Attività di ristorazione paralizzata dall'assenza d'acqua
L'amarezza del giovane Davide Barone che ha investito a Gela
Non bastano feste e luci colorate per dire che Gela sta cambiando. Il vero cambiamento è quello che si manifesta nel momento in cui ci sono sicurezza, pulizia, decoro e i servizi necessari a poter vivere e lavorare in questa città. Ma quando chi investe non può lavorare perchè manca un bene primario come l'acqua, allora viene a galla che Gela non sta cambiando.
È amaro lo sfogo di Davide Barone che ha investito a Gela aprendo il suo ristorante in centro storico e si è trovato alle prese con la mancanza d'acqua. Una storia che si ripete : per aprire l'attività bisogna acquistare l'acqua fornita dalle autobotti.
Barone è amareggiato e accusa Caltaqua e la politica di inerzia: "questa non è un'emergenza ma una vergogna pubblica "- ha scritto sul suo profilo social
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