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Argo e Cassiopea: ci saranno compensazioni per la marineria agrigentina

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L’assessore regionale alla Pesca, Luca Sammartino, e il dirigente generale del dipartimento regionale, Alberto Pulizzi, hanno incontrato, nella sede dell’assessorato, i rappresentanti delle marinerie di Porto Empedocle, Licata e Sciacca e del gruppo Eni, titolare del progetto di estrazione di gas naturale nel giacimento Argo-Cassiopea, situato nel Canale di Sicilia al largo di Gela. All’incontro hanno partecipato anche il presidente dell’Autorità di sistema portuale della Sicilia occidentale, Pasqualino Monti, e i comandanti delle Capitanerie di porto interessate.


Obiettivo del confronto è stato quello di individuare compensazioni in favore dei pescatori, la cui attività risulterebbe fortemente limitata – se non del tutto impedita – dai lavori in corso per la posa delle condotte per il trasporto del gas estratto dal giacimento.
Sono molte le sollecitazioni arrivate in questi mesi dal territorio sul tema, in considerazione degli effetti negativi su economia e occupazione che si produrrebbero in uno dei settori trainanti dell’area, oltre alle considerazioni sull’impatto ambientale determinato dallo sfruttamento a pieno regime del giacimento.

L’assessore Sammartino ha avviato un’interlocuzione con l’Eni per garantire al comparto della pesca il ristoro dei danni e del mancato guadagno per gli armatori e per i marittimi imbarcati sulle navi da pesca, molte delle quali oggi sono ferme. 

L’obiettivo è quello di coniugare le esigenze di approvvigionamento energetico (con lo sfruttamento del giacimento off shore Cassiopea) con la tutela dei livelli di reddito delle comunità locali, garantendo anche la massima attenzione alla tutela dell’ambiente marino per la futura ripresa dell’attività di pesca. Un approccio condiviso da tutte le parti e rispetto al quale l’assessore Sammartino ha espresso la sua soddisfazione.

Nelle prossime settimane il percorso sarà sviluppato con interlocuzioni sul piano tecnico, con il supporto attivo del dipartimento regionale della Pesca, per arrivare a un accordo sulle compensazioni.

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Affidato sotto soglia l’incarico per l’illuminazione dello stadio Presti

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A poche ore dalla presentazione del progetto di restyling dello Stadio Vincenzo Presti e dal ritrovato entusiasmo verso lo sport grazie alla storica promozione del Gela Calcio in Serie D, emergono i primi particolari sugli affidamenti per la realizzazione del nuovo impianto.

Il Comune di Gela per la manutenzione dello stadio ha avuto dall’art della Regione sicilia un finanziamento di 196.000 euro. L’amministrazione comunale si è avvalsa della modalità affidamento diretto sotto soglia, rispetta alla cifra massima di 150.000 euro a fronte della quale avrebbe dovuto essere bandita la gara di appalto ed ha affidato i lavori per un importo di 149.897,74 euro alla società Sa.Ma srl con sede legale in via Erofilo 13, come si evince dalla delibera pubblicata sul sito istituzionale.

“Nel dicembre scorso – spiega il sindaco Di Stefano- l’Ars ha stanziato la somma di 196 mila per la realizzazione dell’impianto si illuminazione dello Stadio . L’affidamento è stato assegnato attraverso il Mepa (mercato elettronico) previsto dalla legge : ogni Comune abbattere i tempi delle gare con il metodo sottosoglia e scegliere la società che può servire a realizzare i progetti senza sottostare a lungaggini che bloccano i lavori. L’affidamento è stato seguito direttamente dall’ufficio preposto del Comune di Gela. Non conosco la società che ha ottenuto l’appalto ma mi auguro che realizzi il progetto in tempi brevi”.

Negli ambienti politici si vocifera che si tratti di società vicina al gruppo di Fratelli d’Italia.

L’affidamento sotto soglia si riferisce agli appalti pubblici di lavori, servizi e forniture di importo inferiore a determinate soglie economiche, stabilite a livello europeo. Questi appalti sono regolamentati dal D.Lgs. 36/2023 e possono essere affidati con diverse procedure, tra cui l’affidamento diretto e la procedura negoziata senza bando. 

Gli affidamenti sotto soglia sono contratti pubblici di lavori, servizi e forniture che non raggiungono i valori di soglia previsti dal regolamento europeo.

E’ consentito per appalti di lavori di importo inferiore a 150.000 euro, e per servizi e forniture di importo inferiore a 140.000 euro. Procedura negoziata senza bando: è utilizzata per importi superiori ai limiti dell’affidamento diretto, ma inferiori alle soglie di rilevanza europea, previa consultazione di un numero minimo di operatori economici. 

Il D.Lgs. 36/2023 ha ridefinito le procedure per gli appalti sotto soglia, consentendo l’affidamento diretto fino a 150.000 euro per i lavori. Il Decreto Semplificazioni 2025 non ha modificato le soglie, ma ha mantenuto la possibilità di affidamento diretto per lavori fino a 150.000 euro e per servizi/forniture fino a 140.000 euro. Requisiti:Per importi inferiori a 40.000 euro, le stazioni appaltanti sono esonerate dalla verifica sistematica dei requisiti degli operatori, che possono attestare il possesso mediante dichiarazione sostitutiva. 

In genere non sono richieste garanzie provvisorie, ma se richieste non possono superare l’1% del valore del contratto, mentre la garanzia definitiva può essere esclusa in determinate situazioni. Procedure ordinarie:È possibile utilizzare procedure ordinarie (es. gara) per gli appalti sotto soglia, rispettando il principio di risultato e la rotazione degli incarichi

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Europei di calcio: nello staff dell’Under 21, anche la nutrizionista buterese Cravana

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C’è anche un pizzico di sicilianità, ai campionati europei under 21 di calcio, in corso di svolgimento in Slovacchia. Nello staff degli azzurrini (6 punti in due partite ed in testa al girone con la Spagna), figura anche la dottoressa in alimentazione e nutrizione umana, Maria Luisa Cravana, biologa e dietista.

Di origini buterese, Maria Luisa ha già prestato il proprio contributo anche nella nazionale under 17. 

Figlia di Gaetano Cravana (già dirigente del Commissariato di Polizia di Gela), Maria Luisa lavora al Laser Milano Medical Center e allo Sport Health Colli Albani di Roma. Ha uno studio privato anche a Butera.

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Da Gela ad Enna, Miriam D’Amore sarà il nuovo presidente del tribunale

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Si insedierà mercoledì prossimo, il nuovo presidente del tribunale di Enna. Si tratta di Miriam D’Amore, ex presidente della Sezione Penale del Tribunale di Gela.

Piemontese di Cuneo, D’Amore ha ricoperto ruoli importanti nella magistratura nella lotta alla mafia. E’ stata procuratore facenti funzioni al tribunale di Gela, pubblico ministero a Caltanissetta, giudice del lavoro e componente della Corte d’Appello e della Corte d’Assise d’Appello nissena. 

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