“La Regione Sicilia emani subito l’ordinanza salvavita per le lavoratrici e i lavoratori dei settori, come edilizia e agricoltura, dov’è più alto il rischio di choc termico. Altrove, ad esempio nel Lazio, è già in vigore il provvedimento che vieta pure per quest’anno ogni attività lavorativa in campi, serre e cantieri edili nelle ore di punta delle giornate con allerta per ondate di calore”. La richiesta arriva dai segretari generali di Feneal-Uil e Uila-Uil Sicilia, Nino Potenza e Nino Marino. Gli esponenti delle due organizzazioni di categoria si rivolgono “al presidente Renato Schifani, cui va dato atto – affermano – di essere stato il primo nella nostra Isola a rispondere il 17 luglio del 2024, dopo anni di battaglie sindacali, al nostro appello e di avere firmato in quella data un primo provvedimento scaduto il 31 agosto che vietava ogni attività lavorativa nei settori agricolo e florovivaistico, edile ed affini in condizioni di esposizione prolungata al sole dalle 12.30 alle 16.00, nei giorni e nelle aree nelle quali la mappa del rischio segnala un livello di rischio alto”.
“Considerato che le temperature sono già in progressivo aumento – aggiungono Marino e Potenza – ci attendiamo che l’ordinanza della Regione arrivi nelle prossime ore, senza attendere oltre, in considerazione della minaccia rappresentata dall’elevata temperatura, dall’umidità e dalla prolungata esposizione al sole per l’incolumità e la vita di lavoratrici e lavoratori”. I segretari di Feneal e Uila concludono “ricordando alle imprese come il testo unico sulla salute e la sicurezza dei lavoratori indichi tra gli obblighi del datore di lavoro la valutazione del rischio microclima insieme alle misure di prevenzione e protezione utili a eliminare o limitare le minacce da stress termico”. Marino e Potenza segnalano, peraltro, che le aziende possono richiedere la cassa integrazione guadagni ordinaria nel caso di temperature elevate, anche solo percepite.
La Squadra Mobile di Caltanissetta, ha eseguito una misura cautelare personale, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di un nisseno di 34 anni. L’indagato, dalla ricostruzione investigativa realizzata, si sarebbe reso responsabile di reiterate condotte persecutorie nei confronti della ex compagna, non rassegnandosi alla decisione di questa di interrompere la relazione sentimentale in atto, tanto da minacciarla e molestarla, controllandone le frequentazioni e gli spostamenti, utilizzando nei suoi confronti epiteti ingiuriosi e offensivi.
L’attività d’indagine eseguita ha consentito di ottenere a carico dell’indagato, la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa con contestuale applicazione del “braccialetto elettronico”. Nello specifico, infatti, il Giudice per le Indagini Preliminari, valutati positivamente i gravi indizi di colpevolezza a carico dell’indagato, ha emanato apposita ordinanza esecutiva con cui è stata disposta l’applicazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi abitualmente frequentati dalla persona offesa, estendendola anche alle due figlie minori, stabilendo la distanza minima da tenere, con l’ulteriore prescrizione di non comunicare con le stesse attraverso qualsiasi mezzo.
Il nuovo contratto tra Comune e Ghelas è stato salutato come una grandissima conquista ed in effetti rispetto al precedente cambia tutto. Diventa un contratto aperto a prestazione. Il Comune prevede un budget di 3 milioni e 400 mila euro l’anno per i servizi che può richiedere alla municipalizzata ma non è detto che li spenda tutti.Dipende dalle necessità e dalle prestazioni che dovrà richiedere.
C’è qualcosa però nella delibera approvata dal consiglio che qualche dubbio di legittimità o timore lo fa sorgere.I revisori nel parere scrivono che l’efficacia dell’atto è limitato al 2025 perché non c”è copertura negli anni successivi.
È ovvio che è così per le note vicende del Comune in dissesto. Il dato di fatto è questo:ad oggi si è votata una convenzione che dura 6 mesi non tre anni e che entro fine anno si dovrà trovare la soluzione per coprire gli anni a venire. La proroga insomma stavolta l’ha data il consiglio accettando un nuovo contratto con tutti i cambiamenti che contiene.
Presso il centro di formazione della Pubblica Assistenza Procivis Odv, si è svolta una significativa giornata di formazione dedicata agli scout della parrocchia Santa Maria di Bethlem di Gela. L’evento, concepito come un’opportunità di apprendimento e crescita formativa per gli animatori del gruppo scout, ha avuto come tema centrale il BLSD, ovvero il Basic Life Support and Defibrillation, insieme a tecniche pratiche di immobilizzazione. Questa iniziativa ha rappresentato un’importante occasione non solo per acquisire competenze fondamentali nel primo soccorso, ma anche per rafforzare la collaborazione tra le realtà locali e promuovere lo spirito di servizio.
La giornata ha visto numerosa partecipazione da parte degli scout, che con entusiasmo hanno accolto l’opportunità di affinare le loro conoscenze in ambito di emergenza. Guidati da istruttori della Procivis, i partecipanti hanno potuto addentrarsi nelle nozioni teoriche del BLSD, comprendendo l’importanza di un intervento tempestivo e preciso in situazioni critiche. La formazione non si è limitata alla teoria, ma ha incluso anche prove pratiche, grazie alle quali gli scout hanno potuto esercitarsi direttamente sulle manovre salvavita e sulla corretta utilizzazione del defibrillatore.
Particolare attenzione è stata dedicata alle tecniche di immobilizzazione, altrettanto fondamentali nelle situazioni di emergenza. Gli istruttori della Procivis hanno illustrato le modalità più efficaci per immobilizzare un infortunato, evidenziando l’importanza di adottare comportamenti responsabili e mirati per preservare la salute della persona coinvolta fino all’arrivo dei soccorsi professionali. Grazie a questo approccio pratico, gli scout hanno potuto visualizzare e applicare concretamente le nozioni apprese, avvicinandosi così al reale mondo dell’emergenza.
Un plauso particolare va agli istruttori della Procivis, la cui professionalità e dedizione hanno reso possibile la realizzazione di questa giornata formativa. Il loro impegno nella preparazione e nella conduzione dei corsi ha garantito un elevato standard di qualità nell’insegnamento, contribuendo a creare un ambiente stimolante e collaborativo. Inoltre, la disponibilità e l’accoglienza mostrata dai volontari della Procivis hanno reso l’esperienza ancora più arricchente per tutti i partecipanti, favorendo una comunicazione aperta e proficua.
La formazione ricevuta non solo ha fornito agli scout skill tecnici essenziali, ma ha anche promosso valori fondamentali come la solidarietà, l’empatia e il senso di comunità. Questi principi, alla base della filosofia scout, sono stati ulteriormente rafforzati attraverso l’apprendimento delle tecniche di soccorso, rendendo ogni giovane partecipante non solo un potenziale soccorritore, ma anche un cittadino consapevole e responsabile.
È importante sottolineare l’impegno costante degli scout nel voler apprendere e migliorare le loro competenze, un attitudine che merita il giusto riconoscimento. Infatti, la loro motivazione e interesse nei confronti delle attività proposte sono stati palpabili durante tutta la giornata, evidenziando come la formazione sia non solo un momento educativo, ma anche un’occasione di crescita personale e condivisa.
In conclusione, la giornata di formazione in Pubblica Assistenza Procivis Odv rappresenta un chiaro esempio di come la sinergia tra istituzioni e associazioni locali possa portare a risultati positivi e tangibili. Grazie all’importante lavoro svolto dagli istruttori e dai volontari, gli scout della parrocchia Santa Maria di Bethlem hanno potuto acquisire competenze preziose, trasformandosi così in risorse umane qualificate pronte a intervenire in caso di emergenze. Questo tipo di collaborazione non solo promuove una cultura della prevenzione e dell’intervento, ma contribuisce anche a costruire una comunità più sicura e coesa.