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Sul caro bollette il sindaco scrive a Meloni e Schifani

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Una lettera aperta alla Premier Giorgia Meloni e al Presidente della Regione Renato Schifani, indirizzata anche al Presidente dell’Associazione Nazionale dei Comuni d’Italia, al Coordinamento degli Assessori all’Energia e all’Ambiente dei Comuni Capoluogo e al presidente di A.N.C.I. Sicilia. L’ha scritta il sindaco Lucio Greco per chiedere un piano Straordinario per il sostegno al reddito, alle famiglie e alle imprese.

Per il Primo Cittadino gelese, il Paese sta attraversando una fase storica unica e drammatica, ed è necessario che le Istituzioni promuovano ogni iniziativa utile al fine di stimolare i Governi a dare aiuti alle famiglie e alle imprese per contrastare gli effetti devastanti del caro bollette, senza indugiare oltre. Ecco il testo integrale della missiva:

Nell’attuale condizione di crisi, mi sovviene il pensiero di farci interpreti del grido di dolore proveniente da famiglie e ampi settori della società civile, dilaniati dall’improvvisa tempesta che ci vede tutti in prima persona esposti alle intemperie di una crisi senza precedenti, destinata a travolgere l’intera Nazione.
Come Sindaco della sesta città della Sicilia, ho certezza che, non ponendo da subito adeguati argini all’improvviso rialzo dei costi dell’energia, intere famiglie si vedranno da qui a presto ridotte sul lastrico, con la inevitabile chiusura di tanti esercizi commerciali e il blocco delle stesse attività produttive.
Il mio è un territorio che ha già pagato il prezzo più alto in termini di inquinamento ambientale; la sua economia ridotta ormai al collasso per via dell’improvviso blocco delle attività di raffinazione del petrolio; incapace di inseguire le nuove strategie dello sviluppo ecosostenibile che ha già tagliato fuori dal mercato del lavoro centinaia di imprese sino a qualche lustro scorso tutte gravitanti intorno all’industria petrolchimica del colosso Eni.
L’improvviso imperversare dell’onda lunga della crisi economica ha già divorato le modiche risorse disponibili alla comunità e oggi l’innalzamento dei costi dell’energia rischia di fare tutto il resto.
Continuiamo ancora ad ascoltare le tante proposte delle forze politiche nella trepidante attesa che il Governo finalmente agisca, mettendo in campo tutte le risorse necessarie per arginare quello che si annuncia ormai essere un diffuso malcontento verso le stesse Istituzioni.
Giorno dopo giorno assisto, impotente, alle continue richieste di aiuto provenienti dai piccoli settori della economia locale, fatta di piccoli negozi di vicinato, supermercati e famiglie disperate per non aver modo di pagare le esose bollette riferite ai consumi dei mesi estivi.
In più di una occasione, ho anche assistito allo sfogo di imprenditori seriamente preoccupati per il destino delle loro stesse piccole attività artigianali, non in grado di sostenere i costi della produzione.

La loro reazione, sinora composta, temo possa degenerare nel perdurante silenzio dello Stato e delle sue Istituzioni, dimostrando insensibilità e colpevole compiacimento alla distruzione del tessuto produttivo nazionale.
Ritengo perciò dovuto, a mezzo della presente, rivolgere un accorato appello alle S.V. Ill.me per una energica presa di posizione sulle urgenti questioni legate al “caro bollette”, interpretando il vero bisogno dei territori amministrati a disporre, da subito, delle migliori energie finalizzate a contenere l’eccessivo rialzo dei prezzi dell’energia, fornendo soluzioni pratiche, decisive e risolutive, comprensibili alla generalità degli stessi amministrati.
Non è sicuramente più il tempo delle parole e delle promesse.
Urge una responsabile sinergia delle forze rappresentative dei territori della nazione in grado di stimolare risposte serie e convincenti da parte dello Stato.
Mi appello, quindi, alle sensibilità di ognuno di Voi per chiedere di sostenere una petizione popolare in grado di raccogliere la voce stessa dei cittadini per essere ascoltata nei Palazzi, direttamente da Chi non ha ancora ben compreso la gravità della situazione, continuando ancora a dimenarsi nella ricerca di soluzioni che non vedono mai la luce. Chiedo, pertanto, l’impegno ad organizzare una raccolta di firme su un testo di petizione popolare che impegni il Governo nazionale a dare le migliori soluzioni possibili, in via di assoluta urgenza, rispetto a una situazione di devastante crisi senza precedenti, divenuta ormai davvero insostenibile e foriera di ripercussioni negative sulla stessa tenuta dell’ordine e della pace sociale.

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Istituto “Verga”, oggi lo start al Salone del libro “La parola ai libri”

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Ha preso il via questa mattina la due giorni dedicata al Salone del libro “La parola ai libri”, iniziativa ideata e promossa dall’istituto comprensivo “Giovanni Verga” giunta alla terza edizione. Dopo il taglio del nastro, spazio alle presentazioni di libri ed incontri con gli autori, ma anche ai laboratori creativi per i più piccoli.

Grande fermento nella scuola diretta da Viviana Aldisio. «Un importante momento formativo e di cittadinanza attiva proposto ai nostri alunni e al territorio – dice la dirigente -, realizzato grazie al lavoro di tutto lo staff e di un grande partenariato locale e regionale che coinvolge istituzioni, scuole, associazioni e club services».

Madrina di questa terza edizione del Salone del libro della “Verga” è la scrittrice Costanza Di Quattro: «Importantissimo che una città come Gela, dalla storia straordinaria, si faccia promotrice di una iniziativa di questo livello – ha sottolineato l’autrice ragusana -. Sul libro si fondano le basi della cultura, sul libro si fondano le basi del futuro».

Dalla mattina al pomeriggio, un giorno di interessanti eventi. Domani si prosegue con la seconda e ultima giornata, dalle 10 alle 19 con altri incontri letterari e laboratori. 

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Due giorni in Sicilia con tappa a Gela per Roberto Fico

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Sei incontri in appena due giorni per parlare di autonomia differenziata, “la riforma scellerata che rischia di spaccare l’Italia”
È il mini tour che l’ex presidente della Camera Roberto Fico, farà in Sicilia domenica 21 e lunedì 22 aprile prossimi assieme al coordinatore regionale M5S per la Sicilia, Nuccio Di Paola, per illustrare i contraccolpi del ddl Calderoli.
“L’autonomia differenziata – dice Fico – sarebbe uno schiaffo insopportabile al Sud, aumenterebbe i divari che già esistono e danneggerebbe la struttura istituzionale del Paese. E’ un disegno scellerato che mira a spaccare l’Italia. In questi mesi sto girando l’Italia per parlare dei rischi dell’autonomia voluta da Calderoli ed è importante parlarne anche in Sicilia”.
“Di questa riforma che rischia avere contraccolpi letali per la Sicilia – dice Di Paola – si parla troppo poco, e pochissimo ne sanno le persone, che devono essere informate e preparate per una raccolte di firme in vista di un eventuale referendum abrogativo per evitare il disastro”.

Questi gli incontri in programma:
Domenica 21 aprile
Aci Castello, ore 11,30. piazza Acicastello; Scoglitti, ore 17 piazza A.Castelli ; Gela, Ore 19:30,
lido Sport Center, lungomare Federico II di Svevia.
Lunedì 22 Aprile
Caltanissetta, 10,30, Via Piave 10; Palermo, ore 17, convegno presso l’Assemblea Regionale Siciliana organizzato dalla commissione Biblioteca di palazzo dei Normanni; Paceco, 0re 20, Centro diurno comunale.

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Il sondaggio bluff che ha arroventato il clima politico

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La campagna elettorale diventa incandescente. A riscaldare l’ambiente è stata la notizia di un sondaggio commissionato ad una nota agenzia e pubblicato su un quotidiano on line che riportava le percentuali di gradimento dei cinque candidati a sindaco. È circolata voce che il sondaggio della Ghisleri era commissionato dai grillini che hanno smentito. Scerra ha detto di non saperne nulla.

Mentre i sostenitori di Grazia Cosentino esultavano sui social i supporter dei candidati nelle posizioni inferiori hanno reagito: dalle fila di Donegani è partita una segnalazione all’Agcom per la diffusione di risultati di un sondaggio senza il rispetto delle leggi. C’è stato chi ha scritto all’agenzia e ha avuto come risposta scritta che nessun sondaggio è stato effettuato su Gela.

Insomma una taroccata che è servita solo ad accendere il clima di una campagna elettorale difficile, complicata da estenuanti tatticismi e da fiumi di veleni. Quello che non serve.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
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