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Giudiziaria

Stessa norma diversa applicazione…

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Ragusa – Due forme di applicazione della norma differenti: ad un disabile viene riconosciuta la patologia e il sostegno economico ed ad un’altra no. Ma la battaglia continua sul fronte legale visto il precedente. Ma andiamo con ordine. A seguito di ricorso, presentato al giudice del lavoro del tribunale di Ragusa, dagli avv.ti Antonio e Luigi Santagati del Foro di Gela, l’ASP di Ragusa ha riconosciuto il diritto di M.C. di ottenere il beneficio, previsto per la disabilità gravissima,  dalla legge regionale n.4/ 2017 (c.d. legge Crocetta) che,in precedenza, le  aveva negato .

Tuttavia, ancora una volta, la stessa ASP ha rifiutato di concedere lo stesso  beneficio ad A.D.,   minore affetta da Sondrome di Dawn, disturbo dello  spettro autistico, di terzo grado, previsto dall’art.3,comma 2 ( lettera “g”) della legge regionale  n.4/2017,  che determina   la disabilità gravissima ed il conseguimento della relativa indennità. 

I genitori di A.D.   si sono rivolti allo studio legale degli avvocati Antonio e Luigi Santagati i quali hanno già depositato il ricorso al Giudice del lavoro e sono fiduciosi di poter far conseguire ad A.D.  Un giusto diritto, negato dall’ASP di Ragusa, ma previsto dalla legge regionale n.4/ 2017,  voluta dal concittadino gelese , On.le Rosario Crocetta.

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Flash news

Terreno occupato senza titolo:Tar condanna il Comune di Riesi

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Nel 2008, L’Arch. D.B.R.M.R. e l’Ing. D.B.P.F.A., originari di Caltanissetta, a seguito della morte del proprio padre ereditavano diversi terreni siti nel Comune di Riesi, abusivamente occupati, da prima degli anni 2000, da quel Comune in ragione di alcuni procedimenti espropriativi mai conclusi con un formale decreto di esproprio.


A fronte della perdurante illegittima occupazione delle proprie aree, gli interessati diffidavano il Comune di Riesi ad avviare il relativo procedimento volto ad ottenere l’acquisizione sanante ex art. 42 bis del T.U. Espropri o in alternativa la restituzione dei terreni, previa rimessione in pristino.
Tuttavia, nonostante reiterati solleciti il Comune di Riesi rimaneva inerte e non provvedeva a riscontrare quelle istanze.
Conseguentemente, gli interessati, con il patrocinio degli Avv.ti Girolamo Rubino e Massimiliano Valenza, proponevano un ricorso giurisdizionale innanzi al TAR-Palermo, chiedendo la declaratoria di illegittimità del silenzio – inadempimento formatosi sulle istanze inoltrate al Comune di Riesi nel 2023 e nel 2024.
Gli Avv.ti Rubino e Valenza rilevavano che i ricorrenti a mezzo delle predette diffide avevano correttamente sollecitato l’Amministrazione comunale a definire il procedimento amministrativo volto ad ottenere l’acquisizione sanante dei propri terreni o in alternativa la restituzione degli stessi.


Il TAR – Palermo, con ordinanza dell’ottobre 2024, disponeva incombenti istruttori, ordinando in particolare al Comune di Riesi di depositare, ove esistenti, i provvedimenti espropriativi adottati in ordine alle predette procedure espropriative.
In ottemperanza all’ordinanza il Comune di Riesi depositava tardivamente alcuni atti, ma nessun decreto di esproprio; conseguentemente, i legali rilevavano la sussistenza di una occupazione sine titulo e, dunque, un illecito permanente, ragione per cui l’Amministrazione avrebbe dovuto attivarsi per porre fine a una situazione di fatto palesemente illegittima.


Ebbene con sentenza del 6 dicembte scorso condividendo le argomentazioni difensive sostenute dagli Avv.ti Rubino e Valenza, il TAR-Palermo ha ritenuto fondato il ricorso proposto e, per l’effetto, ha ordinato al Comune di Riesi di pronunciarsi nel termine di novanta giorni sulle istanze dei ricorrenti volte ad ottenere un provvedimento di acquisizione sanante, o in alternativa, la restituzione delle aree, previa rimessione in pristino.
Inoltre, con la medesima sentenza, per il caso di perdurante inerzia del Comune, il T.A.R. ha nominato Commissario ad acta il Dirigente del Dipartimento delle Autonomie Locali dell’Assessorato Regionale delle Autonomie Locali e della Funzione Pubblica, il quale dovrà provvedere entro il successivo termine di 90 giorni, ed infine ha altresì condannato il Comune di Riesi al pagamento delle spese di giudizio in favore dei ricorrenti.

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Giudiziaria

Sentenza definitiva, gelese in carcere per numerosi reati

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La Polizia di Gela ha arrestato un giovane di 27 anni, in esecuzione al provvedimento emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’appello di Caltanissetta: deve scontare la pena di 5 anni, 3 mesi e 11 giorni di reclusione, dopo essere stato condannato definitivamente per i reati di lesioni personali, detenzione ai fini dello spaccio di sostanze stupefacenti, ricettazione, rapina, estorsione e detenzione di armi. I reati sono stati commessi a Gela tra il 2013 e il 2021. L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato condotto in carcere.

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Giudiziaria

Case a luci rosse, chiesto il rinvio a giudizio di tre gelesi

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La Procura di Gela, diretta da Salvatore Vella, ha chiesto il rinvio a giudizio per tre gelesi (due uomini di 64 e 33 anni e una donna di 55 ) che in due abitazioni di Gela sfruttavano la prostituzione di diverse ragazze sudamericane, mettendo a loro disposizione i locali dove incontrare i clienti dietro pagamento, da parte delle giovani ragazze, di 100 euro al giorno per l’uso dei locali dove incontravano uomini di ogni età, fino a dicembre 2023. Le indagini coordinate dalla Procura di Gela sono state volte dal Commissariato di Polizia di Gela, anche con l’ausilio di intercettazioni.

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