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Politica

Sarebbe bastato trasferire i medici di Caltanissetta a Gela

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Tutti contro l’Asp. I consiglieri comunali di maggioranza Valeria Caci , Rosario Faraci e Davide Sincero si pronunciano contro il caso nazionale Terapia intensiva, ovvero la scelta della dirigenza dell’ Azienda Sanitaria di Caltanissetta di chiuderla. Sarebbe bastato trasferire i medici dell’ ospedale Sant’Elia a Gela.

“Alcune cose, più di altre, sono ingiuste a prescindere. Come definire, la scelta del trasferimento dei 7 pazienti Covid del reparto di terapia intensiva dell’Ospedale di Gela , al S.Elia con tutto il disagio che ciò comporta per i pazienti trasferiti e per le loro famiglia? – dicono i tre consiglieri- Una scelta ingiusta ha livelli di intensità differenti anche rispetto ai destinatari finali della scelta stessa ma se i destinatari finali di una scelta come questa, sono addirittura pazienti Covid, peraltro intubati, allora l’ingiustizia non è più semplicemente ingiustizia , diventa orrida prova tangibile che , a vari livelli, si è smesso di avere innanzitutto rispetto della condizione di salute degli esseri umani.
Chiaramente, la scelta non è stata compiuta arbitrariamente ma è stata giustificata da una situazione di emergenza a fronte del focolaio che, purtroppo, è scoppiato proprio nel reparto di terapia intensiva del Vittorio Emanuele ma -e questo è il punto che non è solo politico ma è anche umano- il rispetto per gli ammalati che vivono già con dolore la loro condizione e il rispetto per le loro famiglie , avrebbe dovuto spingere la Direzione dell’Asp ad operare altro tipo di scelta e ad avere riguardo per i pazienti, per gli ammalati.
Non v’era neanche da scervellarsi sul piano operativo strategico, sarebbe bastato , molto banalmente, trasferire presso il nostro Ospedale altro personale dal S.Elia e solo nell’attesa che i medici del nostro Ospedale tornassero al loro lavoro.
Questa era l’unica scelta di rispetto da compiere poiché , e non è banale specificarlo dato l’accaduto, gli ammalati e la loro tutela dovrebbero essere una priorità ben più alta di tutto il resto.
Di fronte a questa caduta a picco del senso di umanità e rispetto , cos’altro c’è rimasto da salvare? Se non tuteli gli ammalati , allora chi dovremmo tutelare?”

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Donegani:”la soluzione giusta è quella dei dissalatori mobili”

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“La proposta del presidente Schifani di finanziare 100 milioni di euro per i 3 dissalatori di Porto Empedocle, Trapani e Gela è un modo per perdere solo del tempo prezioso, perché non sono di facile soluzione, considerato che non sono stati mai manutenzionati e converrebbe farli nuovi”: lo sostiene il fondatore del laboratorio politico PeR Miguel Donegani.

“La proposta più concreta, semplice e a costi molto più vantaggiosi che risolverebbe i tempi brevi l’atavico problema l’abbiamo fatta noi come PeR ed è stata inserita nel mio programma elettorale, ovvero i Dissalatori mobili, ovunque si siano realizzati hanno avuto soluzione immediata e con successo. Chi è al governo faccia propria la nostra proposta che riproponiamo nell’interesse della città e dei gelesi e la sottoponga con autorevolezza a chi di competenza” – dice Donegani.

” Siamo pronti e disponibili così come abbiamo più volte dichiarato a dare i nostri suggeriti a titolo gratuito e mettere in campo le nostre competenze e gli studi fatti in materia con gente esperta e preparata.
Altre soluzioni sono solo una strategia per fare distrazione di massa a danno della città”- conclude.

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Scuola: per il deputato Giambona (Pd) cresce il gap fra nord e sud

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PALERMO – “L’anno scolastico è iniziato ufficialmente ma non allo stesso modo in tutta Italia. Purtroppo, le diversità tra Nord e Sud dell’Italia si stanno accentuando e mi riferisco anche ai problemi infrastrutturali dovuti anche ai forti ritardi che si stanno riscontrando nella gestione e nello sviluppo dei fondi legati al PNRR, e la Sicilia arranca mentre il governo regionale resta immobile.

La situazione poi è ancora più grave se si pensa anche al fatto che il dimensionamento scolastico e l’accorpamento delle scuole hanno creato il caos a livello burocratico e gestionale”. Così il vice-presidente del gruppo parlamentare PD, Mario Giambona, si è espresso questa mattina commentando le criticità emerse dopo l’inizio dell’anno scolastico 2024-2025.

“I soliti problemi si ripresentano puntuali ma senza la ricerca di una soluzione da parte del governo Schifani. La carenza di docenti resta una questione importante, con un insegnante su quattro che resta precario, e la dispersione scolastica che non accenna a diminuire – ha poi spiegato -. Inoltre, i trasporti per 7000 studenti pendolari siciliani sono diventati un altro tasto dolente a causa del dissesto vissuto dall’AST, che non riesce a garantire i servizi di trasporto”.

Giambona poi si sofferma sulla spesa per l’acquisto dei libri che “per una famiglia con un figlio alle scuole medie si aggira intorno ai 350 euro, mentre alle superiori la spesa può toccare punte di spesa di 700 euro” e promette che chiederà “l’istituzione di un fondo che possa aiutare le famiglie più bisognose per l’acquisto dei testi scolastici, una misura al momento non prevista a livello regionale”.

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Udienza il 5 novembre per il posto in consiglio di Grazia Cosentino

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Fissata l’udienza del ricorso presentato dalla lista PeR contro il consigliere Grazia Cosentino.

Si discuterà il 5 novembre in Tribunale. Grazia Cosentino è in consiglio dopo aver perso il ballottaggio con il sindaco in carica Terenziano Di Stefano.Ma per i vertici del laboratorio politico PeR è incompatibile per il ruolo che riveste nella Impianti Srr società di cui è azionista il Comune.

Il laboratorio PeR aspira all’assegnazione di quel posto per il primo dei non eletti nella sua lista Paolo Cafà.

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