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Politica

Pd: il quartetto Musumeci-Razza-Caltagirone-Santino ha svenduto la sanità nissena

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Il tema della sanità è diventato un vero e proprio campo di battaglia sullo sfondo di letti che mancano e pazienti sulle barelle; dove le parole sono le armi ma i risultati sono un’incognita, almeno per i pazienti… Adesso arrivano i finanziamenti e la battaglia si fa dura. I nisseni difendono la loro città e Gela è, come sempre, senza artiglieria e spariscono i posti letti i progetti mentre i morti senza olio santo non si contano. Le parole si sprecano ma finiscono quasi sempre per essere utili a chi parla e mai ai cittadini. Parlare però si deve, per alzare i veli dagli altari e tentare il tutto e per tutto.

Oggi parlano Peppe Di Cristina – Segretario Provinciale PD di Caltanissetta e Annalisa Petitto – Presidente Provinciale PD di Caltanissetta

Cosa ci si poteva aspettare dall’assessore regionale alla sanità Ruggero Razza, scandalosamente riabilitato nel suo ruolo dal presidente Nello Musumeci, ormai fortunatamente per i siciliani prossimo ad uscire fuori da Palazzo D’Orleans, dopo la vergogna nazionale dei numeri dei morti Covid?
Cosa aspettarsi da questo assessore che ha tenuto saldi i suoi “colonnelli” dell’ASP di Caltanissetta, Alessandro Caltagirone e Marcella Santino, che hanno distrutto la sanità nissena, procurando danni irreparabili alla nostra comunità, caratterizzata soltanto di inefficienza e mera gestione del potere, ciò nonostante l’abnegazione dei tanti medici, infermieri ed operatori sanitari costretti a lavorare in condizioni vergognose.
Da due anni a questa parte, a differenza di altri esponenti politici ed istituzionali della nostra provincia “compiacenti” ai “potenti” della sanità siciliana e nissena, noi siamo stati e continuiamo ad esserlo sulle barricate per la difesa della salute dei cittadini. Abbiamo dato voce al disagio dei nisseni, rivendicando il loro, il nostro diritto ad una sanità dignitosa, sempre, ed in tutte le sedi e in tutti i modi possibili.
Il tesoretto di 800 milioni di euro, subdolamente ripartito tra i territori più congeniali elettoralmente per il disperato duo Razza-Musumeci, è la prova provata di una gestione sanitaria regionale fallimentare non solo nell’emergenza ma nella normalità.
Abbiamo già attivato le necessarie interlocuzioni ministeriali e parlamentari nazionali per scongiurare lo scempio della sanità nissena che passa da un “filo rosso” ormai chiaro a tutti e che ha una sola targa: Musumeci-Razza-Caltagirone-Santino, quartetto di potere che attraverso la compiacenza costante del sindaco di Caltanissetta, Roberto Gambino, e di Gela, Lucio Greco, nonchè del deputato regionale di Forza Italia Michele Mancuso, sponsor locale, sfegatato, del potere sanitario nisseno, hanno “svenduto” la salute dei nisseni sotto le mentite spoglie dei “profili bassi” dettati dall’emergenza pandemica.
Chi preannuncia barricate per il futuro, sappia che troverà già, su quelle stesse barricate, il PD nisseno. Lì, dove siamo già da sempre.

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La consigliera Pasqualetto lascia la maggioranza

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Butera. Crepa nella Giunta del sindaco Zuccalà. Dopo un’attenta riflessione e una profonda valutazione delle dinamiche politiche locali, la consigliera Elisabetta Pasqualetto ha preso la decisione di ritirare il sostegno alla maggioranza attuale, comunicata nel Consiglio Comunale del 30 novembre.


“Butera è al centro del mio impegno pubblico, e la mia decisione di lasciare la maggioranza è stata guidata dalla mia responsabilità nei confronti della comunità.
Purtroppo – dice il consigliere- divergenze irrisolte con il Sindaco e con alcuni autorevoli componenti della maggioranza, su questioni cruciali mi hanno portato a prendere questa decisione per garantire la fedele rappresentanza degli interessi dei cittadini. Questa scelta è frutto di un processo ponderato e rispettoso delle istituzioni, motivato da divergenze di opinioni su questioni cruciali che riguardano il futuro e il benessere della nostra comunità, il ruolo di Consigliere Comunale continua ad essere il mio impegno principale, e continuerò a lavorare con maggiore impegno per rappresentare i cittadini con integrità e dedizione”.


“Purtroppo, nel gruppo “Il futuro è adesso” le parole guida Partecipazione, Trasparenza e soprattutto Cambiamento hanno perso di significato, dove il futuro non è ieri ma è diventato l’altro ieri.Continuerò a svolgere il mio ruolo di consigliere comunale con dedizione e impegno, ora come rappresentante indipendente, rimanendo aperta alla collaborazione con tutti i membri del consiglio, indipendentemente dall’appartenenza politica, per lavorare insieme al bene della comunità buterese.
È un passo difficile, ma credo che sia necessario per mantenere la coerenza con gli ideali e gli obiettivi che mi sono prefissata al momento dell’elezione”.

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Seggio di FdI all’Ars:si attende la sentenza

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Ora si tratta solo di attendere la sentenza: oggi al Tribunale civile di Palermo è stato discusso il ricorso sull’ineleggibilità come deputato all’Ars dell’on. Giuseppe Catania di Fratelli d’Italia promosso da un gruppo di cittadini gelesi vicini al coordinatore cittadino di FdI Totò Scuvera.

Quest’ultimo è il primo dei non eletti nella lista di FdI.

La sentenza potrebbe arrivare nel giro di qualche giorno.

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Salta la seduta sulle variazioni di bilancio

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Per le variazioni di bilancio manca il numero legale e salta la seduta. Solo dieci i presenti.

La scelta dell’amministrazione Greco di non portare in aula delibere già approvate dalla Giunta ma da fare approvare in aula ha suscitato la dura reazione dei Civici ma anche di qualcuno tra i fedelissimi.

Ora c’è solo una via per salvare fondi e progetti : che la Giunta approvi entro le prossime ore le variazioni e le porti in aula entro fine anno.

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