Afganistan: droga e capitalismo. Il punto di vista dello psichiatra dott. Franco Lauria

La droga è la fonte economica principale dei talebani. E noi italiani siamo, dopo gli inglesi, il paese che consuma più droga in Europa. Ora la tossicodipendenza è il nuovo male, la nuova patologia me...

A cura di Redazione Redazione
22 agosto 2021 07:51
Afganistan: droga e capitalismo. Il punto di vista dello psichiatra dott. Franco Lauria -
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La droga è la fonte economica principale dei talebani. E noi italiani siamo, dopo gli inglesi, il paese che consuma più droga in Europa. Ora la tossicodipendenza è il nuovo male, la nuova patologia mentale dell'Occidente, la colpa non è della droga o dei talebani, ma del capitalismo che rende gli esseri umani vuoti, apatici, inutili e consumatori edonisti e narcisisti.

Non prendiamocela con i talebani, prendiamocela con il nostro modello di sviluppo. I talebani si sono inseriti nel business che fa da supporto economico alla loro visione teocratica, fondamentalista e integralista della vita. E se le cose stanno così non è per niente facile lottare contro i talebani che gestiscono il 90% del mercato internazionale dell'oppio. Che non è solo la base della droga, ma anche dei farmaci antidolorifici e antitossigeni.

Quindi sala operatoria e terapia del dolore. E psicofarmaci. L'Occidente dipende dall'oppio afgano, anche per ragioni mediche oltre che per la tossicodipendenza. Più capitalismo uguale più infelicità che comporta più tossicodipendenza ai fini della sopportazione del vuoto angosciante, provocato da uno sviluppo senza progresso, senza dignità e senza senso. Noi ci siamo concentrati sullo scontro di civiltà, convinti di essere i migliori. Di stare dalla parte giusta. Padroni della Tecnica e della Scienza abbiamo snobbato come medioevali coloro che credono ancora in un Dio, sia esso cristiano o musulmano. Li abbiamo derisi. Ci siamo posti nei loro confronti come un faro storico che guarda verso lo sviluppo e la civiltà mentre loro sono stati presentati come il male assoluto.

Ci siamo inventati la guerra santa per giustificare le nostre aggressioni presentate come operazioni di pace finalizzate ad esportare democrazia e civiltà quando erano e sono solo aggressioni imperialiste e globaliste finalizzate ad imporre il nostro modello di sviluppo, il nostro stile di vita e rubando loro ogni ricchezza naturale possibile, dal petrolio al gas ai minerali. E usandoli poi come discarica a cielo aperto dei rifiuti  dell'Occidente. Per fare questo abbiamo corrotto i loro governanti, abbiamo usato il denaro come sterco del diavolo per rubare le coscienze di mezzo mondo. Non ci sono scuse per i talebani fondamentalisti, integralisti e teocratici. Ognuno si assuma la sua responsabilità ad ogni livello. La nostra mentalità europea ed eurocentrica ha distrutto per sempre la civiltà dei nativi americani, ed ha tentato di ripetere lo stesso film in altre parti del mondo: Africa, Asia e medioriente.

Sino ad un certo punto ci è andata bene.  Siamo stati i gendarmi del mondo. Ma ora siamo in crisi. L'Europa non è più da tempo ormai l'ombelico del mondo. Prima gli americani e ora i cinesi sono i nuovi padroni del mondo. I talebani sono diversi da noi, sono estremisti, e sono responsabili del modo disumano di trattare donne e bambini. Ma noi non siamo santi. Non siamo i migliori. Non siamo il bene. Piuttosto dobbiamo riflettere sul nostro modello di sviluppo, sulle sue storture, sulla diffusione delle polidipendenze patologiche. E cercare una via migliore e anticapitalistica dell'esistenza umana sulla  Terra.
Dott. Franco Lauria 

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