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Cronaca

Pubblicato il Bando per 840 Operatori Ecologici con terza media, 1200 euro al mese

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I bandi:

AVVISO DI SELEZIONE PER LA FORMAZIONE DI UNA GRADUATORIA DI IDONEI PER L’EVENTUALE RECLUTAMENTO DI:
– OPERATORI DI LIVELLO PROFESSIONALE J-SEDE DI BARI-CCNL SERVIZI AMBIENTALI
– OPERATORI CONDUTTORI DI LIVELLO PROFESSIONALE 3°-SEDE DI BARI-CCNL SERVIZI AMBIENTALI
– OPERATORI DI LIVELLO PROFESSIONALE J-SEDE DI FOGGIA-CCNL SERVIZI AMBIENTALI
– OPERATORI CONDUTTORI DI LIVELLO PROFESSIONALE 3°-SEDE DI FOGGIA-CCNL SERVIZI AMBIENTALI

Requisiti richiesti:

Per l’ammissione alla selezione sono richiesti i seguenti requisiti di seguito specificati.
a) Cittadinanza italiana ovvero cittadinanza di altro Stato membro dell’Unione europea. Sono ammessi altresì i familiari di cittadini italiani o di un altro Stato membro dell’Unione europea, che non abbiano la cittadinanza di uno Stato membro, ma che siano titolari del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, nonché i cittadini di Paesi terzi titolari del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo o titolari dello status di rifugiato ovvero dello status di protezione sussidiaria, ai sensi dell’art. 38 del D.lgs. 30 marzo 2001, n. 165. Per i soggetti di cui all’art. 38 del D.lgs. 30 marzo 2001, n. 165, essere in possesso dei requisiti, ove compatibili, di cui all’art. 3 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 7 febbraio 1994, n. 174.
b) Età non inferiore a diciotto anni.
c) Possesso di diploma di istruzione secondaria di primo grado (o titolo equivalente per i cittadini non italiani).
d) Possesso della patente di guida di categoria B.
e) Idoneità psico-fisica allo svolgimento delle attività a cui la selezione si riferisce senza limitazione alcuna in relazione alle mansioni e al servizio da svolgere. Tale requisito sarà accertato prima dell’eventuale assunzione.
f) Godimento dei diritti civili e politici, anche nello Stato di appartenenza o di provenienza per i cittadini non italiani.

g) Non essere stati esclusi dall’elettorato politico attivo.
h) Non essere stati destituiti o dispensati dall’impiego presso una pubblica amministrazione o licenziati per persistente insufficiente rendimento, per motivi disciplinari o per aver conseguito l’impiego mediante la produzione di documenti falsi e comunque con mezzi fraudolenti.
i) Assenza di condanne penali o altri provvedimenti o misure restrittive comportanti interdizione dai pubblici uffici (in caso positivo devono essere dichiarate le condanne penali riportate e i provvedimenti di interdizione o le misure restrittive applicate).
j) Assenza di carichi pendenti e/o condanne penali, anche con sentenza non passata in giudicato, per reati impeditivi della costituzione del rapporto di lavoro con la p.a. (sono reati impeditivi della costituzione del rapporto di lavoro con la p.a. quei delitti dai quali deriva, in caso di condanna, l’interdizione dai pubblici uffici, o l’incapacità di contrarre con la p.a., o l’estinzione del rapporto di impiego).
k) Per i candidati di sesso maschile, posizione regolare nei riguardi degli obblighi di leva secondo la vigente normativa italiana.
l) Adeguata conoscenza della lingua italiana.

La domanda scade il 19 Gennaio 2021

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Cronaca

IL Tar Lazio annulla il pensionamento del Prefetto Portelli, Commissario per la Regione Siciliana

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Roma – Il Prefetto Ignazio Portelli – dipendente del Ministero dell’Interno con la qualifica di Prefetto e Commissario dello Stato per la Regione Siciliana – era stato messo in pensione con provvedimento del luglio 2024,- “per raggiunti limiti di età, a decorrere da gennaio” .

Il pensionamento era stato disposto in quanto la normativa in quel momento vigente prevedeva quale limite massimo per la pensione di anzianità degli impiegati civili il sessantacinquesimo anno di età. Tuttavia, la legge di Bilancio per l’anno 2025 – approvata il 30.12.2024 – ha previsto, a partire dal 1° gennaio 2025, l’innalzamento del limite massimo d’età per il collocamento a riposo d’ufficio dei pubblici dipendenti da 65 anni a 67 anni.Alla luce della nuova normativa, il Prefetto Portelli ha chiesto all’Amministrazione di provvedere a revocare/annullare il decreto con il quale era stato collocato in quiescenza.

Il Ministero dell’Interno, tuttavia, non ha accolto tale istanza, ritenendo che il rapporto di lavoro del Prefetto Portelli si fosse concluso già il 31 dicembre 2024 – ultimo giorno di lavoro – e sostenendo che, pertanto, allo stesso fosse inapplicabile la nuova normativa, entrata in vigore dal 1° gennaio 2025.Pertanto il Prefetto Portelli – con il patrocinio degli avv.ti Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia – ha proposto ricorso avverso il suddetto provvedimento di collocamento in quiescenza, chiedendo il riconoscimento del diritto a permanere in servizioIn particolare, con il ricorso, gli avv.ti Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia hanno sostenuto che la novella legislativa introdotta con la legge di bilancio fosse entrata in vigore a partire dal 1° gennaio 2025, data che coincideva con la data in cui si sarebbe dovuto costituire il rapporto pensionistico relativo al collocamento in quiescenza del dott. Portelli, conseguentemente lo stesso aveva diritto a permanere in servizio.

Il Tar Lazio Roma, condividendo le tesi degli avv.ti Rubino e Impiduglia, ha accolto il ricorso, rilevando che “alla data del 31 dicembre 2024 il dott. Portelli non avesse ancora maturato il diritto alla pensione, in quanto non era maturata la data di decorrenza prevista dalla legge per il collocamento in quiescenza del dott. Portelli, coincidente «il primo giorno del mese successivo a quello di compimento [dei 65 anni di età]», cioè il 1° gennaio 2025. Circostanza, questa, che non può che condurre l’amministrazione a procedere alla “revoca” del provvedimento di collocamento in quiescenza.

Per effetto della suddetta sentenza – che ha accertato” il diritto del ricorrente alla prosecuzione, senza soluzione di continuità (e quindi a far data dal 1° gennaio 2025) del suo rapporto di lavoro subordinato alle dipendenze del Ministero dell’Interno” – il Prefetto Portelli potrà rimanere in servizio per altri due anni, ossia sino al compimento del sessantasettesimo anno di età.

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Cronaca

Incidente autonomo in viale Indipendenza

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Un incidente autonomo si è verificato poco prima di mezzogiorno in viale Indipendenza. Una utilitaria Toyota proveniente dal quartiere Macchitella, guidata da un giovane è finita contro un albero, è rimbalzata ed ha conclusola sua corsa nella corsia opposta a quella di marcia, creando una involontaria situazione di pericolo per il traffico veicolare e pedonale.

Il guidatore è rimasto indenne. Solo l’auto ha subito seri danni.

I residenti sottolineano l’opportunità di controllare la zona applicando misure di contenimento della velocità in considerazione del fatto che quella zona è frequentata da bambini: ci sono due istituti comprensivi con alunni di età che vanno dall’infanzia all’adolescenza.

Gli incidenti si verificano a ritmo sostenuto.

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Cronaca

Per evitare un gatto perde controllo auto in viale Indipendenza

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Per evitare di investire un gatto, perde il controllo dell’auto e finisce addosso ad un muro e ad un albero.

È successo in viale Indipendenza.Il giovane autista è finito in ospedale.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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