani è al fianco delle imprese agricole colpite dalle calamità naturali con fatti concreti. – ha detto – Sono venuto qui per portare la solidarietà del Governo regionale per la catastrofe che è successa. Lavoriamo anche per un primo intervento di aiuto immediato inviando mezzi e uomini dell’Esa, dei Consorzi di bonifica e dello Sviluppo rurale. C’è uno strumento. Il Pst attraverso il quale gli agricoltori possono ottenere ristori per le strutture al 100%.

Il nostro obiettivo è sostenere gli investimenti per il ripristino dei terreni agricoli e del potenziale produttivo con un contributo pari al 100 per cento. Anche il settore della pesca sarà attenzionato. Per il resto ho chiesto ai sindaco di inviare relazioni dettagliate per potere intervenire opportunamente”.

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Sul dissesto del Comune il Pd ha predisposto un emendamento alla Finanziaria regionale

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Mentre all’Organismo straordinario di liquidazione sono stati indirizzati i primi sei dei 55 milioni di euro di debiti fino al 2021 che vanno liquidati, il sindaco si muove su più fronti per ottenere da Stato e Regione quegli aiuti necessari a poter cooprire il debito e uscire prima possibile dal dissesto.

Ci sono regole in atto però che non aiutano Gela ad ottenere i finanziamenti. Un tentativo di dare uns mano alla città viene dal Pd che ha E predisposto un emendamento alla Legge finanziaria regionale sugli aiuti ai Comuni in dissesto dato che a breve si riaprirá il bando per accedervi.

L’emendamento del Pd all’Ars, predisposto dal gruppo gelese all’Ars, prevede “un fondo fino a 15 milioni di euro, per i Comuni con popolazione da 25.001 fino a 100.000 abitanti in dissesto finanziario alla data del 30 settembre 2024 e da non oltre cinque anni prima della data di entrata in vigore della legge”. Il contributo dovrebbe essere ripartito al 50% in parti uguali tra i Comuni in dissesto e per la restante parte in proporzione al numero di abitantj.Così Gela potrebbe rientrare tra i Comuni destinatari delle somme mentre ora vi possono accedere solo i Comuni in dissesto con popolazione non superiore a 25 mila abitanti.

Ma il Pd è minoranza all’Ars e l’emendamento per essere approvato deve avere l’appoggio di altri gruppi.I Dem stanno mettendo in campo altre iniziative indirizzate verso il governo nazionale.

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La DC va agli Enti locali della Regione per la città ma non andrà all’incontro indetto dal sindaco

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La DC non andrà all’incontro indetto dal sindaco con la deputazione e i gruppi di tutti i colori politici ma la prossima settimana il coordinatore Giuseppe Licata con i consiglieri Irti e Guastella e il dirigente Cascino si recheranno dall’assessore regionale agli enti locali che è del loro partito a discutere del prossimo bando sugli aiuti ai Comuni in dissesto e chiedere attenzione particolare per Gela.

La polemica politica non si placa dopo che l’avv.Licata ha spiegato perchè la Dc non ridponderà all’invito del sindaco. Critiche sono state rivolte alla Dc dal capogruppo di Una buona idea Giovanni Giudice e la risposta è arrivata dal capogruppo Dc Armando Irti

“Al consigliere Giudice a cui è stato affidato il compito di rispondere al nostro commissario Giuseppe Licata e che mi sembra confuso come il sindaco – dice Irti – probabilmente non hanno spiegato alcuni passaggi della nostra posizione. Giova a questo punto mettere a fuoco alcuni punti che il consigliere non ha compreso: Licata è stato chiaro , coinvolgere tutte le forze politiche , indipendentemente dagli schieramenti è una cosa buona per risolvere la crisi finanziaria del nostro ente .Ma , nel contempo , non vi è dubbio che diventa una ammissione di incapacità ed impotenza della maggioranza .Ricordo al collega Giudice che rischia di rimanere nell’oblio chi è chiamato a governare e poi non si dimostra capace.Non pemetteremo a chi ha l’onere di governare la Città di prendere in giro i cittadini , il nostro compito è vigilare sull’azione amministrativa. Non va bene la doppia faccia di questa maggioranza: prima si chiede collaborazione e poi si accusa il governo regionale”


“La DC come forza di opposizione seria e responsabile ha dimostrato di essere sempre collaborativa per la città, e il governo regionale , ripetutamente accusato dalla coalizione di Di Stefano, ha dimostrato nelle manovre finanziare di accogliere tutte le richieste provenienti dalle opposizioni”- conclude.

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Strisce pedonali, dossi, autovelox nella mozione presentata della consigliera Pd Lorena Alabiso

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Urge l’installazione  di segnaletuca orizzontale e verticale nonché di dissuasoridi velocità o autovelox fissi nelle aree limitrofe a via Venezia, via Tevere, via Giovanni Falcone, via Buterae in contrada Manfria presso la via Santa Maria degli Angeli, via delle Begonie e via delle Viole. Lo chiede con una mozione la consigliera Lorena Alabiso.

L’iniziativa dell’esponente PD nasce da segnalazioni dei cittadini residenti in quei quartieri e dal sopralluogo effettuati da cui é emersa la quasi assenza (poiché ove presenti sono quasi totalmente sbiadite) di segnaletica orizzontale e verticale. E poi ci sono i comportamenti negligente di tanti automobilisti che non rispettano il codice della strada e mettono a rischio la sicurezza di tutti gli utenti della strada.

“Il fenomeno – sostiene la consigliera- è tanto preoccupante quanto complesso. Da un lato, vi è una crescente superficialità nell’approccio alla guida, alimentata da fattori come la distrazione causata dai dispositivi mobili e l’eccesso di velocità. Dall’altro, le infrastrutture urbane spesso non sono adeguatamente attrezzate per garantire la sicurezza dei conducenti e dei pedoni. Forti di queste evidenze, numerosi cittadini hanno alzato la voce, richiedendo interventi immediati da parte dell’Amministrazione Comunale. considerata l’elevata incidenza di traffico veicolare in quelle zone”. 

Nella mozione la consigliera chiede che l’amministrazione comunale disponga il tracciamento della segnaletica orizzontale nelle vie Venezia,Tevere, Giovanni Falcone e Butera, nelle aree limitrofe per le quali si rendesse necessaria così da regolamentare gli incroci pericolosi e la circolazione nelle area limitando i rischi per l’incolumità di quanti circolano sia a piedi che con altri mezzi di locomozione.Nelle vie di Manfria serve invece posizionare dossi con bande sonore o autovelox fissi, in funzione alle caratteristiche strutturalidellestrade, su via Giovanni Falcone e su via Butera al fine di scongiurare i rischi legati  alle frequenti segnalate violazioni del limite di velocità. Bisogna anche posizionare cartelli toponomastici adeguati”

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Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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