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Cronaca

Visite senologiche gratuite ad ottobre

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Caltanissetta – Il mese di ottobre da anni è dedicato dalla Lega Italiana per la Lotta Contro i Tumori (LILT) alla ”Campagna Nazionale Nastro Rosa” per invitare tutte le donne alla prevenzione del cancro della mammella, big killer numero 1.

Il tumore al seno resta per le donne il cancro più diffuso e temibile, basti pensare che sono circa850.000 le donne in Italia che hanno vissuto la malattia e,sebbene la percentuale di guarigione si assesti oltre l’80% dei casi, l’incidenza non accenna a diminuire, al contrario, ci si ammala sempre di più, con un importante incremento nei soggetti giovani sotto i 40 anni.

Anche quest’anno la campagna assume un particolare significato perché vuole recuperare il ritardo a causa della pandemia Covid che ha visto trascurata la problematica sanitario – oncologica e in particolare la prevenzione.

Grazie alla Campagna Nastro Rosa della LILT, per tutto il mese di ottobre, sarà possibile sottoporsi a visite senologiche gratuite presso la sede di Viale della Regione n. 30, dove si riceveranno consigli sulla prevenzione, trovare materiali informativi e l’opuscolo dedicato.

Per prenotare vai al link: https://bit.ly/3zYuuZ4

Il momento è particolarmente critico e per questo LILT Nazionale ha stretto un’alleanza con l’Associazione Nazionale Comuni italiani – ANCI – per “colorare i comuni di rosa”.

Di fatto i comuni che aderiranno alla Campagna Nastro Rosa della LILT illumineranno di Rosa il monumento o il palazzo più rappresentativo del proprio comune a significare l’impegno e la partecipazione alla “emergenza cancro”.

LILT Caltanissetta inoltre effettuerà le visite anche nei comuni che lo richiederanno e che metteranno a disposizione locali idonei.

Sani stili di vita, diagnosi precoce e corretta informazione rappresentano le armi per affrontare il cancro e ridurre i costi delle cure.

Un grande impegno della LILT insieme alle istituzioni territoriali perché nessuna donna sia lasciata sola, perché tutte le donne possano, con la prevenzione, sconfiggere il cancro al seno.

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Cronaca

L’avvocato Castellana dopo l’attentato incendiario subito, “ho paura ma vado avanti a testa alta!”

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Sommerso dagli attestati di solidarietà e stima, l’avvocato Francesco Castellana cerca di non pensare a quanto gli è accaduto la scorsa notte ma la realtà evidente lo opprime. La sua auto avvolta dalle fiamme, sotto casa, è un duro colpo al cuore. Essere svegliato di soprassalto lo ha devastato.

“Non credo – si affretta a dire – che l’attentato subito sia riconducibile alla mia attività politica in seno al Movimento 5 Stelle. Tengo assolutamente ad escluderlo….”

Dunque potrebbe essere collegato alla sua professione?

“Potrebbe, anche se mi occupo solamente dell’aspetto civile e dunque il mio lavoro non mi porta ad analizzare fatti di chiara matrice penale anche se…”

Anche se?

“Che in ambito civile può darsi che qualcuno, probabilmente, non abbia gradito il responso di una causa”.

E dunque per una causa non andata a buon fine, si brucia un’auto?

“I miei affari civili professionali e le mie cause sono tante…quindi sembra veramente un paradosso cercare motivi violenti nell’archivio del mio studio e pensare che il linguaggio della legalità, del rispetto delle regole possa essere contraccambiato con il linguaggio della violenza! Il clima che si respira a Gela purtroppo è questo, lo sappiamo. Risolvere le vicende col fuoco è un triste primato che in città c’è da sempre, nonostante gli interventi delle forze dell’ordine e della magistratura”.

Ha paura?

“Certo che ho paura. Ma bisogna andare avanti a testa alta e non farsi intimidire da niente e da nessuno”

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Cronaca

Liquami fognari sulle sponde del fiume, l’indagine è della Guardia Costiera

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Gli uomini della Capitaneria di Porto, hanno rinvenuto in una zona limitrofa alle sponde del Fiume Gela, un intero canale originariamente adibito a raccolta acque meteoriche per successivo deflusso al corpo idrico, colmo di refluo fognario visibilmente non depurato, ben coperto dalla vegetazione spontanea insistente e difficilmente distinguibile se non tramite approfondita ispezione. Al fine di individuare l’origine del refluo, si è proceduto a controllare le unità abitative della zona, riscontrando la presenza di un intero complesso residenziale, composto da 14 nuclei familiari, abusivamente allacciato al canale.Procedendo con l’ispezione e mediante l’utilizzo di un sistema di tracciante in uso ai militari del Nucleo di Polizia Ambientale, è stato accertato, in contraddittorio con le parti, la realizzazione di un sistema di bypass delle vasche accumulanti il refluo, che, anziché venir depurate ai sensi di legge e/o smaltite, venivano convogliate all’esterno, creando sia nocumento all’igiene e pubblica salubrità, ma anche potenziale compromissione ambientale, attesa la vicinanza della zona alle sponde del fiume. I militari hanno deferito alla Procura della Repubblica competente per territorio ciascuno dei proprietari degli immobili del complesso residenziale,per abbandono di rifiuti perpetrato da soggetti privati, imponendo la cessazione della condotta antigiuridica, nonché il ripristino ambientale. Elevate sanzioni amministrative a ciascun proprietario, per un totale di 42.000 euro.

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Cronaca

Botte da orbi a Riesi, cinque arresti

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Cinque riesini sono stati arrestati dai Carabinieri e sottoposti dal magistrato all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, a seguito di una lite furibonda. La misura cautelare ha interessato un fisioterapista di 33 anni, uno studente universitario di 23, un operaio di 55, un postino di 52 e un impiegato di 48 anni. Tre dei cinque contendenti, hanno dovuto fare ricorso alle cure dei sanitari degli ospedali di Gela e di Mazzarino. La lite sarebbe scoppiata per motivi sentimentali.

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