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Spata contro Greco ed il PD: “Sindaco senza idee.Ora il PD chieda scusa alla città per aver sbagliato candidato”

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Le liti  dietro cui si nascondono le ambizioni per le prossime elezioni Regionali o Nazioni e il Comune come poltronificio.Su questo ed altri aspetti punta la sua critica politica verso sindaco, Giunta e PD, il capogruppo della Lega Giuseppe Spata.Questo il suo intervento  :”Da Arcobaleno a coalizione di Centro Destra. E’ questo il messaggio che da mesi il PD cerca di far passare. Ma vuoi vedere che la responsabilità della scelta di Greco Sindaco è della coalizione che mi ha sostenuto alle scorse amministrative? A dichiararlo Giuseppe Spata capogruppo della Lega in Consiglio Comunale. La città è completamente allo sbando, un Sindaco senza idee, Assessori invisibili, nessuno sa cosa fanno e soprattutto su quali progetti lavorano. Potrebbero dircelo, continua Spata, le relazioni annuali, previste per legge, servono anche a questo. Gela è sporca come non mai, nessun passo in avanti in termini di sicurezza, pochissimi i cantieri aperti, nessun nuovo finanziamento all’orizzonte, anzi se ne continuano a perdere, ultimo in ordine di tempo i 5 milioni e mezzo di euro per la riqualificazione del Parco di Montelungo (chiedere al Vicesindaco Di Stefano ndr). Per non parlare della gestione della pandemia: quando tutta la Sicilia era in zona arancione noi eravamo tra i pochi comuni in zona rossa, ottimo primato non c’è che dire, con un danno incalcolabile per l’economia. Nonostante questo, da giorni siamo costretti ad assistere agli insulti tra Greco ed il Pd e ci chiediamo: lo staranno facendo anche in questo caso per il bene della città? Perché due anni fa Pd, Forza Italia, gran parte dei rappresentanti delle Associazioni di categoria, quasi tutti i Presidenti degli ordini professionali e certa imprenditoria decidevano di mettersi insieme per il bene della città, dicevano, oggi è evidente che quella fu solo un’alleanza di potere per il potere ed a noi preoccupa chi vuole vincere a tutti i costi. Il Pd, ha continuato Spata, farebbe bene ad assumersi le proprie responsabilità, a chiedere scusa alla città per aver sbagliato la scelta del candidato Sindaco e chiarire le ragioni della loro uscita dalla maggioranza visto che non lo hanno ancora fatto. Oggi attaccano a testa bassa su tutto: parlano di porto quando al governo della Sicilia con Crocetta avrebbero potuto realizzarlo, parlano di rilanciare l’economia quando con Renzi hanno chiuso la Raffineria. Vorrebbero riabilitarsi e lo fanno accompagnandosi ai 5 Stelle, gli stessi che nel 2015 vincevano le amministrative puntando la campagna elettorale demonizzando il Pd. Dal nostro punto di vista stanno benissimo insieme soprattutto alla luce del primato che condividono: scaricare i sindaci scelti ed eletti dopo pochi mesi.

Greco, il trasformista, ha concluso Spata, sta dimostrato tutta la sua inadeguatezza a ricoprire il ruolo di Sindaco, i continui tentativi di posizionamento alla ricerca di una candidatura alle nazionali fanno pensare che di Gela non gliene frega niente. Incontra Segretari di partito, consiglieri, avvicina tutti compresi pezzi della Lega ma di amministrare questa città non se ne parla. Oltre a litigare praticamente con tutti ha sviluppato un altro primato: quello del poltronificio. Periodicamente sente la necessità di nominare super esperti con i soldi dei contribuenti e da notizie di stampa l’elenco è destinato ad aumentare”

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Il Pd attacca Scuvera sulla vicenda sanità:”ha poco peso politico nelle dinamiche regionali”

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La segreteria del Pd non getta acqua sul fuoco nello scontro innescatosi sulla sanità. Attacca l’on.Scuvera.

“Il Sindaco, i partiti di maggioranza, le forze politiche che hanno a cuore le sorti dello ospedale di Gela – sostiene il Pd- fanno i percorsi ritenuti più utili a riguardo, come l’incontro con Il Presidente della Commissione Sanita on.le Pippo Laccoto, che ha ascoltato con attenzione le istanze della delegazione gelese. Semmai l’On.le Scuvera, si chieda perché non è riuscito ad incidere sulla proposta di rete ospedaliera avanzata dallo Assessorato Regionale alla Sanità dove autorevoli esponenti del suo Partito Fratelli d’Italia hanno inciso in modo sproporzionato sui posti assegnati allo Ospedale di Paternò.Cio Significa che l’On.le Scuvera purtroppo per Gela ha poco peso politico nelle dinamiche politiche regionali. Non mancheranno comunque prossime occasioni in cui Scuvera, se vorrà, potrà dare il suo contributo. In ogni caso non si può non rilevare la differenza di ruoli tra vittime e carnefici. La città di Gela, la Amministrazione Comunale con i partiti che la sostengono subiscono queste sciagurate scelte da parte del Governo Schifani, di cui il Partito Fratelli d’Italia dell’ On.le Scuvera è socio di maggioranza, e dove purtroppo l’On.le Scuvera non riesce a tutelare la sua città , finendo di interpretare il ruolo di vittima e carnefice”

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Donegani su sanità:”non dividiamoci,i risultati positivi saranno di tutti”

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“Come PeR siamo stati promotori dell’incontro, abbiamo detto prima dialogo e proposta condivisa e poi se occorre protesta. Ci sono tutte le condizioni per evitare la protesta perché si é messa in campo la responsabilità e la concertazione”: lo dice Miguel Donegani riferendosi alla vertenza sanità.

“Gli incontri fatti -aggiunge- hanno visto una unità di tutte le forze politiche che non si vedeva da tempo. Non vanifichiamo il lavoro fatto. Ho apprezzato la responsabilità di tutti i consiglieri in particolare di centro destra e dei Deputati del territorio che nonostante il provvedimento dei tagli appartenga al governo regionale hanno risposto presente alla richiesta di unità e di azione corale senza bandiere di partito e con la sola bandiera della città mettendosi a disposizione e impegnandosi per evitare i tagli.Per rapporti personali mi sono mosso per un incontro in commissione Sanità con il presidente Laccoto mio ex collega, che ha capito la nostra preoccupazione e Mercoledì ci ha ascoltati e ha ricevuto tutta la documentazione che il Sindaco ha prodotto e fatto verbalizzare frutto del lavoro di tutte le forze politiche in città. Non dividiamoci sulla terminologia tra audizione plenaria e informale o consultiva. Sono tutte leggittime perché riconosciute e legittimate dalla presenza del Presidente della commissione e dal segretario verbalizzante. I tempi e l’urgenza di dare risposte alla città e ai gelesi non potevano aspettare i canoni istituzionali (si sarebbe andati furi tempo massimo) penalizzando i Gelesi. C’era urgenza e ringraziamo il Presidente Laccoto dirigente di primo piano di centro destra che ha in via straordinaria fissato l’incontro. La commissione oggi ha tutto ed ha avuto tutte le delucidazioni del caso e accolto le richieste del territorio. Come PeR rivolgiamo l’ennesimo appello alla coesione non possiamo permetterci di dividerci sulla sanità. Il risultato positivo sarà di tutti.
PeR è stata critica ha fatto opposizione alla giunta, ma quando si tratta di Gela e dei gelesi e soprattutto della salute dobbiamo essere tutti insieme, tutti dalla stesse parte. Per chi come me ha avuto in famiglia problemi di salute ed a Gela sono in tanti purtroppo capisce l’importanza della battaglia di civiltà che va affrontata senza staccati ideologici.Andiamo avanti Insieme. Uniti si é più forti”.

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Statua greca in marmo scoperta a Mozia

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Una figura femminile in posa incedente, abbigliata con chitone e himation, priva della parte superiore del torso e della testa. È la statua greca in marmo emersa grazie agli scavi della missione archeologica dell’Università degli studi di Palermo che opera sull’isola di Mozia, in provincia di Trapani, grazie a una convenzione stipulata con la Soprintendenza dei Beni culturali di Trapani.

«Questo ritrovamento – dice l’assessore regionale ai Beni culturali e identità siciliana, Francesco Paolo Scarpinato – conferma l’importanza del lavoro di ricerca e tutela che portiamo avanti ogni giorno. Una scoperta importante che testimonia, ancora una volta, quanto la Sicilia sia stata nei secoli un crocevia di civiltà, ma soprattutto quanto l’isola continui a restituirci testimonianze preziose che meritano di essere conosciute e condivise».

La statua è alta 72 centimetri, incluso il piccolo piedistallo su cui poggia i piedi. La frattura del torso non è accidentale ma determinata tecnicamente dal taglio della pietra, poiché era assemblata da almeno due blocchi, come confermato dalla presenza di due fori con i resti di tenoni metallici sulla superficie del taglio.

L’opera è stata rinvenuta all’interno del “Ceramico” di Mozia (Area K), una delle più grandi officine ceramiche puniche del Mediterraneo centrale: giaceva in posizione orizzontale sul margine di una vasca contenente l’argilla usata per la produzione di vasi e terrecotte figurate nel V secolo a.C., il periodo di massimo splendore e vigore produttivo della città. La dismissione della scultura e la sua deposizione sono attribuibili all’ultima fase d’uso dell’officina, probabilmente in concomitanza con l’inizio dell’assedio dionigiano del 397 a.C. È inoltre possibile ipotizzare una sua collocazione originaria all’interno della stessa officina, in connessione con le nuove strutture murarie riportate alla luce nel corso della campagna. La statua conferma la presenza nella città fenicia di capolavori dell’arte greca e aiuta a ricostruire un quadro di strette connessioni culturali nella Sicilia grecopunica.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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