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A scuola protetti e appena fuori esposti al pericolo-traffico – video

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A scuola si richiede il pass per la protezione dalle malattie e poi appena fuori i bambini sono esposti al pericolo della strada. Questo è quanto accade nelle scuole di Gela. Di fronte al Liceo delle scienze umane qualche piccola iniziativa di senso unico alternato per evitare incidenti; davanti alla scuola dell’obbligo Enrico Mattei in via Butera, l’uscita dalla scuola rappresenta un pericolo costante. Niente segnaletica, marciapiedi transennati, taluni sconnessi , strisce pedonali sbiadite. Questa è la situazione denunciata dal vice-commissario di ‘Diventerà bellissima’, Giuseppe Migliore , dalle mamme e dal Dirigente Rocco Trainiti che ha rappresentato il pericolo alle istituzioni, ma senza ottenere risultati. Sentiamo:

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Allarme fiume Gela: nero e maleodorante

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Ogni città è fiera dei suoi monumenti e delle bellezza naturali: mari, laghi o fiumi. Reggio Emilia del Po, Firenze dell’Arno.

A Gela invece il fiume che porta il suo nome di derivazione greca, non è mai stato preso in considerazione. Anzi il gelese rifugge da quella zona dove ha sede il letto del povero fiume abbandonato.

Perché puzza. E nessuna amministrazione se n’è mai occupato. Tranne qualche volontario con denunce finite puntualmente dimenticatoio.

In questi giorni il fiume Gela puzza più del solito. Ma il gelese non se ne accorge. Non misura l’intensità del cattivo odore…..

Se n’è accorto invece il gruppo sociale ‘Gela che cambia’ presieduto da Renato Messina, perché il fiume da circa quattro giorni appare nero, oltreché maleodorante, soprattutto nei due lati della via Generale Cascino vicino l’ex Mattatoio.

La denuncia è stata inoltrata all’amministrazione comunale impegnata in questi giorni nelle feste ‘Panem et circensem’ ed all’assessore competente, per tentare di risolvere il problema.

“Perché se nei prossimi giorni dovesse piovere a dirotto – dice il segretario di ‘Gela che cambia’ Emanuele Sacco – questi liquami finirebbero in mare con quello che ne consegue per la stagione estiva”.

Inoltre l’acqua rappresenta una fonte di abbeveraggio per gli uccelli miratori che vanno verso la zona umida protetta del lago Biviere.

Eppure quella parte del lunghissimo Lungomare di Gela sarebbe la zona di punta per la passeggiata dei visitatori se opportunamente curata. Se….

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Celiachia tra scienza, nutrizione e qualità della vita

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Caltanissetta- Diagnosi della celiachia, dieta senza glutine, effetti sullo stile di vita, impatto psicosociale sia per l’adulto, anche in età avanzata, sia per il bambino. Una panoramica completa su ciò che riguarda la gestione della celiachia è stata presentata ai diversi professionisti presenti venerdì 16 e sabato 17 maggio nella sala convegni dell’OMCeO provinciale di Caltanissetta. Medici chirurghi, biologi, infermieri e psicologi, con il coinvolgimento dei rispettivi Ordini, hanno preso parte all’evento formativo dal titolo “Celiachia tra scienza, nutrizione e qualità della vita”.     

 

Un corso ECM la cui caratteristica principale è stata sicuramente la multiprofessionalità. “L’approccio ad una patologia non è più soltanto a carico di una categoria professionale di operatore sanitario, ma di quante più categorie professionali che hanno un solo obbiettivo quello di avere al centro del proprio interesse il paziente con un lavoro sinergico che migliori la qualità dell’erogazione della prestazione sanitaria ad un soggetto che a noi si rivolge in fase di criticità”, ha sottolineato il Presidente dell’OMCeO provinciale Giovanni D’Ippolito. Un concetto che è stato ribadito dal medico chirurgo Giovanni Di Lorenzo nonché Direttore scientifico della rivista online Quotidiano Benessere, “l’approccio multidisciplinare ad una patologia così complessa – ha affermato – e sicuramente a livello sociale di altissimo livello quale la celiachia oggi ci offre la possibilità di vedere che non dobbiamo curare soltanto la malattia ma al centro dobbiamo tenere il paziente”. 

  Si pensa ad una medicina personalizzata, inoltre “l’argomento di oggi, essendo proprio la celiachia e trattato da tutti questi specialisti volge proprio a far comprendere quanto si può normalizzare questa patologia – ha aggiunto l’otorinolaringoiatra Antonella Ballacchino – e quanto si può impedire che questa patologia diventi una problematica anche psicologica e non solo psicologica, ma nell’ordine della grande dimensione di cui oggi si parla che è quella biopsicosociale”. 

La celiachia, enteropatia che viene provocata dall’ingestione del glutine nel soggetto che ne è affetto, non sempre viene riconosciuta in maniera immediata a causa di una differente presentazione di sintomi. “Da un punto di vista gastroenterologico la diagnosi non sempre è così semplice- ha spiegato Marcello Maida gastroenterologo e professore universitario di Gastroenterologia – spesso può nascondere anche delle insidie legate alla corretta interpretazione degli esami da eseguire, in particolar modo degli anticorpi per la celiachia, dell’esame istologico che viene eseguito durante la gastroscopia”. 

A volte non ci sono i sintomi tipici della celiachia, “questo impone – ha aggiunto il professore Maida- una corretta valutazione clinica del paziente, una corretta valutazione del profilo di rischio e quindi la vera sfida dello specialista è quella di studiare bene il paziente per capire quando nelle presentazioni non classiche, non tipiche si può celare la malattia celiaca”.

Un ruolo importante viene svolto dalla diagnostica di laboratorio e dall’ HLA, test che valuta la predisposizione nei confronti di una determinata malattia. “Oggi sono conosciuti anche molti biomarcatori che ci permettono di diagnosticare la malattia celiaca, a volte anche senza biopsia o prima dell’intervento medico”, ha specificato la biologa nutrizionista Maria Luisa Leonardi. 

È stata fatta anche chiarezza su alcuni argomenti, come la distinzione tra celiachia e ipersensibilità al glutine. “Spesso si confondono le due condizioni – ha raccontato la biologa nutrizionista e dottore in epatogastroenterologia Maria Luisa Dongarra’ – in quanto le manifestazioni cliniche sono identiche se non, in alcuni casi, molto simili ma dopo avere escluso effettivamente la diagnosi di celiachia, è possibile individuare eventualmente l’ipersensibilità al glutine grazie a un protocollo ben specifico in cui si indica al paziente di effettuare per un certo periodo una dieta aglutinata. Questo poi può consentire al professionista, che sia appunto il nutrizionista piuttosto che il gastroenterologo, di dare le giuste indicazioni”. 

L’evento è stato suddiviso in quattro sessioni all’interno delle quali non e’ stato dimenticato l’impatto psicologico. “La compliance terapeutica che uno psicologo e la psicoeducazione, il supporto psicologico può offrire in una condizione di équipe, dove sono coinvolte più figure sanitarie- ha precisato lo psicologo e consigliere dell’Ordine degli Psicologi siciliano Marco Maria Leonardi- questo rende appunto l’ottimizzazione dell’intervento della terapia”. Differente è inoltre il grado di accettazione della diagnosi di celiachia nel bambino rispetto all’adulto, dalla comprensione del concetto di contaminazione del glutine e aderenza alla dieta nel bambino molto piccolo, ai timori che insorgono più avanti negli anni.

“Nel bambino scolarizzato la difficoltà maggiore è legata ad una paura, ad una mancanza di sicurezza negli ambiti diversi da quello familiare, da quello domestico. Più avanti ancora invece vediamo che per l’adolescente la celiachia diventa motivo di isolamento, di evitamento di situazioni sociali oppure diventa anche motivo di trasgressione, che comunque è anche un tasto particolarmente delicato in adolescenza. Chiaramente in tutto questo, la famiglia ha un ruolo fondamentale”,  ha evidenziato Alessandra Sardo dottoressa in psicologia e psiconcologa. Ancora più difficile, rispetto al bambino, la scoperta della celiachia per l’adulto che “può avere delle complicanze da un punto di vista psicopatologico – ha spiegato lo psicoterapeuta Steven Spinello- del tipo ansia, del tipo depressione, che sono comunque delle psicopatologie importanti non soltanto per quello che comporta in termini di celiachia ma anche rispetto allo stress, rispetto all’impatto sulla vita a 360° di quella persona e a maggior ragione quando questo, poi impatta su un impianto sociale che magari non è pronto ad accogliere tutte le richieste che avrebbero le persone con la celiachia”. Infine la persona anziana “oltre a tutto quello che sta attraversando rispetto ai cambiamenti fisici o alle paure normali che si hanno con l’avanzare dell’età -ha concluso – deve anche affrontare questo ennesimo compito”.

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Da Ouistreham Riva- Bella a Gela uniti dallo Sbarco degli Alleati

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È arrivata ieri in città la delegazione francese città transalpina di Ouistreham Riva-Bella che per due giorni, oggi e domani, parteciperà, al gemellaggio con Gela ricordando lo Sbarco alleato della Seconda guerra mondiale. Ad accogliere la delegazione francese sono stati gli Glassessori Romina Morselli e Peppe Di Cristina, il presidente del consiglio comunale Paola Giudice e alcuni consiglieri. Il gemellaggio tra le due città dello sbarco è sostenuto dalle associazioni Lamba Doria e Normandie Sicile e punta a condividere i valori della storia e della pace tra i popoli

Il gemellaggio celebra lo storico legame tra le due città, protagoniste degli sbarchi alleati durante la Seconda Guerra Mondiale – Gela in Sicilia nel luglio 1943 e Ouistreham in Normandia nel giugno 1944 – rafforzando i valori comuni di memoria, pace e cooperazione internazionale.

Questo il programma
Domenica 18 maggio 2025

Ore 10:00 – Visita guidata al sito archeologico delle Mura Timoleontee e dei Bagni Greci

Ore 13:00 – Brunch/pranzo presso una tenuta vitivinicola nei pressi della Riserva Naturale Orientata del Lago Biviere di Gela

Ore 15:30 – Visita alla Riserva Naturale del Lago Biviere – Cantina Casa di Grazia

Ore 17:00 – Visita al Ponte Dirillo e al Castelluccio

Ore 20:00 – Cena ufficiale presso Villa Dorica a Gela

Lunedì 19 maggio
Mattinata dedicata ai saluti istituzionali e agli incontri con l’Amministrazione comunale, nonché con le autorità civili e militari locali.
“L’iniziativa rappresenta un’importante occasione di riflessione storica e di promozione culturale e turistica, all’interno di un progetto di dialogo europeo tra territori uniti”- dice l’assessore al turismo Romina Morselli.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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