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Andrea Cassisi vince il premio ‘don Tonino Bello’ in Puglia

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Molfetta – Un giornalista di Gela vince il premio “don Tonino Bello”. È Andrea Cassisi che ha ritirato il prestigioso riconoscimento in Puglia assieme a Paola Russo (Padre Pio Tv, San Giovanni Rotondo), Ilaria Berretta (Credere, ed. san Paolo, Monza Brianza), Samuele Marchi (Il piccolo, Faenza) e Valeria D’Autilia (La Stampa).

La giuria, composta tra gli altri da Vincenzo Corrado, (direttore dell’Ufficio Nazionale per le Comunicazioni Sociali della CEI), Piero Ricci, (La Repubblica e Presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Puglia) e Maria Luisa Sgobba (Mediaset e vicepresidente nazionale dell’Unione Cattolica Stampa Italiana), ha assegnato il premio a Cassisi per l’articolo “La speranza dietro le sbarre”, pubblicato sul settimanale Credere.

Il cronista gelese racconta l’esperienza professionale di Giuliana Mastropasqua, educatrice presso il carcere di minorile Bicocca di Catania, impegnata ogni giorno nella promozione di percorsi di reinserimento. “Essere in carcere perché si sbaglia non vuol dire essere sbagliati”, si legge in un passaggio dell’articolo.

“La Mastropasqua – riporta Cassisi nel suo pezzo – vive anche un percorso di fede che mi ha fatto capire quanto la testimonianza sia importante e abbia permesso di far crescere in me l’attenzione alle tematiche sociali e all’impegno di una fede da vivere nell’adesione al Vangelo”.

L’educatrice ha conosciuto proprio don Tonino Bello, oggi Venerabile, in occasione di un’assemblea nazionale di Pax Christi e colpita dalla semplicità, dall’essenzialità e dalla profondità della sua sua missione si è convinta “a partecipare attivamente nell’educazione alla pace dei giovani, in parrocchia e nelle scuole”.

Il premio, la cui cerimonia si è svolta nell’aula magna del seminario di Molfetta, è promosso dalla redazione del settimanale diocesano Luce e Vita e dall’Associazione Stola e Grembiule e quest’anno è rientrato nel calendario di appuntamenti per le celebrazioni del 30° anno dal dies natalis del Venerabile Mons. Bello.

Tra i presenti, anche don Angelo Mazzone dell’associazione “Stola e grembiule”, Michelangelo Parisi, direttore Ufficio Diocesano Comunicazioni Sociali di Molfetta e le giornaliste Susanna De Candia e Roberta Carlucci.

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Niente podi ma ottime prestazioni per tre atleti dell’Atletica Gela a Vittoria

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Vittoria – Questa settimana niente podi ma ottime prestazioni per i tre atleti dell’Atletica Gela impegnati oggi alla ottava edizione della jazz liberty run che si è corsa a Vittoria come prova valida del trentesimo gran Prix  di corsa Sicilia.

In particolare si sono distinti Carmelo Cafa’ e Alessandro Tona che confermano i progressi mostrati già nelle precedenti gare dove si sono messi in gioco. Un po’ più attardato  Mirko Maniglia che comunque è riuscito a completare la gara nonostante una crisi sul finale di gara.

Prossima appuntamento per gli atleti della società sportiva domenica prossima nella vicina Niscemi in occasione della prima edizione del trofeo città di Niscemi. La società sarà rappresentata da ben 18 partecipanti.

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L’ultimo libro di Vincenzo Cascino presentato a Livorno

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Livorno – ‘Le menti gelesi in fuga’ si distinguono ancora. Una di queste è Vincenzo Cascino invitato a presentare la sua ultima creatura cartacea a Livorno, frutto di una lunga ricerca costata anni di studio.

La presentazione è avvenuta al Circolo ufficiali ‘Mambelli’ di Livorno nell’ambito del 1° Convegno per la Comunità scolastica della Provincia di Livorno.

Il libro prende le mosse dalla ricerca pilota, di tipo longitudinale, dal titolo “DADA-logica e competenze creative”, promossa dal Centro Italiano Gestalt in collaborazione con l’Università degli Studi di Genova, insegnamento di Pedagogia Speciale, cdL Educazione Professionale, Dipartimento Scienze della Salute (Dissal), ha evidenziato come i bambini che apprendono mediante il modello DADA-logica, sviluppino alcune caratteristiche che risultano del tutto assenti invece in quegli alunni che seguono il metodo delle scuole tradizionali.

Nel caso specifico, la caratteristica in questione riguarda la dimensione comunicativa non più “brachilogica” tipica dei bambini “digitali” ma “megalogica” distintiva dei DADA-logici Digitali. Essa costituisce la dimensione comunicativa, strategica per la costruzione di un “pensiero complesso” che sappia guardare al mondo in maniera interconnessa, inclusiva e glocale. L’ Autore, alla luce dei risultati della detta ricerca, propone alla comunità scientifica internazionale la nascita di una nuova categoria antropologica chiamata “DADA- logici digitali” le cui caratteristiche sono illustrate nel testo.

L’ albero è tutta la realtà (chioma realtà virtuale, tronco realtà materiale) i due bambini (gli occhiali sono simboli del digitale) . I bambini chi hanno appreso attraverso il modello dadalogica recuperano alcune caratteristiche dell analogico come ad es l apprendimento alfabetico(rappresentato dal libro ), chi non ha fatto esperienze dadalogica invece continua ad avere caratteristiche digitali, (rappresentato dal tablet)

Vincenzo Cascino insegna Pedagogia Speciale e Pedagogia della Devianza all’Università degli Studi di Genova. Da un decennio si occupa di comprendere i cambiamenti antropogenetici dei nativi digitali a livello cognitivo, affettivo-emotivo e socio-relazionale. A lui si devono alcuni termini che attualmente troviamo nella letteratura nazionale e internazionale: “intelligenza plurilitica” (“spazio” di incontro tra le ”intelligenze multiple” di H. Gardner e l’”intelligenza digitale” di P. Ferri), “selfnet” (identità digitale), “linguaggi digilitici”(strumenti digitali usati dai bambini), “virtualescenti” (adolescenti che vivono nella/la realtà virtuale), DADA-logici digitali (bambini con “intelligenza digitale” che recuperano alcune caratteristiche tipiche della dimensione “analogica”) e comunicazione “megalogica” (ricchezza lessicale scritta e orale in opposizione a quella “brachilogica”, caratterizzata da povertà e frammentazione lessicale).

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Stupore ad Acate! Alla festa di San Vincenzo gli Sbandieratori di Gela

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Acate – Le vie del centro storico di Acate si sono accese di musica, colori ed emozioni grazie alla straordinaria partecipazione degli Sbandieratori di Gela alla tradizionale Festa di San Vincenzo Martire.

In una cornice affascinante, tra i palazzi storici e le strade gremite di pubblico, il gruppo ha offerto uno spettacolo coinvolgente, con evoluzioni spettacolari che hanno lasciato tutti senza fiato.Tra rulli di tamburi, giochi di bandiere e coreografie studiate nel minimo dettaglio, il gruppo – composto da musici, sbandieratori e sbandieratrici – ha dimostrato grande affiatamento e professionalità, ricevendo applausi calorosi da parte degli spettatori, rapiti dalla forza scenica e dalla passione trasmessa in ogni esibizione.

L’evento ha previsto anche momenti di esibizione fissa in alcuni punti del centro storico, molto apprezzati dai presenti, culminando con una posizione finale a sorpresa che ha strappato un’ovazione.Tra i partecipanti della serata:Giulia La Cognata, Diana Matraxia, Salvatore Ferrara, Alex Lombardo, Gianluca Giannone, Pino Lentini, Deborah Selicato, Valter Miccichè, Giulio Scrivano, Federico Fargetta, Mario Parisi, Paride Giardina, Samuele Casciana, Saro La Folaga.Un plauso speciale va anche alle sbandieratrici, che con grinta ed eleganza hanno contribuito a rendere lo spettacolo ancor più vario e suggestivo.

Un appuntamento che ha messo in risalto la forza della tradizione e l’importanza della partecipazione attiva dei giovani alla vita culturale del territorio. Gli Sbandieratori di Gela si confermano ambasciatori della storia e dell’arte popolare siciliana.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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