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Cronaca

Arrestato l’autore di lesioni e minacce ad un automobilista

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Ragusa – Il personale della Squadra Mobile di Ragusa ha tratto in arresto, in esecuzione dell’Ordinanza di misura cautelare degli arresti domiciliari emessa dal Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale di Ragusa, su richiesta della Procura Ordinaria, un uomo di anni 43, con precedenti specifici per reati contro la persona, ritenuto responsabile di minacce e lesioni personali ai danni di una persona che si trovava alla guida della sua auto.

Il provvedimento è scaturito a seguito dei gravi indizi di reità emersi a carico dell’arrestato a seguito dell’attività investigativa svolta dai poliziotti della Squadra Mobile dopo i fatti accaduti a Ragusa la sera del 9 novembre scorso. Nello specifico accadeva che un soggetto, alla guida della sua autovettura, nel percorrere la strada provinciale che conduce a Marina di Ragusa, tentava di superare l’autovettura che lo precedeva incolonnato quando, d’improvviso, un altro veicolo, proveniente da dietro, lo superava a velocità sfiorando anche lo specchietto dell’auto. Il conducente dell’auto, vistosi superato, lampeggiava nei confronti dell’altro conducente il quale, rallentata la marcia, gli si affiancava e adirato, gridando dal finestrino abbassato, lo sollecitava a mettersi da parte. Il malcapitato, ignaro di quanto stava per succedere, rifiutava la provocazione ma l’aggressore, con manovre azzardate, lo costringeva ad arrestare il mezzo ponendosi al centro della carreggiata. Subito dopo scendeva dal mezzo e si avvicinava alla vittima prescelta, colpendolo ripetutamente con pugni al volto e in diverse parti del corpo.

Non contento di ciò, lo colpiva prima alla schiena mentre la vittima si era girata per difendersi dai colpi al volto e poi, dandosi una spinta tenendo le mani sul tetto dell’auto, sferrava con la pianta del piede un altro calcio. Neanche l’intervento di altri utenti della strada riusciva a fermare la furia aggressiva dell’uomo che si allontanava dai luoghi come se niente fosse accaduto soltanto dopo essersi ritenuto soddisfatto della sua inaudita condotta.

La ricostruzione della vicenda, a cura della Polizia di Stato, ha permesso di accertare la pericolosità sociale dell’uomo che ha dimostrato nella sua condotta spregiudicatezza e sfrontatezza, indicative di una personalità incline a sopraffare con l’uso della violenza fisica chiunque entri con lui in una relazione conflittuale.

Proprio per questo motivo è stato richiesto all’Autorità Giudiziaria competente l’emissione di un provvedimento restrittivo che ha posto fine al concreto ed attuale pericolo di reiterazione di reati simili.  Espletate le formalità di rito il destinatario dell’ordinanza di custodia cautelare degli arresti domiciliari è stato posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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Cronaca

Ieri 380 roghi in Sicilia tra i più gravi a Niscemi e nel Trapanese

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Nella giornata di ieri sono stati registrati 380 eventi, grandi e piccoli, in quasi tutta l’Isola: i più gravi a Niscemi, in provincia di Caltanissetta; nel Trapanese, dove i roghi hanno interessato le zone di Monte Cofano, Custonaci, Makari, San Vito Lo Capo, Riserva naturale orientata dello Zingaro; a Piana degli Albanesi, in provincia di Palermo; nell’Ennese; a Biancavilla, in provincia di Catania; e a Messina.

Gli interventi hanno coinvolto centinaia di mezzi a terra e migliaia di uomini, tra operai antincendio, vigili del fuoco e volontari. Sul fronte aereo sono stati impiegati 10 elicotteri del Corpo forestale regionale, un S64 dei vigili del fuoco, due velivoli pesanti della flotta nazionale, oltre ai due Canadair di base in Sicilia, affiancati per l’occasione da un terzo fatto arrivare dalla Calabria.

«Ho seguito in costante collegamento con il comandante del Corpo forestale regionale, Tea Di Trapani, e con il capo della nostra Protezione civile, Salvo Cocina, a sua volta in contatto con il direttore regionale dei vigili del fuoco, l’evolversi degli incendi che hanno nuovamente colpito numerose zone della Sicilia, in queste ore di caldo estremo. Sono rimasto molto colpito dalle immagini della devastazione causata dalle fiamme in alcune località, come nel Trapanese, dove tante famiglie sono state costrette, per precauzione, a lasciare le loro case. A loro va la mia vicinanza. Allo stesso tempo, ringrazio quanti si sono prodigati prontamente per spegnere i roghi e per limitare i pericoli per la popolazione e i danni per l’ambiente. L’intero sistema antincendio  – Vigili del fuoco, Corpo forestale, Protezione civile e volontari – ha operato in maniera lodevole e coraggiosa e ad essi va la gratitudine mia e dei siciliani. I numeri danno la dimensione di quanto avvenuto nelle ultime ore, a causa della mano criminale di piromani senza scrupoli».

Lo ha detto il presidente della Regione, Renato Schifani, in merito agli incendi che hanno colpito la Sicilia tra il 24 e la mattina di sabato 26 luglio, anche per la concomitanza di temperature estremamente alte e dei forti venti che hanno imperversato nelle aree più colpite. 

«La Regione – ha aggiunto Schifani – ha rafforzato l’apparato antincendio e l’impegno su questo fronte è massimo e costante. Basti pensare alla Sala operativa unificata regionale inaugurata lo scorso giugno a Palermo per coordinare le forze in campo e potenziare la vigilanza, anche grazie alle convenzioni stipulate con i Vigili del fuoco e alle centinaia di pattugliamenti fatti dai volontari. Anche diversi sindaci sono scesi in campo. Quella contro gli incendi è una lotta corale che coinvolge tutti e per la quale non ci possono essere speculazioni politiche. Per questo rivolgo un invito anche ai cittadini a segnalare per tempo ogni focolaio, ma anche qualsiasi atteggiamento sospetto perché intervenire tempestivamente può contribuire a ridurre rischi e danni per la popolazione».

«Quest’anno abbiamo ampliato la convenzione con i Vigili del fuoco così da avere un controllo più capillare del territorio e attivato la centrale unificata per coordinare tutte le forze in campo – spiega l’assessore regionale al Territorio, Giusi Savarino – il nostro auspicio è quello di confidare anche nei cittadini affinché segnalino tempestivamente al numero di emergenza 1515 ogni principio di incendio e chi appicca il fuoco – e continua -. In Sicilia abbiamo delle bellezze naturali e un patrimonio ambientale inestimabile che dobbiamo proteggere con ogni mezzo, contro gli atti criminali di chi manda in fumo ettari di terreno causando danni paesaggistici e alla popolazione. Noi stiamo mettendo in campo tutte le risorse possibili, e ringrazio tutti per gli sforzi e la passione che mettono per evitare queste devastazioni e per difendere il nostro territorio».

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PeR: “Chi ha distrutto la Sughereta sono criminali e stragisti”

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Distrutta la riserva Naturale della Sughereta di Niscemi, che insieme alla riserva naturale orientata “Bosco di Santo Pietro” di Caltagirone costituisce l’unico residuo di quella che un tempo era la più grande sughereta della Sicilia centro-meridionale.

Un patrimonio di straordinario valore naturalistico ed ecologico. La portata delle fiamme e la loro durata dai primi rilievi escludono il fenomeno naturale, non è un incendio ma una tentata strage ambientale. 

Lo dichiara il laboratorio politico PeR in una nota: «Non chiamateli piromani ma criminali, assassini. La legge va cambiata. Ad oggi chi uccide animali, chi distrugge vegetazione riceve pene ridicole. Occorre equipararle alle tentate stragi, agli omicidi». PeR esprime vicinanza al sindaco e a tutta la città di Niscemi. «L’intervento della Regione e dello Stato deve essere immediato». 

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L’incendio alla Sughereta, Scuvera: “Attivare con urgenza un piano straordinario di ripristino” 

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«Con profonda amarezza e sdegno esprimo la mia vicinanza alle comunità colpite dal drammatico incendio che ha devastato una porzione significativa della Sughereta di Niscemi, patrimonio naturalistico e ambientale tra i più preziosi della nostra Sicilia»: lo dichiara l’on. Totò Scuvera, deputato regionale di FdI.

«Quanto accaduto non può essere archiviato come una semplice emergenza estiva – aggiunge -. È evidente il sospetto di un’azione criminale premeditata, e in tal senso chiedo con forza che le autorità competenti aprano immediatamente un’indagine per accertare le responsabilità e colpire con la massima severità gli eventuali responsabili».

Scuvera propone l’attivazione «con urgenza di un piano straordinario di ripristino e compensazione ambientale, che includa il rifinanziamento dei fondi regionali per la riforestazione e la rinaturalizzazione delle aree percorse dal fuoco; il riconoscimento dello stato di emergenza per il territorio di Niscemi, con sostegni immediati alle famiglie colpite.

«Come rappresentante istituzionale della Regione Siciliana, garantirò il massimo impegno per portare queste proposte all’attenzione del Governo regionale e dell’Assemblea, affinché non ci si limiti alla solidarietà, ma si dia seguito a provvedimenti concreti e tempestivi», conclude Scuvera.

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