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Politica

Riparte Lega Giovani in provincia di Caltanissetta

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Riparte in provincia di Caltanissetta Lega Giovani, carica e ricca di iniziative. Volti nuovi guideranno il movimento, giovani pieni di entusiasmo che con proposte e iniziative risponderanno concretamente alle tante problematiche e esigenze giovanili. 
Il nuovo coordinatore provinciale sarà Michele Saetta, giovane sancataldese già pieno di esperienza in quanto impegnato da sempre nel sindacalismo e nell’associazionismo universitario dove ha rappresentato gli studenti negli organi di facoltà all’Università degli Studi di Catania. 
“Sono entusiasta per la ripartenza della Lega giovani in provincia di Caltanissetta” – dice Saetta – “l’impegno e la dedizione di tanti giovani sono la benzina che deve spingerci a lavorare per cambiare in meglio la nostra provincia e creare delle condizioni atte ad invertire il tasso forzato di emigrazione giovanile che caratterizza questo territorio forse più di altri. Eppure la nostra provincia ha un fervido dinamismo di idee imprenditoriali che bisogna assecondare e valorizzare”, continua Saetta. 
Una novità riguarda anche Dario Di Fazio che sarà il nuovo responsabile organizzativo provinciale, passato dal coordinamento della città di Caltanissetta.La sua esperienza come vice coordinatore provinciale e coordinatore comunale di Caltanissetta sarà sicuramente utile per supportare il nuovo coordinatore nell’organizzazione del lavoro, di nuove iniziative ed eventi.“Sono contento di questo nuovo ruolo” -dichiara Di Fazio e continua- “sono sicuro che questa squadra sarà in grado di coinvolgere molti giovani e soprattutto sarà in grado di creare molte iniziative a favore della nostra città grazie alla freschezza portata dai nuovi volti presenti nella squadra”.
Lega Giovani è già pronta per raccogliere le tante istanze promanate dai cittadini, e grazie al supporto dei qualificati gruppi consiliari presenti in provincia, riuscirà a dare un contributo fattivo. Dal connubio tra il movimento giovanile e il dinamismo dei rappresentati comunali, che si arricchiscono con il recente ingresso della Consigliera a Caltanissetta Valeria Visconti, si riuscirà a dare adito alle istanze giovanili anche nelle sedi decisionali. 
Oscar Aiello, Capogruppo al Comune di Caltanissetta nonché coordinatore provinciale della Lega, così interviene: “L’adesione di nuovi Consiglieri e la nuova struttura dirigenziale testimoniano che il partito gode di ottima salute, a Michele Saetta e Dario Di Fazio i migliori auguri di buon lavoro. Nei prossimi giorni Lega e Lega Giovani ufficializzeremo nuovi ingressi e nuove nomine a Caltanissetta e Provincia.”

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Donegani sull’ex pontile:”i fondi per demolirlo siano usati per tutelarlo.Non si cancelli la storia di Gela”

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Il segretario regionale di PeR interviene sulla notizia che l’iter della Regione prevede ancora in essere la demolizione del pontile sbarcatoio, iter che risale ad anni addietro con la politica e la società civile che si opposero. Infatti i lavori non sono mai partiti e neanche assegnati, Oggi la Regione cambia il responsabile unico del progetto e potrebbe riprendere un accelerazione dell’iter per la demolizione.


Il movimento PeR evidenzia che il Pontile Sbarcatoio è un opera di importanza storica cui è legata la stessa identità culturale, economica e paesaggistica della città di Gela.


“La Regione Siciliana, con sue leggi- sottolinea l’esponente dei progressisti- ha l’obbligo alla valorizzazione ed alla conservazione dei siti e delle strutture esistenti nel suo territorio che abbiano avuto una loro importanza in occasione degli eventi bellici del primo e del secondo conflitto mondiale, preservandone la loro identità.Chiediamo al Sindaco di Stefano e ai nostri Deputati Regionali e Nazionali che si facciano garanti del rispetto di tali norme, imponendo alla Regione Siciliana di impiegare i fondi di cui alla L. Regionale 20.03.2015 n. 5 per assicurare il mantenimento dell’ex pontile sbarcatoio, la sua tutela e la sua giusta valorizzazione quale bene monumentale e storico, oltre che importante simbolo del patrimonio storico-culturale”.

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La Commissione Sanità: “l’Asp2 non vuole rapporti istituzionali”

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La presidente della Commissione Ambiente e Sanità Floriana Cascio ed i componenti Francesco Castellana, Sara Cavallo, Maria Grazia Fasciana e Armando Irti il 4 settembre scorso alle ore 8.30 fece visita al Centro punto prelievi del PO di Gela dietro segnalazione di alcuni cittadini che li avevano informato della situazione precaria del centro.

Emerse che i locali erano angusti, l’aria viziata e opprimente, caldo asfissiante e la fila di persone che arrivava al cancello di ingresso esterno. Subito dopo la Commissione comunicò al Direttore Dott. Cirrone Cipolla i disagi arrecati all’utenza e l’esigenza di spostare il centro prelievi.

“Oggi – fanno sapere i componenti del comitato- costatiamo il cambiamento di posizionamento e miglioramento del centro punto prelievi con soddisfazione”.

La commissione riscontra suo malgrado ogni interruzione dei rapporti istituzionali. Si sarebbe infatti aspettata un riscontro positivo rispetto ai risultati ottenuti da parte della dirigenza dell’Asp2 considerato che aveva sollevato l’inefficienza del servizio e che oggi per il bene della comunità pare abbia raggiunto uno standard di normalità.

“La Commissione vuole ricordare che ogni interlocuzione e audizione non dovrà essere considerata dalla dirigenza asp come un processo sommario, quanto piuttosto un rapporto di collaborazione per il bene dei nostri cittadini”- si legge in una nota.

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Interrogazione del sen.Loreficd al ministro dell’ambiente sui lavori fermi del raddoppio del depuratore consortile

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Il senatore Pietro Lorefice ha presentato un’interrogazione al Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Pichetto Fratin in merito ai gravi ritardi nei lavori di raddoppio della sezione urbana del depuratore consortile situato all’interno della Raffineria di Gela.

Il potenziamento del depuratore è cruciale per il trattamento delle acque reflue prima che vengano scaricate in mare. Allo stato attuale, l’impianto non è assolutamente adeguato a gestire tutti i reflui, con la tragica conseguenza che le sostanze inquinanti pregiudicano l’ambiente e la salute degli abitanti.

Nonostante l’iter dei lavori fosse stato avviato oltre un decennio fa(iter avviato nel 2012) , assegnazioni, revoche, aggiudicazioni, ritardi hanno portato a uno stallo: i lavori risultano fermi dal 30 giugno 2023 per mancanza di copertura economica, a causa dell’aumento dei costi e delle compensazioni previste dalla legge, oltre a varianti progettuali intervenute nel corso del tempo.

“L’ennesima situazione inaccettabile per la Sicilia, e in particolare per quelle aree già compromesse a livello ambientale e che, in particolare per la gestione delle acque reflue, espone il nostro Paese alla quarta sanzione da parte dell’Unione Europea, con un aggravio spaventoso per la finanza pubblica” – ha evidenziato

Loregice chiede quindi al Ministro se sia a conoscenza della vicenda e, soprattutto, se non ritenga opportuno affidare il completamento dell’opera al Commissario straordinario unico per la depurazione, al fine di sbloccare l’iter e garantire finalmente la realizzazione di un’infrastruttura essenziale per la tutela dell’ambiente e della salute pubblica, messi a dura prova da anni di inquinamento.

“Il Ministro Pichetto Fratin, sappiamo essere sicuramente al corrente di quanto un impianto di depurazione efficiente sia essenziale per la salvaguardia degli ecosistemi e della salute pubblica, avendo egli stesso recentemente partecipato all’inaugurazione del depuratore di Affi.E se questo vale per Affi, a maggior ragione deve valere per Gela, un’area classificata “a elevato rischio di crisi ambientale”, con un piano di risanamento e disinquinamento ambientale inattuato e inserita tra i Siti di Interesse Nazionale per la bonifica.Insomma, siamo alle solite? Mentre al nord si tagliano nastri, qui al Sud si tagliano fondi?Chiedo quindi al Ministro se non sia opportuno intervenire con la stessa solerzia dimostrata altrove, essendo inaccettabile classificare l’Italia in territori o cittadini di serie A e di serie B.Il territorio di Gela e i gelesi hanno già pagato troppo in Salute e Ambiente: ulteriori lungaggini burocratiche non possono e non devono andare ad esacerbare una situazione di degrado ambientale e sanitario insostenibili.”- conclude

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