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Cronaca

Arresto per spaccio per due gambiani

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Modica – Il Commissariato di Polizia di Modica ha arrestato in flagranza di reato due giovani rispettivamente un 25 gambiano per detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio ed un italiano 26enne per evasione ed inosservanza degli obblighi della sorveglianza speciale di Pubblica Sicurezza cui è sottoposto.

Entrambi gli arresti si inseriscono nei servizi di controllo del territorio e di polizia giudiziaria nel centro storico in relazione alla movida notturna, in aderenza alle direttive impartite a livello provinciale dalla Questura di Ragusa.

I poliziotti del Commissariato, sia con l’impiego del personale delle Volanti, sia con agenti appartenenti alla sezione antidroga, hanno intensificato i servizi nel centro storico modicano, procedendo alla identificazione di numerose persone.

In questo ambito, uno straniero originario del Gambia, alla vista degli agenti, cercava di disfarsi di alcuni involucri di carta stagnola, gettandoli a terra, ma venivano prontamente recuperati. La presenza degli operatori nei punti strategici del centro consentiva di bloccare repentinamente il predetto giovane con altri quattro connazionali.

Il 25enne, all’interno di una tasca appositamente ricavata nella sezione interna dei jeans, occultava altre 16 dosi in carta argentata di hashish ed un bilancino di precisione, per un totale di 11 grammi, e banconote da piccolo taglio verosimile provento della vendita illegale. Il gambiano, di fatto senza fissa dimora, aveva già subìto due condanne per spaccio di sostanze stupefacenti nell’arco di 3 anni per reati commessi nelle province di Agrigento e di Monza Brianza, per tali motivi arrestato in flagranza e tradotto al carcere di Ragusa.Nel giudizio per direttissima è stato convalidato l’arresto.

In connessione al predetto arresto venivano segnalati alla Prefettura – in quanto assuntori di sostanza stupefacente del tipo hashish – 2 soggetti stranieri, regolarmente soggiornanti in Italia, cui venivano sequestrate altre dosi di stupefacente.L’altro arresto avveniva sempre nel corso della notte a distanza di una ora soltanto dal primo, ad opera della Volante, la quale sorprendeva in piazza Matteotti un modicano sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno, in palese violazione del divieto di uscire dal proprio domicilio nelle ore serali e notturne.

Il giovane, ben noto ai poliziotti in quanto già posto in stato di fermo di polizia giudiziaria per una rapina in danno di un anziano lo scorso marzo, veniva tratto in arresto e posto ai domiciliari a disposizione del magistrato di turno.Anche in questo caso l’organo giudicante ha convalidato l’arresto.

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Cronaca

Incendio in contrada Farello

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Primi tepori di un’estate alle porte e primi incendi, dietro l’angolo. Il primo della stagione è divampato stamattina in zona Farello, come si vede nella foto di copertina.

Succede quando il caldo si fa sentire e basta una piccola scintilla per provocare l’incendio, quando le erbe selvatiche abbondano.

E a Gela abbondano eccome…. Nella via Licata per esempio, nel tratto che porta a Macchitella, e’ un’esplosione di natura selvaggia, per usare un’espressione poetica…. Sul posto sono stati chiamati ad intervenire i vigili del fuoco che hanno provveduto a spegnere le fiamme.

“Bisogna realizzare i controfuoco – dice il rappresentante del comitato ‘Gela che cambia’ – altrimenti l’estate che sta per arrivare sarà in fuovo continuo. Potrebbero partire incendi a catena .
Inoltre si devasta la natura tutta la fauna: Lumache, lucertole, uccelli.

Ancora sottolineo che bisognerebbe che prima dei pompieri dovrebbero arrivare i Carabinieri o la Polizia per cercare di vedere se c’è ancora qualche piromane sul posto…”.

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Cronaca

Furto aggravato, arrestati due licatesi

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Due licatesi di 20 e 33 anni, sono stati arrestati dai Carabinieri della Stazione di Licata, supportati dalla Sezione Radiomobile della Compagnia, in esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misura cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Agrigento, su richiesta della locale Procura della Repubblica.

I due sono ritenuti gravemente indiziati, a vario titolo, dei reati di furto aggravato, tentato furto aggravato e porto ingiustificato di coltello, in relazione a numerosi episodi avvenuti, in orario notturno, tra dicembre 2024 e gennaio 2025 ai danni di diversi esercizi commerciali del centro cittadino. Le indagini, condotte dai militari della Stazione di Licata sotto il coordinamento della Procura di Agrigento, si sono sviluppate attraverso l’analisi di numerosi sistemi di videosorveglianza e la raccolta di ulteriori elementi a carattere fortemente indiziario, che hanno consentito di ricostruire in modo dettagliato le modalità operative dei presunti autori.All’esito dell’attività investigativa, è stato emesso il provvedimento restrittivo: uno degli indagati è stato sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico, mentre per l’altro è stato disposto l’obbligo di dimora nel centro urbano del Comune di Licata, con prescrizione di permanere nella propria abitazione nelle ore notturne. Entrambi rimangono a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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Cronaca

I carabinieri scoprono armi e munizionamento nelle campagne di Mazzarino

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Prosegue incessante l’attività di controllo del territorio condotta dai Carabinieri della provincia nissena, sviluppata non solo nelle aree urbane e maggiormente frequentate ma anche attraverso servizi di rastrellamento delle aree rurali e più impervie del comprensorio, grazie al prezioso supporto specialistico dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Sicilia”. In particolare, i militari della Stazione di Mazzarino, assieme a quelli dello Squadrone, hanno individuato un terreno non recintato, in contrada Finocchio , all’interno del quale destava sospetto la presenza di mezzi in stato di abbandono e di vecchie cisterne di acqua in disuso. Procedendo ad accurata ispezione dei luoghi, all’interno di uno dei veicoli e di una cisterna i Carabinieri hanno rinvenute, ben occultate e protette dagli agenti atmosferici, due armi da fuoco con matricole abrase, una carabina calibro 22 LR marca ZOM451 e un fucile sovrapposto calibro 12 e una ventina di cartucce calibro 12 a palla unica e spezzata.Le armi e il munizionamento, in ottimo stato di conservazione e pronto all’uso, sono state poste sotto sequestro, per i successivi accertamenti. L’ipotesi investigativa è che possano essere state utilizzate nell’ambito di attività delittuose, considerando anche il luogo in cui erano nascoste, un’area rurale isolata e difficilmente raggiungibile, ideale per l’occultamento. Le operazioni si inseriscono in una più ampia strategia di controllo, esteso alle vaste aree boschive e di campagna della provincia, con particolare attenzione al circondario di Gela, dove lo Squadrone Eliportato Cacciatori “Sicilia” continua a operare con elevata professionalità al fianco dei reparti territoriali, al fine di contrastare ogni forma di illegalità, con particolare riferimento alla disponibilità illecita di armi.Sono in corso indagini finalizzate a risalire ai responsabili dell’occultamento, ma anche a un possibile utilizzo, in passato, delle armi sequestrate.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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