Roma – Ufficiale la data di inizio lavori di costruzione del Ponte sullo Stretto: dicembre 2024, con le attività preliminari. Il cantiere vero e proprio, con espropri e demolizioni, partirà a maggio 2025.
L’opera sarà aperta al traffico nel 2032. I treni potranno viaggiare tra Roma e Messina in 4 ore, tra Roma e Palermo in 6 ore. Una rivoluzione per i cittadini, per le imprese, per l’ambiente e per l’economia. La Sicilia sarà finalmente, per la prima volta, collegata in modo stabile al continente, sanando l’unica interruzione su territorio italiano del corridoio strategico TEN-T scandinavo-mediterraneo.
Costo totale dell’opera: 13 miliardi di euro, di cui 5 miliardi per il Ponte e 8 miliardi per le opere accessorie, tra cui 40 km di nuove strade e ferrovie, riqualificazione del territorio, opere compensative, metropolitana di Messina, centro direzionale e molto altro.
Nel frattempo, sono in corso tanti altri lavori di realizzazione di nuove opere che apriranno al traffico entro pochi anni, tra cui la nuova ferrovia Messina-Catania-Palermo e la nuova ferrovia Salerno-Reggio Calabria. Inoltre, la nuova Statale 106 Jonica, l’ammodernamento della A2 tra Cosenza e Altilia, e tantissimi altri. In totale, ci sono più di 50 miliardi di euro di investimenti in strade e ferrovie tra Calabria e Sicilia, e il Ponte mette tutte queste opere in comunicazione, rendendole più sensate e sostenibili.
Intanto la Società Stretto di Messina e CINEA (Climate, Infrastructure and Environment Executive Agency della Commissione Europea) hanno firmato il Grant Agreement per il cofinanziamento europeo dei costi di progettazione esecutiva del ponte sullo Stretto di Messina. Si tratta di un contributo a fondo perduto di circa 25 milioni di euro che copre il 50% dei costi di progettazione esecutiva dell’Opera, per la parte imputabile all’infrastruttura ferroviaria.
La proposta presentata dalla Stretto di Messina a gennaio 2024, attraverso l’adesione al bando Connecting Europe Facility for Transport (CEF-T 2023), è stata valutata positivamente da CINEA in quanto il ponte sullo Stretto di Messina è rispondente ai criteri selettivi previsti dalla Commissione UE rispondenti a: “Priorità e urgenza, maturità, qualità, impatto ed effetto catalizzatore”. In particolare, la Commissione Europea ha evidenziato che il progetto è di interesse collettivo, dal momento che incide su tutti e quattro gli obiettivi definiti nella regolamentazione dei corridoi TEN-T, ovvero coesione, efficienza, sostenibilità e incremento dei benefici per gli utenti. Inoltre, la Commissione ha valutato l’iter progettuale in stato molto avanzato ed elevata la qualità del progetto attuale. Tra i parametri valutati anche le positive ricadute socioeconomiche e ambientali del progetto, la riduzione dei tempi di viaggio, dell’impatto acustico e delle emissioni inquinanti. Positiva valutazione anche per la capacità del progetto di incrementare l’accessibilità e lo sviluppo economico di Calabria e Sicilia migliorando le connessioni.
La partecipazione al Bando CEF è stata coordinata dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti che, tramite la propria Struttura Tecnica di Missione, svolge il ruolo di Associated Partner della Stretto di Messina