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Aias: “comunicazione falsata”

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“Con molto stupore e rammarico  oggi nelle TV locali, la vicenda del servizio di trasporto disabili è ritornata di attualità in merito alla “questione” del rimborso previsto dall’ avviso pubblico del 13/02/2020 pubblicato dal Comune di Gela – dice il presidente dell’Aias, Annamaria Longo

Stante la confusione con la quale sono stati rappresentati i fatti nei Telegiornali delle TV locali, facendo passare il messaggio che l’ AIAS, in qualche modo abbia boicottato il “rimborso” ai genitori intervistati giova precisare  che:

  1. L’ avviso pubblico prevede un rimborso economico alle famiglie articolato nel seguente modo:
  2. In caso di auto privata nella disponibilità del disabile o di familiare un rimborso pari ad 1/5 del costo del carburante per il numero di Chilometri percorsi;
  3. Nel caso di indisponibilità di auto privata o di necessità, in ragione della natura dell’ handicap, di trasporto su automezzo idoneo e con assistenza effettuato da operatori economici…rimborso di un importo forfettario pari ad € 15,86 per ogni trasporto A/R …

Nel caso di utilizzazione di auto privata, così come sempre fatto in passato, le famiglie (circa 40) si sono rivolte per il rimborso al settore servizi sociali.

Nel caso in cui le famiglie si fossero rivolte ad un’operatore economico avrebbero ricevuto un rimborso di € 15,86 dietro la presentazione della domanda corredata anche da “idonea certificazione fiscale attestante le spese sostenute”.

Sostanzialmente il Comune avrebbe rimborsato agli Utenti il costo che gli stessi avrebbero sostenuto per godere del servizio.

Orbene, all’ A.I.A.S. Sezione di Gela -O.N.L.U.S.-  tra gli altri principi statutari, è previsto altresì quello di effettuare il trasporto in favore dei propri assistiti GRATUITAMENTE (circostanza ben nota anche agli amministratori di Gela) e pertanto nessuna fatturazione avrebbe potuto rilasciare agli stessi facendosene pagare il corrispettivo per la prestazione erogata.

L’ AIAS di Gela, al fine di andare incontro alle richieste dei numerosi genitori che non disponevano di mezzi propri e/o che volevano affidarsi all’ AIAS di Gela, ha predisposto il servizio di trasporto gratuito in favore degli stessi.

Poiché detto servizio è gratuito nessuno dei genitori/familiari  avrebbe potuto inoltrare richiesta di un rimborso spese al Comune di Gela, poiché si ribadisce non hanno versato un solo Euro all’ AIAS di Gela.

Sostanzialmente l’ AIAS, su richiesta dei genitori e/o familiari degli assistiti per l’istituzione del servizio, ha assunto a proprio carico il costo del servizio stesso, assumendosene altresì il rischio che la remunerazione prevista dalle LL.RR. 68/81, 16/86 e 33/91 e ss.mm.ii., non venisse riconosciuta dal Comune di Gela (circostanza puntualmente avvenuta).

Si chiedano piuttosto gli Amministratori (e tutti i Consiglieri Comunali) del Comune di Gela come mai sia stato approntato un avviso pubblico  con cui  di fatto si è estromessa l’ AIAS Sezione di Gela ( la stessa associazione a cui il Comune affidava in convenzione il servizio –anche per gli assistiti AIAS di Caltagirone-) dalla gestione del servizio di trasporto che ha erogato per quasi 50 anni (anche in tempi in cui il costo era a totale carico dell’ Associazione) poiché gli utenti, con tale avviso, possono rivolgersi solo ad organizzazioni che possono fatturare il servizio erogato rilasciando “idonea certificazione fiscale attestante le spese sostenute”.

Si chiedano piuttosto gli Amministratori (e tutti i Consiglieri Comunali) del Comune di Gela come mai un avviso pubblico che doveva essere solo temporaneo e  “ nelle more della indizione, celebrazione e aggiudicazione della nuova gara…”così come previsto nell’ atto di indirizzo di cui alla delibera n. 30 del 06/02/2020  regolamenta oramai da oltre un anno un servizio così complesso e delicato.

Quindi nessun danno e/o “rimborsi fantasmi” agli utenti come si è voluto lasciare intendere nei titoli dei telegiornali, ma solo offerta gratuita di un servizio ai propri assistiti (giova ribadire su propria richiesta) fino a che le risorse dell’ A.I.A.S. lo avrebbero consentito.

 Oggi le risorse dell’ AIAS non consentono più di erogare tale servizio. Speriamo che il Comune di Gela lo sappia garantire.

Purtroppo alle volte viene il dubbio che, allorquando si parla di tale tipologia di servizio, non sempre si ha la consapevolezza di ciò di cui si parla, ovvero pur avendola, si coglie l’occasione per strumentalizzare la vicenda per sferrare attacchi gratuiti personali e di ciò se ne ha chiara evidenza nei quotidiani locali in questi ultimi tempi.

Tutto ciò non è di nostro interesse, ma è sicuramente di nostro interesse non consentire a nessuno di speculare politicamente sulla disabilità e di rappresentare la verità dei fatti. Tanto per dovere d’informazione”.

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“In Sicilia il bracconaggio fuori controllo”

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Palermo – “In Sicilia il bracconaggio è ormai fuori controllo, e si spara tutto l’anno ovunque e persino in alcune aree naturali protette, anche a causa della deregulation venatoria della Regione”. Questo il grido d’allarme delle strutture regionali di Legambiente, LIPU e WWF all’indomani della notizia della denuncia di 6 cacciatori di frodo maltesi bloccati a Pozzallo (RG) mentre rientravano in patria con 500 kg di carne di cinghiale, 10 fucili e centinaia di cartucce, dopo una serie di battute di caccia nel ragusano.

Secondo le organizzazioni ambientaliste, “che la Sicilia sia diventata ‘terra di nessuno’ a disposizione di bracconieri evidentemente è noto persino all’estero! La situazione si è aggravata a causa dei provvedimenti e delle deroghe emanati negli ultimi anni dall’Assessorato Regionale all’Agricoltura che – col pretesto del controllo selettivo dei cinghiali e dei daini – ha favorito la circolazione di cacciatori in ogni periodo dell’anno ed anche all’interno di alcune aree naturali protette, dove è impossibile distinguere gli spari dei ‘controllori’ autorizzati da quelli dei bracconieri che volutamente si muovono negli stessi giorni, per l’assenza di controlli e per l’effetto ‘copertura’ che i piani di abbattimento comportano”.

“I controlli? inesistenti: il Corpo Forestale Regionale ormai non è in grado di assicurare la necessaria presenza sul territorio, anche per il personale ridottissimo” – denunciano Legambiente, LIPU e WWF – “gli uffici regionali competenti in materia faunistico- venatoria si limitano alle autorizzazioni e alla parte burocratica, senza nessuna attività operativa di vigilanza”.”Riteniamo inaccettabile l’utilizzo delle norme sul controllo della fauna in sovrannumero per favorire, di fatto, una liberalizzazione dell’attività venatoria anche in alcune aree naturali protette, con rischi crescenti per l’incolumità di visitatori ed escursionisti” – concludono le tre Associazioni ambientaliste -.

“Chiediamo agli Assessori Regionali all’Agricoltura e al Territorio e Ambiente, e ai Dirigenti Regionali dei Dipartimenti Sviluppo Rurale e Ambiente di sospendere immediatamente ogni attività di abbattimento, soprattutto nelle aree naturali protette ed in questo periodo ecologicamente delicatissimo della stagione riproduttiva degli animali, di adottare soluzioni alternative per la fauna selvatica in soprannumero in casi di documentati danni, e di riattivare un serio e reale servizio di vigilanza venatoria e controllo antibracconaggio.

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Controlli per l’eradicazione della Peste Suina Africana nei suini di allevamento

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Ragusa – L’Assessorato Regionale dell’Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea Dipartimento Regionale dello Sviluppo Rurale e Territoriale Servizio 15 – Servizio per il Territorio di Ragusa ha diffuso il “Piano Regionale di Interventi Urgenti per la gestione, il controllo e l’eradicazione della Peste Suina Africana nei suini di allevamento e nella specie cinghiale (Sus scrofa) anni 2022-2026” con la quale si autorizza l’attività di controllo numerico dei suidi selvatici per i mesi di maggio, giugno e luglio 2025. 

Le attività, su territori indenni, riguarderanno interventi di depopolamento sui suidi selvatici attraverso la riduzione generalizzata delle densità di popolazione come misura di prevenzione nonché di lotta alla malattia.Per le Aree Protette ZSC, ZPS, SIC ed Aree Natura 2000, sarà lo stesso Servizio 15 di Ragusa – RFV ad autorizzare l’attività di selezione. Per le Aree di Riserva, la necessità di intervenire per la selezione dovrà essere segnalata alle Autorità competenti (differenti in Provincia di Ragusa dal Dipartimento Sviluppo Rurale e Territoriale) e, quindi, l’Ente Gestore, il Libero consorzio comunale di Ragusa, interverrà con specifica autorizzazione, disponendo circa la possibilità di intervenire con il metodo della cattura o con  quello dell’abbattimento  selettivo.

Gli interventi di controllo saranno eseguiti dai soggetti autorizzati  rappresentati  da personale  competente  per  territorio  afferente all’Ufficio  Ripartizione faunistico Venatoria del Dipartimento dello Sviluppo Rurale e Territoriale, al Corpo Forestale, alla Polizia Municipale, alla Polizia Provinciale e, se del caso, all’Ente Gestore di Riserve. Gli interventi programmati per il mese di maggio, giugno e luglio 2025 potranno interessare tutti i comuni della provincia di Ragusa, ma principalmente Ragusa, Monterosso Almo, Giarratana, Modica  Chiaramonte, Sciclì  e Ispica. Il personale autorizzato, rappresentato anche dai proprietari dei fondi nei quali sono presenti le trappole ufficialmente identificate da targhetta metallica inamovibile, o i soggetti autorizzati/coadiutori potranno attivare gli inneschi delle unità di cattura da un’ora prima del tramonto della sera antecedente il giorno stabilito per la cattura.

 L’abbattimento dei suidi catturati spetterà esclusivamente ai soggetti autorizzati  individuati per la gestione dell’unità di cattura.Al fine di organizzare e regolamentare l’attività dei coadiutori, il territorio provinciale e stato definito in sette zone:

1) Monterosso Almo e Chiaramonte Gulfi;

2) Ragusa, Monterosso e Giarratana;

3) Giarratana;

4) Giarratana, Ragusa e Modica;

5) Ragusa;

6) Ragusa e Chiaramonte Gulfi;

7) Tutte le altre AREE non comprese nelle precedenti, sia Aree demaniali e protette che aree agro silvopastorali non precluse all’attività venatoria. “Il Piano Regionale di sorveglianza e prevenzione – dichiara l’assessore allo sviluppo Economico Giorgio Massari – contiene misure urgenti per arrestare la diffusione della Peste Suina Africana e prevede che le Regioni adottino interventi urgenti per la sua gestione, controllo, eradicazione nei suini da allevamento e nella specie cinghiale. In questo caso l’attività di cattura con trappole, recinti o chiusini, di proprietà o costruiti da soggetti autorizzati e proprietari dei terreni che ne avranno ricevuto autorizzazione dovrà essere comunicato  al Servizio 15 di Ragusa – RFV” .

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Attualità

Carabinieri e Farmacisti a tutela degli anziani

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Caltanissetta – Stamane , al Comando Provinciale Carabinieri di Caltanissetta, nell’ambito delle iniziative avviate dall’Arma a tutela delle fasce maggiormente vulnerabili, e in particolare dell’attenzione rivolta al fenomeno delle truffe alle persone anziane, è stata presentata alla stampa la recente collaborazione avviata, in ambito locale, con Federfarma Caltanissetta e con l’Ordine Provinciale dei Farmacisti.

L’iniziativa si colloca tra le “buone pratiche” individuate dal Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri per accrescere l’incidenza dei servizi di prossimità alla popolazione anziana e per sensibilizzarla sul delicato tema: accanto, infatti, ai numerosi incontri informativi nel tempo tenuti presso i centri di aggregazione (parrocchie, strutture assistenziali, centri per anziani) all’affissione di locandine nelle caserme dell’Arma così come ai tanti servizi di prossimità svolti attraverso pattuglie appiedate, in particolare nei piccoli centri della provincia, si è reputato proficuo sviluppare ulteriormente la capillare campagna di informazione finalizzata ad accrescere i livelli di prevenzione e la funzione di “rassicurazione sociale” in favore degli anziani realizzando una collaborazione con le farmacie del territorio, dove, come illustrato dal Comandante Provinciale, sarà distribuito, in occasione dell’acquisto di farmaci, un opuscolo informativo sulla specifica tematica.

All’incontro con la stampa erano presenti i rappresentanti di Federfarma e dell’Ordine dei Farmacisti, che hanno aderito con grande entusiasmo e particolare sensibilità all’iniziativa, nella condivisa consapevolezza di quanto sia importante, per contrastare il deprecabile fenomeno, poter raggiungere ogni potenziale vittima informandola sui possibili rischi e presentando modelli comportamentali di prudenza utili a difendersi dalle forme di minaccia sempre più subdole.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
Publiedit di Mangione & C. Sas - P.iva: 01492930852
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