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Sindacale

Al consiglio Ugl espressi timori per sviluppo e investimenti

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L’Ugl, sul territorio, “cresce ed è attrattivo”. Dal consiglio, tenutosi nella sede locale del sindacato, sono emerse diverse preoccupazioni per sviluppo, investimenti e infrastrutture.

Il segretario confederale Andrea Alario ha illustrato le criticità che concentrano l’attenzione dell’organizzazione sindacale, sempre attiva non solo nella tutela dei lavoratori ma anche come parte sociale che guarda alle prospettive future.

“Da Eni vogliamo risposte precise sui prossimi investimenti – ha detto Alario in presenza del segretario regionale Carmelo Giuffrida – senza una programmazione degli investimenti l’indotto va in affanno e questo non possiamo permetterlo. L’area di crisi doveva essere un’alternativa agli investimenti di Eni ma fino a oggi è rimasta lettera morta. Non ci sono stati gli interventi previsti. Tutto questo non è accettabile. La responsabilità non è soltanto della burocrazia ma siamo convinti che ci siano state mancanze da parte della politica”.

Quando si preme il tasto delle infrastrutture, non può che porsi qualche riflessione in più sul porto rifugio. “Ancora oggi insabbiato e tagliato fuori da ogni rotta commerciale e turistica – ha continuato il segretario confederale – non possiamo accontentarci delle promesse, servono i fatti”. Stessa linea nel rivendicare “la piena efficienza dell’aeroporto di Comiso, anche per il nostro territorio, e l’intermodalità con i lotti della Gela-Siracusa, rimasti al palo”. Alario, come ha confermato davanti a delegati e lavoratori, è convinto che la vicenda Ghelas vada risolta prima possibile, “con il nuovo contratto”.

E’ pronto a chiedere un incontro con il presidente del Libero Consorzio di Caltanissetta Walter Tesauro, “affinché si programmino le manutenzioni delle arterie viarie della provincia”.

“Questo territorio non può essere trattato sempre da bancomat di voti – ha precisato – la nostra sanità deve essere degna del diritto alla salute. Invece, gli ospedali del territorio assomigliano a meri ambulatori. La politica faccia un passo importante”. L’Ugl ha intanto accolto l’adesione di un nuovo gruppo di iscritti e quelle di Manuel Bonaffini e dell’avvocato Giuseppe Impaglione, che entrano nel consiglio provinciale, nel quale sono stati cooptati inoltre Toni Gangarossa, segretario dei metalmeccanici, Grazia Mirisola e Salvo Lauria. L’Ugl è presente nei tavoli istituzionali e nei luoghi di lavoro, sia del settore privato sia di quello pubblico.

“Sono tanti gli ambiti da seguire con attenzione – ha spiegato il segretario regionale Carmelo Giuffrida – c’è l’agricoltura con le dighe che devono essere adeguate. In industria è stata giusta la riconversione che però non deve mettere in discussione l’occupazione. Le infrastrutture non vanno lasciate indietro e i cittadini hanno pieno diritto a una sanità che assecondi le loro esigenze. Come Ugl abbiamo un dialogo aperto con il governo regionale. Mancano decine e decine di ispettori del lavoro, essenziali per arginare la piaga degli infortuni, anche mortali. Gela per noi è un centro molto importante”.

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Sindacale

Giuseppe Di Blasi Presidente della Rsu del Comune di Gela

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Gela, – Giuseppe Di Blasi, è stato eletto Presidente della RSU (Rappresentanza Sindacale Unitaria) del Comune di Gela.

Il Sindaco del Comune di Gela, insieme all’intera Amministrazione comunale, rivolge le più sentite congratulazioni a Giuseppe Di Blasi.

“L’elezione del nuovo Presidente RSU rappresenta un momento importante per le relazioni sindacali all’interno dell’Ente – ha dichiarato il Sindaco- “Siamo certi che Giuseppe Di Blasi saprà svolgere il suo ruolo con equilibrio, responsabilità e spirito costruttivo, nel pieno rispetto del dialogo istituzionale e a tutela dei diritti dei lavoratori del Comune.”

Questi prossimi tre anni di mandato saranno l’occasione per un proficuo lavoro comune, nell’interesse dei lavoratori e per il buon funzionamento della Pubblica Amministrazione, affinché si possano migliorare servizi, organizzazione e benessere lavorativo all’interno del Comune.

L’Amministrazione comunale esprime la massima disponibilità al confronto e alla collaborazione, nella convinzione che solo attraverso una relazione franca e trasparente tra amministratori e rappresentanze sindacali si possano affrontare con efficacia le sfide della macchina comunale e rispondere in modo efficiente alle esigenze della città.

Auguriamo al Presidente Di Blasi buon lavoro, con l’auspicio che il suo mandato possa essere contraddistinto da partecipazione attiva, rispetto reciproco e condivisione degli obiettivi a servizio della comunità e dei dipendenti comunali”.

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Flash news

Sciopero del personale di e-distribuzione di Caltanissetta,Enna e Agrigento

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Domani i lavoratori e le lavoratrici di e-distribuzione incroceranno le braccia per due ore anche nelle province di Agrigento, Caltanissetta ed Enna, in adesione al secondo sciopero nazionale indetto
da FILCTEM-CGIL, FLAEI-CISL e UILTEC-UIL. La protesta è diretta contro l’introduzione di un nuovo modello organizzativo e di orario che, a detta delle Organizzazioni Sindacali, ha generato solo “confusione, malcontento e nessun miglioramento della produttività”.
La decisione di proclamare lo sciopero nasce da un profondo malcontento, causato dall’applicazione del nuovo orario che ha “messo a nudo le contraddizioni aziendali”, cambiando le regole in corsa su reperibilità,
riposi e sostituzioni. Nonostante l’azienda sbandieri la sperimentazione come un “grande successo”, le Segreterie Nazionali, Regionali e Territoriali denunciano un “caos” generalizzato e un “arretramento
culturale” all’interno dell’azienda.
Lo sciopero interesserà il personale con orario sfalsato dalle 07:00 alle 09:00 (mattino) e dalle 13:24 alle
15:24 (pomeridiano), mentre per il personale con orario tradizionale l’astensione dal lavoro sarà dalle 08:00
alle 10:00.

Durante lo sciopero, nelle province di Agrigento, Caltanissetta ed Enna, verranno organizzati dei presidi davanti le sedi dei Blue Team nelle seguenti località: Agrigento, Sciacca, Canicattì, Licata,
Caltanissetta, Gela, Enna e Piazza Armerina. La mobilitazione mira a dare una “risposta corale” a un’azienda che, secondo i sindacati, “pensa di poter disporre della vita delle persone, anche in assenza di risultati sulla produttività aziendale”.
La situazione è drammatica e in rapido deterioramento: la vertenza in corso ha svelato una carenza intollerabile negli organici degli operativi e dei Blue Team, veri e propri pilastri per la gestione e la
manutenzione della rete elettrica, già al limite del collasso. L’introduzione scellerata dell’orario “sfasciato”, lungi dal raddoppiare la capacità operativa, sta letteralmente disintegrando l’intera organizzazione,
infliggendo uno stress parossistico e compromettendo irrimediabilmente l’efficienza e la qualità del servizio,
con inquietanti ricadute sulla sicurezza sul lavoro. Con l’incubo dell’estate ormai alle porte, i territori delle tre province e le attività produttive si troveranno, come ogni anno, a fronteggiare una escalation di
emergenze che non potrà che precipitare nel baratro, e sia ben chiaro: la colpa di questi disservizi catastrofici non potrà in alcun modo ricadere sugli operativi e sui Capi Blue Team, già piegati da pressioni
insostenibili e ritmi di lavoro esasperanti!
Le Organizzazioni Sindacali Nazionali denunciano inoltre “pressioni a tutto campo” sui responsabili di ogni
livello per convincerli a non scioperare, con dirigenti aziendali che manifestano il loro “fastidio verso chi fa sciopero”. Nonostante ciò, i sindacati ribadiscono che i lavoratori stanno mantenendo un “giusto
atteggiamento” di rispetto totale delle regole aziendali, rifiutando però di dare disponibilità non obbligatorie.


FILCTEM-CGIL, FLAEI-CISL e UILTEC-UIL invitano tutti i lavoratori di e-distribuzione delle province di Agrigento, Caltanissetta ed Enna a partecipare allo sciopero, sottolineando che non si tratta solo di
solidarietà, ma di “difendere tutti” di fronte a un modello aziendale che ha abbandonato le corrette relazioni industriali, adottando inutili azioni, come ad esempio l’eliminazione della flessibilità per gli operativi, oppure l’essere l’unica multinazionale che non ha un accordo sullo Smart Working e che sta “stravolgendo la vita amigliaia di lavoratori”. L’obiettivo è spingere l’azienda a “tornare indietro” e a ristabilire un clima aziendale dignitoso e rispettoso dei diritti dei lavoratori.

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Flash news

Rapporto Uil:”Per gli anziani in Sicilia si fa meno nel resto d’Italia”

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Stando ai più recenti dati Istat, elaborati in uno studio dalla Uil Pensionati su iniziativa del segretario generale Carmelo Barbagallo, i Comuni siciliani hanno destinato alle politiche sociali (disabilità, anziani, soggetti a rischio di esclusione, famiglie, diritto alla casa, rete dei servizi) il 14.7 per cento sul totale delle spese nei bilanci consuntivi 2023 (144 euro pro-capite). La media italiana si attesta, invece, al 17 per cento (178 euro).

“Di questa indagine conoscitiva – commenta Claudio Barone, segretario regionale della UilP – colpisce, fra l’altro, che in Sicilia il valore pro-capite degli interventi per la Terza Età si fermi a 6 euro, ben undici al di sotto della media nazionale. In un curioso derby delle Isole, poi, la Sardegna vincerebbe 4 a 0 perché la spesa pro-capite è stata di ben 24 euro”.

L’esponente sindacale aggiunge: “Così non va! Qualcuno fa finta di non accorgersi delle sfide sollevate dall’innalzamento dell’età della popolazione e nega mezzi adeguati agli enti locali, che sull’invecchiamento attivo come anche sulla non autosufficienza dovrebbero poter investire di più. E sottolineiamo la parola “investire”, perché questi non sono certi soldi buttati al vento ma risorse utili a migliorare la qualità di vita delle persone, ad accrescere quindi il benessere collettivo”.


Barone afferma ancora: “Il Rapporto rivela pure quanto sia ampio il divario tra il Mezzogiorno e il resto d’Italia in fatto di livelli essenziali delle prestazioni sociali, che l’Autonomia differenziata rischia di aggravare. Si passa dai 188 euro pro-capite del Centro Italia per spesa complessiva, anziani compresi, ai 158 del Sud. Dai 23 euro pro-capite per interventi in favore della Terza Età al Nord agli appena 8 del Mezzogiorno. Hanno ragione gli autori dello studio, fortemente voluto dal nostro leader nazionale Carmelo Barbagallo, quando scrivono che non possiamo più permetterci disuguaglianze tra chi vive in alcune zone rispetto ad altre, creando cittadini di serie A e altri di serie B o addirittura C a seconda della residenza geografica. Si cominci dalla Sicilia, ripensando finalmente il nostro welfare sia a livello nazionale che di prossimità con stanziamenti di risorse adeguate ai bisogni delle persone”.
Nell’indagine conoscitiva UilPensionati, infine, si ricordano quali interventi per gli interventi siano compresi nella specifica voce di bilancio. Si va dalle indennità di cura alle spese per interventi contro i rischi collegati alla vecchiaia, dall’aiuto domestico alle attività culturali, di svago, di viaggio o di vita collettiva, dagli interventi per favorire mobilità, integrazione sociale e svolgimento delle funzioni primarie degli anziani ai costi di ricovero.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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