Bernardo: “Giocato male, peccato perdere davanti ad un pubblico così. Ma abbiamo la pellaccia dura”
Accadde così anche lo scorso anno. Sconfitta interna in gara uno dei quarti, poi a Reggio arrivò il successo che rimandò ogni sentenza a gara tre. È quello che ci si augura in casa Gela basket, all’in...

Accadde così anche lo scorso anno. Sconfitta interna in gara uno dei quarti, poi a Reggio arrivò il successo che rimandò ogni sentenza a gara tre. È quello che ci si augura in casa Gela basket, all’indomani della cocente sconfitta contro Dierre nel primo match delle semifinali. Un risultato maturato grazie all’eccellente prova dei calabresi, coincisa con la peggior prestazione dei biancazzurri.
«Lo sport è questo – dice coach Totò Bernardo –, puoi azzeccare una giornata o meno. La pallacanestro vive di episodi, l’avevamo quasi ripresa arrivando a meno dieci con più di quattro minuti da giocare. Le loro percentuali sui tiri da tre e i tiri liberi hanno fatto la differenza, noi abbiamo giocato male». Davvero un peccato cadere così, anche dinanzi ad un pubblico visto poche volte al PalaLivatino.
«Chi vive lo sport deve saper giocare con questa pressione: anche contro Giarre non abbiamo fatto bene. Ma essere in casa con duemila spettatori è stata una cosa divina, un calore incredibile per la città. Inragazzi ci sono rimasti male, dinanzi ad un entusiasmo del genere non avrebbero mai voluto perdere. Da oggi torniamo a lavorare – conclude Bernardo –, abbiamo la pellaccia dura. Non servono tante cose per andarcela a giocare in casa loro, lavoriamo insieme per quella che contro Dierre è una sfida infinita».