L’assessorato regionale per la Famiglia, le Politiche sociali e il Lavoro ha pubblicato un avviso contenente criteri e modalità di erogazione del bonus di 1.000 euro per la nascita di ciascun figlio (anno 2023) con allegato modello di domanda (Allegato B).
Le istanze devono essere presentate entro i termini stabiliti dall’avviso:
Per i bambini nati nel primo semestre, ovvero, dal primo gennaio al 30 giugno, la domanda va presentata entro il 15 settembre 2023;
Per i nati dal primo luglio al 30 settembre la domanda per il bonus va presentata entro il 27 ottobre 2023;
Infine, per i nati dal primo ottobre al 31 dicembre la domanda va inoltrata entro il 26 gennaio 2024.
Il bonus potrà essere concesso in favore dei bambini nati o adottati a decorrere dal 1° Gennaio sino al 31 Dicembre 2023.
Gli ammessi saranno divisi in due semestri. Per la redazione delle due graduatorie semestrali si procederà secondo i criteri attinenti la stima del parametro reddituale (i nuclei familiari con minor Isee avranno priorità), numero dei componenti del nucleo familiare (a parità del precedente requisito, i nuclei con maggior numero di componenti avranno priorità) e data di nascita dei minori (a parità dei precedenti requisiti, sarà considerato l’ordine cronologico delle nascite).
L’istanza per la concessione del bonus può essere presentata da un genitore o, in caso di impedimento di quest’ultimo, da uno dei soggetti esercenti la potestà parentale.
I soggetti in possesso del permesso di soggiorno devono essere residenti nel territorio della Regione Siciliana da almeno dodici mesi al momento del parto.La nascita del bambino deve avvenire nel territorio della Regione Siciliana. L’indicatore Isee del nucleo familiare del richiedente non deve superare i 3.000 euro.
La domanda deve essere redatta e sottoscritta sullo schema predisposto dall’assessorato regionale della Famiglia (allegato B) secondo le forme della dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà. All’istanza deve essere allegata la seguente documentazione:
Fotocopia del documento di riconoscimento;
Attestato indicatore Isee in corso di validità;
In caso di soggetto extracomunitario, copia del permesso di soggiorno;
Copia dell’eventuale provvedimento di adozione.
La presentazione della predetta documentazione è obbligatoria ai fini della ammissione al beneficio. Saranno escluse le domande pervenute oltre i termini perentori di scadenza, nonché le domande che al momento della presentazione non risultano debitamente e interamente compilate e/o mancanti di uno o più documenti richiesti.
Il modello di domanda può essere scaricato dalla home page del sito internet del Comune di Gela nella sezione «avvisi».
Eventuali informazioni possono essere richieste presso l’ ufficio di segretariato sociale, in viale Mediterraneo 27, ovvero, al numero telefonico 0933906976
Si avvicina il mese di maggio e le parrocchie rendono omaggio a Maria, cui tradizionalmente, il mese è dedicato.
Nel 1945 Pio XII ha avvalorato l’idea di maggio come mese mariano dopo aver stabilito la festa di Maria Regina il 31 maggio. Dopo il Concilio Vaticano II questa festa è stata spostata al 22 agosto, mentre il 31 maggio si celebra la festa della Visitazione di Maria
Stasera alle 21, al Santuario Maria Ss dell’Alemanna, sotto la guida di Don Rosario Sciacca, cominciano le celebrazioni.
Ecco il calendario degli eventi liturgici:
L’indicazione di maggio come mese di Maria lo dobbiamo però a un padre gesuita: Annibale Dionisi. Un religioso di estrazione nobile, nato a Verona nel 1679 e morto nel 1754 dopo una vita, a detta dei confratelli, contrassegnata dalla pazienza, dalla povertà, dalla dolcezza. Nel 1725 Dionisi pubblica a Parma con lo pseudonimo di Mariano Partenio Il mese di Maria o sia il mese di maggio consacrato a Maria con l’esercizio di vari fiori di virtù proposti a’ veri devoti di lei. Tra le novità del testo l’invito a vivere, a praticare la devozione mariana nei luoghi quotidiani, nell’ordinario, non necessariamente in chiesa «per santificare quel luogo e regolare le nostre azioni come fatte sotto gli occhi purissimi della Santissima Vergine».In ogni caso lo schema da seguire, possiamo definirlo così, è semplice: preghiera (preferibilmente il Rosario) davanti all’immagine della Vergine, considerazione vale a dire meditazione sui misteri eterni, fioretto o ossequio, giaculatoria. Negli stessi anni, per lo sviluppo della devozione mariana sono importanti anche le testimonianze dell’altro gesuita padre Alfonso Muzzarelli che nel 1785 pubblica Il mese di Maria o sia di Maggio e di don Giuseppe Peligni.
Nel 1945 Pio XII ha avvalorato l’idea di maggio come mese mariano dopo aver stabilito la festa di Maria Regina il 31 maggio. Dopo il Concilio Vaticano II questa festa è stata spostata al 22 agosto, mentre il 31 maggio si celebra la festa della Visitazione di Maria. L’invito a non trascurare la recita del Rosario soprattutto nel mese di maggio viene da lontano.Nell’Enciclica Ingruentium malorum del 1951, Pio XII scriveva: «È soprattutto in seno alla famiglia che Noi desideriamo che la consuetudine del santo Rosario sia ovunque diffusa, religiosamente custodita e sempre più sviluppata. Invano, infatti, si cercherà di portare rimedio alle sorti vacillanti della vita civile, se la società domestica, principio e fondamento dell’umano consorzio, non sarà ricondotta alle norme dell’Evangelo. Per ottenere un compito così arduo, Noi affermiamo che la recita del santo Rosario in famiglia è un mezzo quanto mai efficace».Anche il Magistero incoraggia questa devozione nata dal popolo. Nell’enciclica Mense Maio datata 29 aprile 1965, Paolo VI indica maggio come «il mese in cui, nei templi e fra le pareti domestiche, più fervido e più affettuoso dal cuore dei cristiani sale a Maria l’omaggio della loro preghiera e della loro venerazione. Ed è anche il mese nel quale più larghi e abbondanti dal suo trono affluiscono a noi i doni della divina misericordia».Nessun fraintendimento però sul ruolo della Vergine nell’economia della salvezza, «giacché Maria – scrive ancora papa Montini – è pur sempre strada che conduce a Cristo. Ogni incontro con lei non può non risolversi in un incontro con Cristo stesso». Anche papa Montini attribuiva una straordinaria importanza al Rosario recitato in famiglia: «Non v’è dubbio – scriveva – che la Corona della Beata Vergine Maria sia da ritenere come una delle più eccellenti ed efficaci ‘preghiere in comune’ che la famiglia cristiana è invitata a recitare. Noi amiamo, infatti, pensare e vivamente auspichiamo che, quando l’incontro familiare diventa tempo di preghiera, il Rosario ne sia l’espressione più gradita.
Un gesto semplice che parla d’affetto, collaborazione,inclusione: è un’iniziativa dedicata alle mamme in occasione della loro festa domenica 13 maggio.
L’Aias Ets ha organizzato la manifestazione “Con le mani, con il cuore”, un momento do coccole per le mamme a cura della maje up artist Deianira Dammaggio, la fotografa Maria Sciacca e i ragazzi del seminterrato.
Appuntamento il 13 maggio all’Aias dalle 9.30 alle 11 30 con le coccole alle mamme e un dolce break
Le classi della scuola dell’infanzia dell’istituto comprensivo “Romagnoli-Solito” in visita nei luoghi della street art del progetto “Ué – Eventi Urbani”, tra via Morello e via Pisa. Un momento di gioia, colore ed entusiasmo per i bimbi che hanno anche realizzato un’attività artistica all’insegna della creatività.
La scuola guidata dal dirigente Gianfranco Mancuso ha dunque promosso un’iniziativa di cittadinanza attiva e valorizzazione del territorio, che ha avuto come protagonisti i piccoli alunni. Presenti e attente le maestre che hanno accompagnato e seguito i loro allievi: ad ideare l’iniziativa è stata l’insegnante Filippa Ciaramella.
«Felicissimi di aver mostrato ai bambini il “volto” e le opere di “Ué – Eventi urbani”, la loro gioia è contagiosa e anche per loro siamo all’opera nella rigenerazione culturale del centro storico», ha detto Roberto Collodoro direttore artistico di “Ué”.