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Cronaca

Tentacoli della piovra vittoriese nel mercato degli imballaggi

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Emergono collegamenti con il gruppo mafioso dei Rinzivillo di Gela, oltre ai clan Santapaola -Ercolano di Catania e Nardo di Lentini, dall’inchiesta della Procura Distrettuale Antimafia etnea che ha fatto luce su un’organizzazione criminale, smantellata dai Carabinieri del Comando Provinciale di Ragusa e dalla Guardia di Finanza di Catania.

Sedici le persone indagate nel blitz “Fenice” per “associazione a delinquere di tipo mafioso, concorso esterno in associazione mafiosa, illecita concorrenza con minaccia o violenza, tentato omicidio, estorsione e tentata estorsione, detenzione abusiva di armi e porto in luogo pubblico, detenzione, trasporto e cessione di sostante stupefacenti, falsità ideologica commessa da privati, reati tutti aggravati dalla finalità mafiosa”.

Le investigazioni avrebbero permesso di ricostruire: le dinamiche criminali dell’associazione a delinquere riconducibile a Cosa Nostra operante nel territorio di Vittoria e in altri comuni della provincia di Ragusa, capeggiata da Emanuele Greco, inteso “Elio”; i ruoli nel tempo assunti dagli altri indagati, destinatari di misura cautelare, monitorandone le attività criminali sia nel periodo in cui Greco era in stato di libertà sia durante il periodo di detenzione.Le più recenti attività investigative avrebbero fatto emergere che il pregiudicato Gaetano Valenti, inteso “Tano u’ barbiere”, sarebbe stato investito da Greco, durante il periodo di detenzione di quest’ultimo, del ruolo di referente pro tempore dell’organizzazione criminale. L’attività investigativa aveva ulteriore impulso dopo che Greco, posto agli arresti domiciliari nel gennaio 2021, avrebbe sfruttato la propria abitazione quale base logistica in cui effettuare incontri riservati con i propri sodali con esponenti apicali dei gruppi riconducibili a Cosa Nostra e operanti in altri contesti territoriali nonché con importanti imprenditori del settore del packaging, riprendendo di fatto il proprio ruolo di riferimento del sodalizio mafioso e riaffermando la propria influenza sul territorio.Il monitoraggio tecnico e le attività condotte a carico di Greco, dei suoi figli, di Valenti e di altri soggetti ritenuti appartenere al gruppo criminale avrebbero consentito di acquisire elementi in merito all’esistenza di un’associazione per delinquere di tipo mafioso che, avvalendosi della forza di intimidazione derivante dal vincolo associativo e della condizione di assoggettamento e di omertà che ne deriva, avrebbe perpetrato una serie indeterminata di crimini contro la vita, l’incolumità individuale, la libertà personale, il patrimonio, e acquisito, in modo diretto o indiretto, la gestione o comunque il controllo di attività economiche, con particolare riferimento al settore della produzione e commercializzazione di imballaggi per prodotti ortofrutticoli. Il sodalizio avrebbe unito l’aggressività e la forza militare a strategie imprenditoriali, estendendo così il suo potere mafioso e il controllo territoriale. Contestualmente sarebbe venuto in evidenza anche il ruolo dei figli, Nuccio e Alberto, per la gestione, assieme al padre Emanuele, degli affari imprenditoriali nel settore degli imballaggi, facendo uso degli strumenti propri dell’assoggettamento mafioso e avvalendosi del proprio riconosciuto carisma criminale nell’ambiente della fornitura del packaging per influenzare e condizionare la libera concorrenza. In tal modo, si sarebbero imposti come intermediari bypassando di fatto il provvedimento di sequestro di beni e disponibilità del valore complessivo di 35 milioni di euro, emesso dal Tribunale di Catania, a carico di Emanuele Greco che aveva riguardato anche svariate società, tra le quali l’azienda di famiglia “Vittoria Pack srl”.La consorteria criminale, operando con modalità spesso illecite e spregiudicate e interagendo con altri soggetti malavitosi, quali i Consalvo ed i Puccio, riciclatisi ance loro in tale ambito territoriale come imprenditori, avrebbe continuato a imporre la propria leadership nell’ambito del lucroso settore del mercato locale, con particolare riferimento alla vendita di materiali e imballaggi per confezionamento dei prodotti ortofrutticoli, assai fiorente nel contesto territoriale, a vocazione prevalentemente agricola, del comune di Vittoria. Sarebbe emersa la collusione di imprese attive nel settore della commercializzazione di prodotti petroliferi che, grazie alla rete di relazioni di Greco, sarebbero riuscite ad approvvigionarsi di carburante di provenienza illecita, così accrescendo il proprio giro d’affari potendo contare sulla competitività derivante da carburanti a basso costo. Al contempo, le stesse aziende, ponendosi sempre a disposizione di Greco, avrebbero apportato un concreto contributo causale ai fini della conservazione, del rafforzamento e della realizzazione anche parziale del programma criminoso dell’associazione mafiosa.Inoltre, l’arresto di Gaetano Valenti, avvenuto nell’aprile 2021, trovato in possesso di un’arma da fuoco clandestina detenuta illegalmente e di un’importante quantità di stupefacente, avrebbe consentito di evidenziare come gli interessi del gruppo abbracciassero anche il settore degli stupefacenti, delle armi e delle estorsioni.Il gruppo mafioso avrebbe realizzato azioni intimidatorie verso altri soggetti pregiudicati vittoriesi per indurli al pagamento di quantitativi di stupefacente forniti da altre consorterie, che si sarebbero rivolti al gruppo dei Greco riconoscendone le capacità operative sul territorio. Sono stati monitorati momenti di criticità all’interno dei quali gli appartenenti al gruppo si sarebbero organizzati per il compimento di azioni di forza con l’uso di armi da compiere in danno di pregiudicati vittoriesi, che grazie al tempestivo intervento degli inquirenti si sono risolti senza spargimento di sangue.

Cronaca

Graduation day 2025 all’Istituto Eschilo tra spettacoli e forti emozioni

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Folta partecipazione di studenti e famiglie e tanta commozione alla cerimonia di consegna dei Diplomi al termine degli Esami di Stato nei licei Classico, Scienze umane ed Economico sociale dell’istituto Eschilo. La quarta edizione del Graduation day ha avuto il patrocinio del Comune che ha concesso l’uso del teatro Eschilo.Il dirigente scolastico Maurizio Tedesco ha ricordato la mission dei Licei dell’istituto Eschilo puntualizzando ciò che gli studenti hanno ricevuto oltre alle conoscenze.

Per il saluto conclusivo del percorso scolastico, gli studenti hanno portato in scena due spettacoli teatrali: una parte dell’Orestea di Eschilo curata da Giancarlo Bella e Tiziana Guarneri e una rappresentazione, con vari linguaggi, della storia di Edipo a cura delle proff.Concetta Massaro, Lella Oresti e Antonella Salerno. Hanno partecipato anche ex alunni tra cui l’attore Rocco Vella.

La cerimonia è stata presentata dai rappresentanti d’istituto Maria Giovanna Moriconi e Nicola Minardi. A dare voce ai sentimenti dei liceali sono stati gli studenti Paola Porco per il Liceo delle Scienze umane , Maria Giovanna Moriconi e Martina Romano per il Liceo Classico. Per i docenti sono intervenuti il prof.Ivo Abela e la prof.ssa Laura Santamaria. 

Presente l’assessore all’istruzione Peppe Di Cristina che ha elogiato l’impegno dei liceali spronandoli ad affrontare le sfide del futuro.

Forti emozioni, ricordi indelebili e per tutti questi studenti la certezza di aver vissuto in questi anni in una grande famiglia, in una casa che ora va lasciata per nuovi traguardi ma che resterà sempre nel cuore.

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Cronaca

Accoltellamento a Scoglitti, c’è un ferito

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Non sono ancora chiare le cause della lite che ieri a tarda sera, a Scoglitti, è sfociata in un accoltellamento. Il grave episodio si è verificato in via Napoli, dinnanzi ad una farmacia ed ha coinvolto due uomini, uno dei quali è rimasto ferito. Sul posto è giunta l’ambulanza che ha trasportato la vittima in ospedale: le sue condizioni di salute sono monitorate dai sanitari. Le indagini sono affidate alla Polizia.

foto Franco Assenza

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Cronaca

Controlli della Capitaneria di porto, autolavaggi ai raggi x

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Operazione della Capitaneria di Porto di Gela, sotto il coordinamento della Procura, che ha assunto un carattere di grande incisività, sia per estensione che per il numero dei controlli effettuati. In campo il Nucleo Operativo di Polizia Ambientale della Capitaneria, composto da personale altamente specializzato in tecniche di campionamento ambientale e da ispettori con qualifica specifica in materia.

L’attività ispettiva si è concentrata in particolare sugli impianti di autolavaggio, soggetti a precise disposizioni normative e autorizzative in campo ambientale, con l’obiettivo di verificare il possesso dei titoli abilitativi necessari e il rispetto delle norme di settore.I risultati dell’operazione sono significativi: 8 informative di reato trasmesse all’Autorità Giudiziaria; 4 prescrizioni ambientali impartite ai sensi della normativa vigente; 8 sanzioni amministrative elevate per violazioni accertate. L’intervento, pur assumendo una valenza ispettiva e di controllo in tema di eventuali condotte illecite perpetrate, ha prodotto anche un effetto preventivo e di sensibilizzazione, tenuto conto che, successivamente ai controlli, si è riscontrata la regolarizzazione delle anomalie accertate ed il conseguente adeguamento alle prescrizioni ambientali previste dalla legge.L’operazione si inserisce nel più ampio quadro delle attività di controllo e tutela ambientale demandate alla Guardia Costiera, a testimonianza dell’impegno costante della Capitaneria di Porto di Gela nel garantire la legalità e la salvaguardia dell’ambiente a beneficio della collettività.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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