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Cronaca

Violentava le malate della psichiatria: infermiere sospeso

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La Polizia di Stato ha eseguito la misura cautelare dell’interdizione dall’esercizio della professione sanitaria a carico di un infermiere professionale, originario della provincia di Agrigento di 52 anni, per violenza sessuale aggravata.

Il 25 aprile del 2021, una minore straniera, giunta da sola in Italia nel 2020, ha contattato il numero unico di emergenza riferendo di essere stata abusata sessualmente, durante la sua degenza presso il reparto di psichiatria dell’Ospedale Sant’Elia di Caltanissetta.

La tipologia di reato prevedeva l’attivazione del c.d. codice rosso, difatti gli stessi Pubblici Ministeri che hanno coordinato le indagini, hanno proceduto all’ascolto della vittima in modo immediato.

Dalle indagini condotte è stato possibile accertare un altro caso di violenza sessuale, questa volta avvenuto due anni prima ai danni di un’altra paziente che era già stata ricoverata, presso lo stesso reparto.

L’infermiere, secondo quanto emerso durante le indagini, ha più volte baciato sul collo la minore, palpeggiandola e tentando di andare oltre; condotta quest’ultima, interrotta solo grazie alla presenza di un’altra degente.

Anche per quanto concerne la seconda presunta vittima, l’infermiere avrebbe approfittato dello stato di inferiorità fisica della donna in quanto degente del reparto dove lui prestava servizio.

Ieri, ricevuto l’ordine di esecuzione, donne e uomini della Polizia di Stato si sono recati presso il reparto dove, nelle more, era stato trasferito l’indagato al fine di eseguire la misura cautelare.

L’infermiere non potrà svolgere l’attività lavorativa per 11 mesi e la direzione generale dell’ASP, appresa la notizia, provvederà all’immediata sospensione del dipendente.

Oltre a dover rispondere del gravissimo reato di violenza sessuale aggravata dall’aver commesso il fatto ai danni di una minore, dovrà rispondere delle aggravanti di aver commesso il fatto con violazione dei doveri inerenti un pubblico servizio ed in danno di persona ricoverata presso una struttura sanitaria.

La Polizia di Stato ha raggiunto questo risultato investigativo grazie all’ascolto delle vittime frutto di una specializzazione del personale della Sezione Reati Contro la Persona. Ogni vittima di reato troverà sempre poliziotti pronti ad accoglierla in Questura ed ascoltare quanto subito”.

Cronaca

Per l’ultimo saluto domani a Matteo proclamato a Niscemi il lutto cittadino

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Niscemi.Sono stati fissati per domani alle 18.00 8n chiesa Madre i funerali di Matteo Cannizzo, il giovane ventiduenne che ha perso la vita ieri pomeriggio in un incidente sulla Sp 11 mentre stava facendo rientro in città.

Il sindaco Massimiliano Conti ha proclamato per domani dalle 18 alle 20 il lutto cittadino con la chiusura delle attività commerciali in concomitanza con i funerali del giovane. Una grande tristezza avvolge la comunità niscemese che in meno di 6 mesi sulla stessa strada, sull’identità tratto, ha perduto due giovani vite, quella di Aurora Pitino 7 anni e ora di Matteo Cannizzo. La Procura di Gela ha aperto una nuova indagine sulla “strada della morte”.

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Cronaca

Grande dolore a Niscemi per la morte del giovane Matteo Cannizzo

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Grande dolore nella comunità niscemese per l’ennesimo incidente mortale sulla Sp11. La vittima, Matteo Cannizzo 22 anni, stava facendo ritorno a Niscemi, quando ha perso il controllo della Fiat a bordo della quale viaggiava e che si è schiantata sul muro di recinzione di una villetta.

La stessa strada e lo stesso luogo in cui ad inizio di quest’anno ha perso la vita la piccola Aurora Pitino. Il giovanissimo Matteo era molto conosciuto in città, aveva tanti amici che ora sono distrutti dal dolore. Lo descrivono come un ragazzo solare e amico sincero. L’intera comunità niscemese si è stretta attorno alla famiglia del giovane. Sui social in tanti reclamano che la Sp11, diventata la strada della morte, venga messa in sicurezza con gli interventi necessari nella sede stradale e nella segnaletica.Quanti morti dovrà ancora piangere la comunità niscemese?

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Cronaca

Un altro incidente mortale a Niscemi sulla Sp11. La Procura apre un’indagine

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La strada della morte: un incidente stradale con un giovane come vittima si è verificato lungo la Sp 11 che collega Niscemi a Gela.

A perdere la vita è stato Matteo Cannizzo di 22 anni che viaggiava da solo. È la stessa strada – e pare lo stesso tratto – in cui ha perso la vita alcuni mesi fa la piccola Aurora Pitino mentre la madre l’accompagnava a scuola. Anche questo incidente sarebbe autonomo.

La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Gela ha aperto un nuovo fascicolo. Le indagini, attualmente a cura del personale del Commissariato di Polizia di Niscemi, della Polizia Stradale e del Comando Polizia Municipale dello stesso Comune, sono soltanto all’inizio, ma se si dovessero confermare una qualche responsabilità, anche soltanto parziale, legata alla mancata manutenzione e alle pessime condizioni di tenuta del manto stradale, l’Ufficio valuterà se procede al sequestro preventivo della strada a tempo indeterminato per impedire ulteriori eventi letali, fino al ripristino delle condizioni di sicurezza del manto stradale.

foto Franco Assenza

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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