Otello lo conosciamo come tragedia della gelosia ma diventa una commedia dall’inevitabile finale diverso che mai avrebbe immaginato Shakespeare. Francesco Paolantoni lo rivolta come un calzino per fare una sceneggiatura tutta da ridere.
Dopo i rocamboleschi travestimenti a “Tale e quale show”, le incursioni a “Che tempo che fa” e le acrobazie di “Stasera tutto è possibile”, Francesco Paolantoni torna a teatro con uno spettacolo ilare su… Otello!
“O Tello o…io” è il nuovo spettacolo di Francesco Paolantoni di scena al teatro Eschilo il 19 marzo prossimo. In scena anche Stefano Sarcinelli, Arduino Speranza, Raffaele Esposito, Viola Forestiero, Felicia del Prete.
Lo spettacolo è prodotto da Idue srl di Maurizio Marino e Stefano Sarcinelli, aiuto regia Nicola Miletti, scene Mauro Paradiso, costumi Anna Zuccarini, musiche Antonio Annona, foto di scena Anna Camerlingo. La tournée dello spettacolo prevede 33 date tra Campania, Basilicata, Puglia, Calabria, Abruzzo e Lazio.
“Una serata filo…drammatica è uno spettacolo che con una scrittura ispirata alla commedia dell’arte, dal ritmo veloce, e con il meccanismo del “teatro nel teatro” racconta le disavventure di una compagnia amatoriale (tutti sempre rigorosamente in scena) che nel primo atto è intenta a fare le prove di uno spettacolo che debutterà l’indomani sera.
Il testo scelto dal regista, (sicuro che le compagnie amatoriali, non dovendo subire i tagli alla cultura e allo spettacolo sono l’unica risorsa per portare avanti il teatro) un po’ per allontanarsi dal classico repertorio eduardiano delle compagnie amatoriali un po’ perché vuole affrontare il tema della gelosia, sentimento che solitamente tende a rovinare i rapporti è: Otello. Il primo atto si sviluppa tra il tentativo di provare lo spettacolo, le deliranti discussioni interpersonali tra i vari attori, le dissertazioni psicologiche sui rapporti e la disperazione per la notizia che l’attore che avrebbe dovuto interpretare proprio il protagonista non verrà più, l’unica soluzione è che il regista stesso dovrà interpretare Otello senza però conoscerne la parte. Nel secondo atto, col palcoscenico diviso in due, da una parte lo spettacolo in corso e dall’altro i camerini, si assisterà simultaneamente e contemporaneamente sia alla impietosa messa in scena di Otello alternative che agli strambi eventi degli attori affrontati nei camerini. Il finale oltre a essere imprevedibile non è un vero finale, perché..
La finale del 2 Dicembre al Teatro Nuovo Di San Marino non è stata clemente per Cali. Si è classificato al 4° posto. Solo i primi tre hanno avuto la possibilita’ di esibirsi davanti alla prestigiosa giuria ed il rapper nisseno non ha vinto ma ha portato a casa un ‘ niente male’ quarto posto.
Aveva passato i primi due turni nrl contest europeo con le sue esibizioni di fronte al celebre musicista Beppe Vessicchio, Ensi, Monica Hill, Francesco Rapaccioli, Paola Folli e dell’attesissima Kara DioGuardi, giurata di American Idol e autrice per Pink, Demi Lovato, Anastacia e tanti altri artisti di fama internazionale. Unico minorenne ha tenuto testa
Aveva superato le Live Audition della nuova edizione del Tour Music Fest – The European Music Contest, nella Repubblica di San Marino, al Teatro Nuovo di San Marino, location che ha ospitato le finali sammarinesi dell’Eurovision Song Contest per la finale della categoria Rapper, oggi dopo la prima esibizioni dove erano in 40 alla prima scrematura è stato selezionato tra i primi 10. Si é confrontato con i rapper stranieri. Il suo sono non finisce qui e gli esperti lo hanno incoraggiato in fondo ha solo 16 anni.
Ha gia’ in mente di candadarsi ad Amici e The voice per tentare tutte le carte pur di arrivare al successo supportato dalla famiglia.
L’ Associazione Amici della Musica ‘Giuseppe Navarra’ diretta dal Maestro Crocifisso Ragona è pronta per presentare gli appuntamenti del mese più dolce dell’anno, che si tengono nell’Auditorium presso le Mura Federiciane nel plesso scolastico Santa Maria di Gesu’, con inizio previsto per le 19.15.
Domenica 3 dicembre e’ previsto il Concerto del trio formato da Orazio Sammartino alla tromba, Cristina Marazzotta al clarinetto e Salvatore Giunta al pianoforte.
Domenica 10 dicembre è il turno di Eclectic sax quartet con Gino Rotondo (sax tenore), Marco Agozzino (sax alto), Salvatore Gorgone (sax Baritono) e Fabio Macaluso (sax soprano)
Domenica 17 dicembre nella Chiesa Beata Vergine del Monte Carmelo, alle ore 19,15 si esibirà l’Orchestra da Camera del Parnaso – Coro Polifonico G. Lo Nigro con la Solista Daniela Carlino, Direttore Carmelo Mantione
Venerdì 22 dicembre nella Chiesa Beata Vergine del Monte Carmelo ore 19,15 è prevista A Nuvena – Galà di Natale con l’ Orchestra Camerata Strumentale Siciliana, “Coro della Camerata Polifonica Siciliana”
Sabato 23 dicembre nella Chiesa Beata Vergine del Monte Carmelo, alle ore 19,15, concerto dei “Red School Gospel Project”di Gela, diretto dai Maestri Santo Figura e Francesco Falci e con Rosario Figura, alla batteria e Alessio Vullo al basso.
Dal vicepresidente della locale sezione Fiab Giuseppe Romano riceviamo e pubblichiamo:
“La Regione Siciliana, con un decreto dirigenziale dell’Assessorato alle Infrastrutture e alla Mobilità, ha decretato che Gela non riceverà i 720.000 euro che, invece, sarebbero dovuti arrivare per sviluppare un nuovo intervento di mobilità sul lungomare. Un semplice e preciso atto burocratico, freddo forse, ma puntuale, che attribuisce delle responsabilità a chi amministra la città, reo, a dire della Regione, di non essersi adoperato per fornire le informazioni richieste e adempiere a quanto richiesto dalla legge per la prosecuzione del progetto. Quindi, niente soldi. Qualcuno dice che si sono persi i fondi per la pista ciclabile, ma noi affermiamo che si è perso molto di più. Si è buttato al vento un progetto di tutela dei diritti delle persone, di chi sulla strada è più debole; si è eliminata un’occasione unica per ridare una nuovo volto alla mobilità sul lungomare; si è affermato, con questa mancata attività, che Gela non vuole cambiare strada. Il progetto prevedeva la realizzazione della pista ciclabile in prosecuzione di quella esistente, di fatto la creazione di un percorso unico che avrebbe servito sia la ciclabilità urbana che il cicloturismo nazionale, essendo l’itinerario inserito nel piano nazionale della mobilità ciclistica. Ma non si limitava a questo. Riorganizzava la mobilità su uno dei punti costieri più belli dell’isola, gestendo le aree di sosta e restituendo molto spazio pubblico alle persone, affermando quel concetto di democrazia dello spazio che sembra non interessare chi ci amministra. Non abbiamo perso i fondi per un concertino estemporaneo, ma abbiamo perso i soldi per un progetto duraturo e strutturato. E questo è inaccettabile, in una città priva di gestione della mobilità, apparentemente senza controlli sulla sosta selvaggia e sulla mobilità, una città che nega il diritto alla mobilità di chi rinuncia all’automobile, che, almeno in apparenza, non tutela il trasporto pubblico, che sembra non proteggere gli utenti vulnerabili della strada, che è prigioniera della violenza stradale degli automobilisti. Non è certo di poco conto quello che è accaduto e dovrebbe creare indignazione in tutte quelle persone che vorrebbero un luogo diverso in cui vivere, un luogo dove lo spazio sia distribuito in modo democratico, dove l’economia ed il valore siano basati sulla qualità dell’abitare e non sulla quantità di automobilisti in movimento sulle loro auto. Per come si è determinata questa perdita l’indignazione dovrebbe portarci in piazza a chiedere i nostri diritti, i diritti di chi vuole vedere tutelati i bambini, i ciclisti, i pedoni, gli anziani, le persone con disabilità, di chi ogni giorno è relegato in uno spazio quasi inesistente dalla prepotenza dei conducenti delle automobili, di chi vorrebbe muoversi diversamente ma ha paura di farlo. Non si sono persi solo dei fondi per una pista ciclabile, si è persa l’occasione per costruire un futuro diverso. E questa responsabilità non può essere taciuta