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Cronaca

Sequestrate 12.913 mascherine considerate pericolose

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I finanzieri del Comando Provinciale di Caltanissetta hanno svolto un’attività di contrasto alla contraffazione e all’abusivismo commerciale che ha consentito di effettuare diversi sequestri, nell’ambito delle iniziative coordinate dal Prefetto di Caltanissetta e in collaborazione con le altre Forze di Polizia.
I militari del Gruppo Caltanissetta, nel corso di un servizio di controllo economico del territorio, notavano esposti presso uno store all’interno di un noto centro commerciale una variegata quantità di mascherine in vendita. L’occhio esperto e attento dei militari suggeriva loro di controllare con più attenzione i dispositivi esposti riscontrando negli stessi la mancanza dei requisiti sia formali che tecnici previsti dalla legge. Il sequestro, previsto dalla normativa vigente in materia di contraffazione, permetteva di sequestrare 12.913 mascherine la cui immissione in commercio avrebbe potuto avere conseguenze potenzialmente pericolose.
Nel vallone, nel corso di un ulteriore intervento, i finanzieri di Mussomeli hanno individuato e posto sotto sequestro oltre 3.000 articoli pirotecnici, sprovvisti delle indicazioni per il consumatore e della marcatura “CE”.
Appare utile segnalare che il certificato di conformità “CE” garantisce la rispondenza di specifici prodotti ai requisiti essenziali, stabiliti dalla normativa comunitaria, per la commercializzazione e l’utilizzo nell’Unione europea ed è rilasciato da un Ente certificatore accreditato. Solo dopo aver espletato una serie di esami di laboratorio, il produttore è legittimato ad apporre il marchio “CE” sul prodotto e sull’imballaggio, a titolo di sigillo di garanzia.
Le operazioni di servizio condotte dalla Guardia di Finanza si inquadrano nell’ambito delle iniziative coordinate da S.E. il Prefetto di Caltanissetta e in costante raccordo con le altre Forze di Polizia, finalizzate a preservare la sicurezza e l’incolumità dei cittadini, ritirando dal mercato prodotti pericolosissimi per gli ignari consumatori, nonché a garantire la concorrenza tra operatori commerciali operanti nel mercato nisseno

Cronaca

Prova ad evadere: arrestato

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Ragusa – Su richiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa, che ha coordinato le indagini, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile e della Stazione di Ispica, hanno eseguito un’ordinanza di sottoposizione al regime carcerario nei confronti di un 29enne, residente e domiciliato nella città di Ispica, già agli arresti domiciliari.

L’uomo è stato arrestato poiché risulta gravemente indiziato del reato di evasione commesso in più circostanze nel corso dell’ultimo mese a seguito della sottoposizione alla precedente misura, sicuramente meno afflittiva, degli arresti domiciliari a cui però l’uomo non è riuscito a conformare la sua personalità.

Infatti, durante i controlli ordinari effettuati dalla Stazione di Ispica e dall’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Modica nei confronti dei vari soggetti agli arresti domiciliari, l’uomo non era quasi mai presente all’interno della sua abitazione ma, violando la misura in essere, circolava per la città e in un’occasione si era anche allontanato dal comune di Ispica.

Motivo per cui l’Arma di Modica ha riferito all’Autorità Giudiziaria competente in merito alla costante violazione della misura da parte del 29enne, nei cui confronti è stata necessaria l’applicazione della custodia cautelare in carcere che, fatta salva la presunzione di innocenza del suo destinatario, è stata ritenuta allo stato degli atti l’unico strumento utile a contenere i comportamenti dell’uomo contrari alle prescrizioni impostegli.

La misura cautelare si è resa necessaria anche al fine di non destinare i militari impegnati nei controlli quotidiani alla sua costante ricerca, attività necessaria al fine di evitare che potesse commettere altre tipologie di reati durante le varie evasioni.Tutte le ipotesi accusatorie, allo stato condivise dal Gip in sede, dovranno trovare conferma allorché verrà instaurato il contraddittorio tra le parti, come legislativamente previsto.

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Cronaca

Minacce e molestie all’ex compagna, eseguito divieto di avvicinamento

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La Squadra Mobile di Caltanissetta, ha eseguito una misura cautelare personale, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di un nisseno di 34 anni. L’indagato, dalla ricostruzione investigativa realizzata, si sarebbe reso responsabile di reiterate condotte persecutorie nei confronti della ex compagna, non rassegnandosi alla decisione di questa di interrompere la relazione sentimentale in atto, tanto da minacciarla e molestarla, controllandone le frequentazioni e gli spostamenti, utilizzando nei suoi confronti epiteti ingiuriosi e offensivi.

L’attività d’indagine eseguita ha consentito di ottenere a carico dell’indagato, la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa con contestuale applicazione del “braccialetto elettronico”. Nello specifico, infatti, il Giudice per le Indagini Preliminari, valutati positivamente i gravi indizi di colpevolezza a carico dell’indagato, ha emanato apposita ordinanza esecutiva con cui è stata disposta l’applicazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi abitualmente frequentati dalla persona offesa, estendendola anche alle due figlie minori, stabilendo la distanza minima da tenere, con l’ulteriore prescrizione di non comunicare con le stesse attraverso qualsiasi mezzo.

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Cronaca

Precipita in un burrone, tragico incidente nel Nisseno

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Tragico incidente stradale autonomo nelle vicinanze del ponte Capodarso, in territorio di Caltanissetta. Un uomo di 61 anni, Calogero Giuseppe Giusto, di Barrafranca, alla guida della sua Fiat Panda, per cause da accertare, è uscito fuori strada finendo in un burrone.

L’automobilista è morto sul colpo. Sul posto sono intervenuti i Vigili del fuoco e gli operatori del 118.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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