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Cronaca

Violenza, resistenza e spaccio: arresti

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Pozzallo – Prosegue il servizio di prevenzione e repressione dei reati da parte dei Carabinieri della Compagnia di Modica, nell’ambito dell’ordinario controllo del territorio di competenza.

Nella scorsa settimana i militari della Stazione Carabinieri di Pozzallo hanno tratto in arresto un pregiudicato 25enne originario di Enna. Il giovane, celibe e disoccupato, si sarebbe posto alla guida della propria autovettura in condizioni di alterazione psicofisica, causata verosimilmente da un abuso di sostanze alcoliche, urtando altre macchine parcheggiate nel centro di Pozzallo.

I Carabinieri, intervenuti su segnalazione dei residenti, lo hanno poi rintracciato all’interno di un bar dove il ragazzo, all’invito dei militari di seguirli in caserma, ha opposto resistenza, strattonandoli e tentando anche la fuga. Bloccato, il giovane è stato tratto in arresto per violenza, minaccia e resistenza a pubblico ufficiale e ristretto in regime di arresti domiciliari presso la sua abitazione.

A seguito della convalida dell’arresto l’Autorità giudiziaria ha disposto la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

Sempre nella settimana appena trascorsa, in altro contesto operativo, i Carabinieri della Stazione di Ispica hanno tratto in arresto, nella flagranza del reato di detenzione di sostanze stupefacenti a fini di spaccio, un 54enne ispicese. L’uomo, celibe, disoccupato e incensurato, a seguito di perquisizione personale e domiciliare, è stato trovato in possesso di 7 grammi circa di sostanza stupefacente del tipo cocaina, suddivisa in 24 dosi, un bilancino di precisione e la somma di 140 euro in banconote di vario taglio ritenuta provento dello spaccio, il tutto sottoposto a sequestro. Tratto in arresto, lo stesso è stato sottoposto al regime degli arresti domiciliari presso la propria abitazione su disposizione dell’Autorità giudiziaria.

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Cronaca

Ddl per istituire il 10 gennaio la Giornata nazionale Antiracket

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L’istituzione di una Giornata nazionale dell’Antiracket, ogni anno il 10 gennaio, è la proposta del presidente della commissione Antimafia, all’Ars, Antonello Cracolici, approvata all’unanimità dai componenti della commissione, per tenere alta l’attenzione della cittadinanza sul racket delle estorsioni.

Il disegno di legge (n.861) di cui è primo firmatario il presidente Cracolici, sarà inoltrato al Parlamento dopo il voto dell’Assemblea Regionale Siciliana. 

La data del 10 gennaio coincide con la denuncia fatta dall’imprenditore Libero Grassi attraverso le pagine del Giornale di Sicilia contro le richieste di pizzo alla sua azienda da parte di un fantomatico “geometra Anzalone”. Un rifiuto, quello di Libero Grassi, che con coraggio nel 1991 ha rotto il clima di omertà attorno al pizzo, al punto da essere ucciso dalla mafia il 29 agosto dello stesso anno.

Cracolici ha raccolto l’appello lanciato nei giorni scorsi da alcune associazioni antiracket che hanno sollecitato maggiore sensibilizzazione sul fenomeno.

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Cronaca

Evade dai domiciliari, arrestato

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Un quarantenne nisseno è stato arrestato dai poliziotti della sezione volanti, in esecuzione di provvedimento dell’Autorità Giudiziaria, che ha aggravato la misura cautelare degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, sostituendola con la custodia in carcere.

L’uomo, indagato per il reato di maltrattamenti in famiglia, infatti, in diverse occasioni, è stato trovato dagli agenti della Polizia di Stato fuori dalla propria abitazione e denunciato per evasione. Dopo le formalità di rito l’arrestato è stato condotto in carcere.

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Attualità

Gli studenti del Cirs donano posacenere da loro realizzati al Comune

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Posacenere colorati realizzati dagli studenti del centro di formazione professionale Cirs donati al Comune di Gela. Questa mattina gli studenti, accompagnati da tutor e docenti del Cirs, Vincenzo Bellavia, Giusy Callea, Biagio di Dio, Giuseppe Esposito Ferrara, sono stati ricevuti dal Sindaco Terenziano Di Stefano e dall’assessore all’Ambiente e Decoro Urbano, Giuseppe Fava.

I posacenere, sono stati progettati, poi saldati e posizionati questa mattina in Viale Mediterraneo. “Sarebbe meglio evitare di fumare anche all’aperto ma comprendo che sia difficile sperare di cambiare certe abitudini – ha detto in premessa il Sindaco – grazie a questi ragazzi per la loro iniziativa.

La collaborazione non si ferma qui ma andrà avanti. Chiunque voglia dare una mano per rendere più bella ed accogliente la nostra città troverà sempre le porte del Palazzo di Città spalancate”.L’assessore Giuseppe Fava ha ricordato come Gela abbia un Know how tra i migliori al mondo.

“Il mondo ha bisogno anche di professionisti non solo di avvocati, ingegneri o commercialisti. I saldatori sono figure ricercate che non vengono trovate così facilmente anche in aziende solide del territorio.

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