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Cronaca

Alla guida del camion sotto l’effetto di stupefacenti, bloccato dalla Stradale

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La Sezione della Polizia Stradale di Caltanissetta ha indagato in stato di libertà un cinquantenne, originario della provincia di Catania, per guida in stato di alterazione dovuta all’assunzione di sostanze stupefacenti. Una volante, nel transitare all’altezza della Galleria Sant’Elia sulla Statale 640 ha incrociato un tir, superiore a 7 tonnellate, sul tratto di strada dove vige il divieto di transito per quella categoria di veicoli.

Gli agenti hanno notato che il conducente percorreva il tratto strada a velocità non commisurata che invadeva l’opposto senso di marcia per favorire le sue traiettorie perché le percorreva a forte velocità, in un tratto di strada che si presenta con una pendenza del 9% e con diverse curve a stretto raggio, nonostante dall’apposto senso di marcia sopraggiungessero altri veicoli. Lo spericolato conducente nel completare l’ultima curva impegnava totalmente la corsia destinata all’opposto senso di marcia creando pericolo alla circolazione stradale. Prontamente bloccato, al camionista sono state contestate oltre alla manovra di contromano, anche il divieto di transito per la sua categoria di veicoli in quel tratto di statale, la velocità non commisurata alla caratteristica della strada ed una serie di violazione riguardanti l’inefficienza del mezzo. Durante la fase del controllo, a bordo della cabina del mezzo pesante, è stato rinvenuto un involucro in carta alluminio contenente quasi 50 grammi di marijuana.

Tenuto conto delle condizioni psicofisiche del conducente che lasciavano presumere che lo stesso avesse assunto di recente dello stupefacente, lo stesso è stato accompagnato presso il pronto soccorso dell’ospedale Sant’ Elia di Caltanissetta, per essere sottoposto agli accertamenti tossicologici. Nel contempo e nell’attese delle risultanze degli esami tossicologici al trasgressore sono state contestate e notificate diverse violazioni al codice della strada. La patente è stata ritirata.

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Cronaca

Prova ad evadere: arrestato

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Ragusa – Su richiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa, che ha coordinato le indagini, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile e della Stazione di Ispica, hanno eseguito un’ordinanza di sottoposizione al regime carcerario nei confronti di un 29enne, residente e domiciliato nella città di Ispica, già agli arresti domiciliari.

L’uomo è stato arrestato poiché risulta gravemente indiziato del reato di evasione commesso in più circostanze nel corso dell’ultimo mese a seguito della sottoposizione alla precedente misura, sicuramente meno afflittiva, degli arresti domiciliari a cui però l’uomo non è riuscito a conformare la sua personalità.

Infatti, durante i controlli ordinari effettuati dalla Stazione di Ispica e dall’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Modica nei confronti dei vari soggetti agli arresti domiciliari, l’uomo non era quasi mai presente all’interno della sua abitazione ma, violando la misura in essere, circolava per la città e in un’occasione si era anche allontanato dal comune di Ispica.

Motivo per cui l’Arma di Modica ha riferito all’Autorità Giudiziaria competente in merito alla costante violazione della misura da parte del 29enne, nei cui confronti è stata necessaria l’applicazione della custodia cautelare in carcere che, fatta salva la presunzione di innocenza del suo destinatario, è stata ritenuta allo stato degli atti l’unico strumento utile a contenere i comportamenti dell’uomo contrari alle prescrizioni impostegli.

La misura cautelare si è resa necessaria anche al fine di non destinare i militari impegnati nei controlli quotidiani alla sua costante ricerca, attività necessaria al fine di evitare che potesse commettere altre tipologie di reati durante le varie evasioni.Tutte le ipotesi accusatorie, allo stato condivise dal Gip in sede, dovranno trovare conferma allorché verrà instaurato il contraddittorio tra le parti, come legislativamente previsto.

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Cronaca

Minacce e molestie all’ex compagna, eseguito divieto di avvicinamento

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La Squadra Mobile di Caltanissetta, ha eseguito una misura cautelare personale, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di un nisseno di 34 anni. L’indagato, dalla ricostruzione investigativa realizzata, si sarebbe reso responsabile di reiterate condotte persecutorie nei confronti della ex compagna, non rassegnandosi alla decisione di questa di interrompere la relazione sentimentale in atto, tanto da minacciarla e molestarla, controllandone le frequentazioni e gli spostamenti, utilizzando nei suoi confronti epiteti ingiuriosi e offensivi.

L’attività d’indagine eseguita ha consentito di ottenere a carico dell’indagato, la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa con contestuale applicazione del “braccialetto elettronico”. Nello specifico, infatti, il Giudice per le Indagini Preliminari, valutati positivamente i gravi indizi di colpevolezza a carico dell’indagato, ha emanato apposita ordinanza esecutiva con cui è stata disposta l’applicazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi abitualmente frequentati dalla persona offesa, estendendola anche alle due figlie minori, stabilendo la distanza minima da tenere, con l’ulteriore prescrizione di non comunicare con le stesse attraverso qualsiasi mezzo.

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Cronaca

Precipita in un burrone, tragico incidente nel Nisseno

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Tragico incidente stradale autonomo nelle vicinanze del ponte Capodarso, in territorio di Caltanissetta. Un uomo di 61 anni, Calogero Giuseppe Giusto, di Barrafranca, alla guida della sua Fiat Panda, per cause da accertare, è uscito fuori strada finendo in un burrone.

L’automobilista è morto sul colpo. Sul posto sono intervenuti i Vigili del fuoco e gli operatori del 118.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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